Taxi a Firenze, piace: ecco chi lo usa, ma pochi prenotano via App

L’utilizzatore tipo risulta essere maschio, di età compresa tra i 35 e i 54 anni e residente nelle zone di Rifredi, Gavinana e Galluzzo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 dicembre 2017 13:51
Taxi a Firenze, piace: ecco chi lo usa, ma pochi prenotano via App

Secondo il sondaggio dell'Istituto Piepoli per Uritaxi a Firenze 9 persone su 10 sono soddisfatte del servizio taxi. Negli ultimi sei mesi, 9 fiorentini su 10 (89%) hanno utilizzato almeno una volta il taxi per andare prevalentemente alla stazione ferroviaria (35%), il 31% per raggiungere luoghi di svago e di divertimento, il 30% per recarsi presso uffici pubblici come poste, urp, presidi sanitari, il 21% per andare in aeroporto e solo il 4% per motivi di lavoro. La fascia oraria in cui il taxi risulta maggiormente utilizzato è soprattutto quella dalle 6 alle 14 mentre solo l'11% degli intervistati dichiara di utilizzarlo di notte.

Ancora scarso l'uso delle tecnologie per prenotare una corsa: l'84% utilizza il telefono, il 10% si reca al parcheggio, il 4% lo intercetta a vista sulla strada e solo il 2% ricorre alle applicazioni dedicate per smartphone e tablet, come ItTaxi.Il taxi, di media, arriva dopo circa 3,9 minuti dalla chiamata. L’89% del campione ha infatti dichiarato un’attesa percepita entro i 6 minuti. Il tempo mediamente più alto (4,3 minuti) è quello che si registra per le chiamate dal centro storico, il più basso (3,6 minuti) dai quartieri Gavinana-Galluzzo e Isolotto-Legnaia.

Dal servizio i fiorentini si aspettano soprattutto velocità, sicurezza della corsa e disponibilità e cortesia.Passando all’analisi della soddisfazione del servizio offerto dai taxi a Firenze, particolarmente soddisfatti risultano essere i residenti del centro storico e di Campo di Marte. Il 95% dei fiorentini che viaggiano in taxi sono soddisfatti del servizio per disponibilità e cortesia, il 94% per comfort del mezzo di trasporto, il 93% per sicurezza della corsa e informazioni sul servizio, il 92% per la rapidità di spostamento. Chi, invece, non usufruisce del servizio taxi, è frenato dal costo (quasi uno su due chiede tariffe più convenienti), mentre il 15% chiede che sia più facilmente reperibile.

«Dopo le indagini del 2011 e del 2015 svolte dalle istituzioni comunali, oggi – dichiara il presidente nazionale Uritaxi, Claudio Giudici – ne abbiamo un’altra fatta da uno dei più importanti istituti di ricerca italiani, come Piepoli. Anche questa analisi, esattamente come le precedenti, conferma l’eccellenza del servizio taxi fiorentino, nonostante una stagione pazzesca per la viabilità fiorentina. E non solo a Firenze. Otto italiani su 10 si dichiarano infatti soddisfatti del servizio taxi, in un Paese dove poche cose funzionano.

La categoria è disponibile al riordino alla normativa di un settore messo in pericolo dalle scorribande di multinazionali che ne violano le regole e fanno concorrenza sleale. Ma poiché solo il 2% degli utilizzatori ricorre alle app, il Governo pensi piuttosto al 98% dei cittadini e alle piccole imprese artigiane che operano rispettando le leggi. Ai pirati d’oltre confine, americani o tedeschi che siano, siano fatte rispettare le leggi, invece che modificarle in funzione dei loro arroganti desiderata».

«E’ interessante notare come, a prescindere dal profilo dell’utilizzatore del taxi, a Firenze il livello di soddisfazione sia tendenzialmente molto elevato (89%) – dichiara il presidente dell’Istituto Piepoli, Roberto Baldassari. La variabile che sembra incidere maggiormente sul gradimento del servizio è da attribuire alla frequenza di utilizzo: gli utenti occasionali, spesso concentrati nelle serate del venerdì e sabato, sono quelli più critici, anche se l’81% si reputa comunque soddisfatto; al contrario gli utenti abituali, particolarmente soddisfatti di viaggiare sulle auto bianche, portano il livello generale del gradimento a sfiorare i 90 punti percentuali, oltre 10 punti rispetto alla media nazionale».

La rilevazione è stata effettuata nel mese di Novembre 2017, con metodologia CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), su un campione di 500 casi rappresentativo della popolazione italiana maschi e femmine dai 18 anni in su, segmentato per sesso, età, Grandi Ripartizioni Geografiche e Ampiezza Centri proporzionalmente all’universo di riferimento; con un sovra- campionamento di 351 interviste rappresentativo dei residenti nella città di Firenze per genere, età e quartiere di residenza.

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