Temporale a Firenze, ecco cosa fare in caso di fulmini

Quando il panico sopravviene si rischia di dimenticare quelle che sono le basi delle norme di sicurezza

Antonio
Antonio Lenoci
30 giugno 2014 14:41
Temporale a Firenze, ecco cosa fare in caso di fulmini

Dopo la nottata tra il 29 ed il 30 giugno 2014, Firenze e provincia si sono risvegliate con un grande spavento per l'eccezionale quantità di scariche elettriche cadute al suolo.Chi ha cercato riparo per strada, chi ha abbandonato il proprio mezzo a motore, chi ha spento il cellulare e si è chiuso in una stanza senza finestre e chi a mezzanotte spostava mobili per crearsi un rifugio.Avete fatto la cosa giusta?

La Protezione Civile prevede una serie di accorgimenti in caso di fenomeni temporaleschi, ecco alcuni consigli:

Associati ai temporali, i fulmini rappresentano uno dei pericolo più temibili. La maggior parte degli incidenti causati dai fulmini si verifica all’aperto: la montagna è il luogo più a rischio, ma lo sono anche tutti i luoghi esposti, specie in presenza dell’acqua, come le spiagge, i moli, i pontili, le piscine situate all’esterno. In realtà esiste un certo rischio connesso ai fulmini anche al chiuso. Una nube temporalesca può dar luogo a fulminazioni anche senza apportare necessariamente precipitazioni.In casa il rischio connesso ai fulmini è fortemente ridotto, segui comunque alcune semplici regole durante il temporaleevita di utilizzare tutte le apparecchiature connesse alla rete elettrica ed il telefono fissolascia spenti (meglio ancora staccando la spina), in particolare, televisore, computer ed elettrodomestici e non toccare gli elementi metallici collegati all’esterno, come condutture, tubature, caloriferi ed impianto elettrico. Evita il contatto con l’acqua  e rimanda al termine del temporale operazioni come lavare i piatti o farsi la doccia, nella maggior parte dei casi basta pazientare una o due oe.

Non sostare sotto tettoie e balconi, riparati invece all’interno dell’edificio mantenendoti a distanza da pareti, porte e finestre, assicurandoti che queste ultime siano chiuse.

All'aperto: resta lontano da punti che sporgono sensibilmente, come pali o alberi: non cercare riparo dalla pioggia sotto questi ultimi, specie se d’alto fusto o comunque più elevati della vegetazione circostante, evita il contatto con oggetti dotati di buona conduttività elettrica e togliti di dosso oggetti metallici (anelli, collane, orecchini e monili che in genere possono causare bruciature) e resta lontano anche dai tralicci dell’alta tensione, attraverso i quali i fulmini – attirati dai cavi elettrici – rischiano di scaricarsi a terra.

In montagna: scendi di quota, evitando in particolare la permanenza su percorsi particolarmente esposti, come creste o vette, ed interrompendo immediatamente eventuali ascensioni in parete, per guadagnare prima possibile un percorso a quote inferiori, meglio se muovendoti lungo conche o aree depresse del terreno, cerca se possibile riparo all’interno di una grotta, lontano dalla soglia e dalle pareti della stessa, o di una costruzione, in mancanza di meglio anche un bivacco o fienile, sempre mantenendo una certa distanza dalle pareti, una volta guadagnato un riparo - oppure se si è costretti a sostare all’aperto: accovacciati a piedi uniti, rendendo minima tanto la tua estensione verticale, per evitare di trasformarti in parafulmini, quanto il punto di contatto con il suolo, per ridurre l’intensità della corrente in grado di attraversare il tuo corpo, evita di sdraiarti o sederti per terra, e resta a distanza di una decina di metri da altre persone che sono con te, tieniti alla larga dai percorsi di montagna attrezzati con funi e scale metalliche, e da altre situazioni analoghe, se hai tempo, cerca riparo all’interno dell’automobile, con portiere e finestrini rigorosamente chiusi e antenna della radio possibilmente abbassata e liberati di piccozze e sci

Al mare o al lago: evita qualsiasi contatto o vicinanza con l’acqua, che offre percorsi a bassa resistenza, e quindi privilegiati, alla diffusione delle cariche elettriche: il fulmine, infatti, può causare gravi danni anche per folgorazione indiretta, dovuta alla dispersione della scarica che si trasmette fino ad alcune decine di metri dal punto colpito direttamente, esci immediatamente dall’acquaallontanati dalla riva, così come dal bordo di una piscina all’aperto, liberati di ombrelli, ombrelloni, canne da pesca e qualsiasi altro oggetto appuntito di medie o grandi dimensioni

In campeggiodurante il temporale, è preferibile ripararsi in una struttura in muratura, come i servizi del camping.

Se ti trovi all'interno di tende e ti è impossibile ripararti altrove: evita di toccare le strutture metalliche e le pareti della tenda, evita il contatto con oggetti metallici collegati all’impianto elettrico (es. condizionatori); sarebbe comunque opportuno togliere l’alimentazione dalle apparecchiature elettriche, isolati dal terreno con qualsiasi materiale isolante a disposizione.

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