TAV e Foster, Tunnel e Santa Maria Novella: ecco cosa accadrà a Firenze

Per la Stazione Foster ci sarà una "Rivalutazione tecnica del progetto"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 luglio 2016 15:47
TAV e Foster, Tunnel e Santa Maria Novella: ecco cosa accadrà a Firenze

Progetto sottoattraversamento ferroviario di Firenze. Potenziamento tecnologico del nodo ferroviario. Ruolo della stazione Firenze Santa Maria Novella. Questi gli argomenti affrontati a Roma, nella sede del Gruppo FS Italiane, nel corso di un tavolo tecnico istituzionale con Governo, Regione Toscana e Comune di Firenze."Per noi al momento il progetto resta quello che è già stato approvato. Si è discusso su un'ipotesi diversa che però conferma sia il sottoattraversamento che la separazione dei flussi tra i treni dell'alta velocità e i treni regionali.

Per noi questo è fondamentale per tenere fermi i nostri interessi che sono innanzitutto quelli dei pendolari, degli studenti, dei lavoratori e dei cittadini che ogni giorno prendono il treno. È venuto il momento di superare i loro problemi di trasporto" così il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. "Aspettiamo adesso - ha aggiunto Rossi - che questa ipotesi progettuale che noi abbiamo richiesto e che contiene come condizione irrinunciabile il sottoattraversamento e la separazione dei flussi venga studiata.

A settembre ce la presenteranno e su questa ci riserviamo di dire in maniera definitiva la nostra".

Nel corso dell’incontro è stata valutata l’opportunità di procedere a una project review del sottoattraversamento di Firenze, che ne riduca possibilmente l’impatto, confermando allo stesso tempo che "lo shunt ferroviario è la soluzione che consente la separazione dei flussi di traffico tra treni regionali e Alta Velocità. Separazione che garantisce elevati standard di regolarità e puntualità del traffico ferroviario anche in prospettiva di incremento dei servizi ferroviari stessi".

Durante la riunione è stata confermata la centralità della Stazione Firenze Santa Maria Novella sia nel sistema ferroviario regionale sia nei collegamenti AV con il Capoluogo toscano.Per le altre stazioni fiorentine della rete ferroviaria regionale è stato confermato che saranno avviati interventi di riqualificazione e per quanto riguarda il progetto Foster è stata positivamente valutata l’opportunità di procedere a una rivalutazione tecnica del progetto.

Inoltre, è stato assicurato che "nel nodo di Firenze sarà installato il sistema European Rail Traffic Management System/European Train Control System (ERTMS/ETCS) High Density. Il progetto è già finanziato e il bando di gara per l’affidamento dei lavori sarà pubblicato entro fine anno, così da garantire in tempi brevi un significativo miglioramento della circolazione in tutto il nodo".

Infine, è stato deciso che il tavolo tecnico odierno, che ha visto l’ampia disponibilità e collaborazione di tutti gli attori coinvolti, sarà un tavolo permanente.

La prossima riunione è convocata entro due mesi, tempo necessario per elaborare un maggior dettaglio della revisione progettuale, comprensivo di tempi e analisi di fattibilità.

All’incontro hanno partecipato il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti, il vice Ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Riccardo Nencini, il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, l’assessore ai Trasporti della Regione Toscana Vincenzo Ceccarelli, il Sindaco di Firenze Dario Nardella, l’assessore al TPL del Comune di Firenze,Stefano Giorgetti, il Coordinatore della Struttura di missione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ennio Cascetta e per il Gruppo FS Italiane Renato Mazzoncini (AD FS Italiane), Maurizio Gentile (AD Rete Ferroviaria Italiana), Barbara Morgante (AD Trenitalia) e Carlo De Vito (AD FS Sistemi Urbani)."Le Ferrovie, nonostante gli annunci roboanti sull’inserimento delle nuove tecnologie sul nodo di Firenze, non sono riuscite nell’incontro di oggi né a convincere, né a dimostrare che senza il tunnel si possa separare l’alta velocità dai treni regionali" così il segretario generale della Fit-Cisl Toscana, Stefano Boni."Nel comunicato congiunto dopo il vertice di oggi - dice Boni - si ribadisce che il tunnel va fatto, che Santa Maria Novella resterà centrale e si ipotizza di prendere in considerazione un nuovo tracciato.

Tre condizioni che sembrano riportare alla prima idea degli anni ’90 quando il tunnel avrebbe dovuto passare sotto a Santa Maria Novella. La nuova stazione Foster però a questo punto diventerebbe completamente inutile, aprendo un enorme interrogativo sulla destinazione di quell’area, per la quale noi continuiamo a dire no ad un’eventuale colata di cemento. Senza contare che, se la Foster salta, anche il tracciato della tramvia da Santa Maria Novella-Aeroporto perde parte del suo valore e potrebbe finire per essere rimesso in discussione. Quel che è certo è che si perde altro tempo, si ritorna alla fase dei progetti, si resta coi lavori a metà e con le penali che incombono.

La politica deve sciogliere i nodi e decidere in fretta, perché i cittadini e l’economia del territorio non possono aspettare. Né sacrificare tutto all’interesse delle Ferrovie di risparmiare."

"Il balletto degli amministratori sul progetto dell'alta velocità fiorentina è surreale, la dimostrazione di come il Partito democratico sia letteralmente strattonato da una parte e dall'altra dai poteri forti. Un giorno dicono una cosa, il giorno dopo l'esatto opposto, il giorno dopo ancora una via di mezzo: in realtà il governo Renzi, il presidente Rossi e il sindaco Nardella non decidono un bel niente, a decidere per loro sono quelli che evidentemente hanno interessi nell'opera e stanno giocando una trattativa sottobanco che usa i vari personalismi del Pd come burattini in una parte in commedia.

