Tagli del Governo alla Biblioteca Nazionale di Firenze

Romanelli (SEL): “Servono fondi per la programmazione, il personale e gli interventi di restauro”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 marzo 2015 21:11
Tagli del Governo alla Biblioteca Nazionale di Firenze

“La Biblioteca Nazionale di Firenze è letteralmente ridotta alla fame, vive ormai solo di finanziamenti concessi anno per anno e a oggi sarebbero previsti solo 150mila euro l’anno per il suo funzionamento ordinario” dichiara il Consigliere Regionale di Sinistra Ecologia e libertà Mauro Romanelli. “Come già denunciato dallo storico Tommaso Montanari e dalle parlamentari di SEL Petraglia e Nicchi, siamo a una situazione paradossale, con un Governo che ha tagliato i soldi per le spese dell’80%, limitandosi poi a promettere uno stanziamento straordinario”.

“Come si pensa di gestire un inestimabile patrimonio librario procedendo solo con interventi una tantum, come se si trattasse di porre rimedio a una calamità naturale?”. “Senza contare che già da anni questa Istituzione avrebbe bisogno di nuovo personale, d’interventi di restauro fondamentali, quale quello per l’impianto di climatizzazione, essenziale per la conservazione dei volumi”. “Mi auguro che anche le Istituzioni locali, dal Comune di Firenze alla Regione Toscana, facciano sentire la loro voce quanto prima: queste scelte offendono la Toscana e l'intelligenza di ogni cittadino” - conclude Romanelli."Il ministro Franceschini intervenga immediatamente in favore della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, stanziando nuovi fondi per il suo funzionamento".

A chiederlo, a tre settimane dalla visita del ministro a Firenze, sono le parlamentari toscane di Sinistra Ecologia e Libertà, sen. Alessia Petraglia e on. Marisa Nicchi, che sul tema hanno anche presentato un'interrogazione nelle rispettive camere. "Durante la visita a Firenze, in maniera maldestra e approssimativa, con l'intento principale di minimizzare una situazione vergognosa, Franceschini ha implicitamente riconosciuto la carenza di fondi destinati al funzionamento della biblioteca, quelli necessari per pagare le bollette e ovviare alle spese quotidiane, abbattuti nel 2015 di oltre l'80% e passati da 1.111.000 a 196.397 euro - osservano le parlamentari - Nell'occasione, il ministro ha promesso lo stanziamento di nuove risorse una tantum, con la consueta logica emergenziale". "La Biblioteca Centrale è una istituzione prestigiosa, da anni mortificata dal blocco del turn-over del personale e dall'assenza di una idonea politica di sviluppo che contempli investimenti e progettualità di medio e lungo termine - spiegano Nicchi e Petraglia - L'edificio che la ospita è di grande valore architettonico, ma da anni necessita di restauri, sia esternamente che internamente.

L'impianto di climatizzazione è inefficiente, i locali sono al di sotto degli standard minimi di accoglienza. Porte bloccate, bagni inagibili, guasti e malfunzionamenti sono all'ordine del giorno, mettendo a rischio non solo la fruizione da parte degli utenti, ma anche la conservazione di volumi di grande valore". "Siamo dinanzi ad una situazione inaccettabile per un paese civile che, almeno a detta del Ministro, vuole puntare sulla cultura in maniera decisa e profonda. Chiediamo al Governo di intervenire immediatamente, individuando risorse pubbliche certe da erogare in maniera continuativa e non emergenziale, e adoperandosi per facilitare il turn-over del personale.

Non è di portali web esterofili di dubbia efficacia pagati a caro prezzo, né di tweet miracolosi che ha bisogno il nostro comparto culturale per ripartire, bensì di risorse e volontà politica".

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