Peccato che nel mezzo ci siano i cittadini" afferma il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale della Toscana Giovanni Donzelli.“In sintesi, dopo la tanto attesa riunione romana sull’alta velocità – commentano Jacopo Cellai e Stefano Mugnai – apprendiamo che: “il sottoattraversamento avrà un impatto ridotto”. Traduzione: il sottoattraversamento si fa ma non si sa bene che tipo di tragitto gli dobbiamo far fare (dopo 20 anni di progetti ed autorizzazioni). Per la stazione Foster è stata valutata positivamente una revisione tecnica del progetto. Traduzione: addio Foster.

Anni di progetti, centinaia di milioni di euro (si parla di 200 milioni già spesi) per scavare un maxi buco dove forse ora si farà il parco acquatico più grande d’Europa!!! Ed il percorso della linea 2 della tramvia che doveva permettere ai viaggiatori di scendere alla stazione Foster per poter andare in centro e all'aereoporto risulta adesso inutile. A questo punto però non si capisce perché salvare questo folle sottoattraversamento e buttare giù dalla torre la Foster. A questo punto noi diciamo No alla Foster e No al sottoattraversamento, No al macello dei macelli come lo definì perfettamente un certo Marco Cellai, anni fa in Consiglio regionale. Se si ridiscute il progetto e salta la stazione Foster – concludono il Capogruppo di Forza Italia in Comune Jacopo Cellai ed il Capogruppo in Regione e coordinatore regionale di Forza Italia Stefano Mugnai – l’alta velocità, a questo punto, deve andare in superficie”.

“Sembrerebbe finito, il condizionale è d'obbligo dopo le tante parole di queste ultime settimane, il teatrino del sottoattraversamento. Abbiamo saputo per bocca del viceministro alle infrastrutture Riccardo Nencini che dall'incontro romano di oggi è uscita confermata la scelta del sottoattraversamento di Firenze. Se così è si proceda con i lavori, si faccia, si faccia in fretta e si faccia bene senza penalizzare la città metropolitana e i suoi abitanti.

La scelta sia di sistema con al centro la soluzione dei problemi del trasporto locale” dichiara la Segretaria Generale Cgil Toscana, Dalida Angelini.Nelle ultime ore i segretari della Filca sindacato edili della Cisl Toscana, Ottavio De Luca e della Filca Firenze, Stefano Tesi hanno detto “Noi abbiamo sempre detto che la realizzazione del passante ferroviario e della nuova stazione AV è strategica per l’area centrale della Toscana e del paese.

Vorremmo ricordare alle istituzioni locali che continuano a dibattere sull’opera che, oltre ad essere strategica per lo sviluppo delle nostre infrastrutture, coinvolge molti dipendenti delle diverse imprese che, dopo lo stop degli ultimi mesi, stanno lavorando per la TAV e vedono finalmente una prospettiva di continuità occupazionale in un settore in crisi che offre ben poche possibilità di ricollocazione. Operai, tecnici e impiegati che sono stati tutelati in questi ultimi mesi con la cassa integrazione straordinaria per crisi che ha scongiurato la procedura di mobilità e li ha mantenuti legati all’opera.

Altrimenti, senza queste tutele, la complicata vicenda che ha riguardato il cantiere si sarebbe già scaricata sulle spalle dei lavoratori”.“Queste opere – aggiunge De Luca – sono un tassello di straordinaria importanza nel programma di modernizzazione delle infrastrutture toscane, che produrrà effetti positivi sul piano economico ed occupazionale. Il dibattito di queste ultime settimane si dimentica di una parte importante in gioco sulle grandi opere: la tutela ed il futuro dell’occupazione che con quest’opera si può sviluppare.

Persone che vivono un vero disagio sociale nel sentire rimessa sempre in discussione un’opera che per loro significa un lavoro, uno stipendio, la possibilità di mantenere una famiglia.”“Ricordiamo – prosegue De Luca - che il nodo dell’Alta Velocità di Firenze rappresenta molto di più dei 691 milioni dell’appalto vinto, in quanto oltre ad essere una possibilità di sviluppo per la nostra città, è uno sbocco occupazionale importante. Per questo invitiamo tutte le istituzioni coinvolte, dal Comune alla Regione, a far sì che Firenze non resti un cantiere infinito e ad avere un’unica strategia di intervento per una politica progettuale delle grandi opere e del settore delle costruzioni nel territorio.

La realizzazione di quest’opera e delle infrastrutture in generale - conclude De Luca – a Firenze e in tutta la regione non può variare a seconda dell’umore delle amministrazioni locali. E’ fondamentale pertanto proseguire con le lavorazioni per garantire lo sviluppo del nostro territorio e la sicurezza dei cittadini. Non possiamo permetterci ulteriori ritardi sul percorso avviato che comporterebbero, oltre alle penali con gravi ricadute su tutti noi contribuenti, una vera e propria emorragia occupazionale che il nostro territorio non può certo più permettersi di sostenere.”

Interrogazione dei Senatori toscani Idv Alessandra Bencini e Maurizio Romani al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti "E’ possibile una sospensione dei lavori inerenti all'attività dei cantieri per il nodo ferroviario alta velocità di Firenze? Quale è il giudizio del Governo sul progetto Tav con sotto-attraversamento di Firenze? Esiste un eventuale progetto alternativo delle Ferrovie dello Stato italiane sulla tratta interessata e quali sarebbero le tecnologie da utilizzare al fine di garantire il maggior traffico di treni sui binari oggi esistenti" queste le domande contenute nell’interrogazione presentata dai Senatori Toscani dell’Italia dei Valori.

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