Tagli alla sanità: a Careggi c'è un progetto di riorganizzazione aziendale

Cgil Firenze: "Noi impegnati a verificare evolversi situazione, tutelare lavoratori e servizi". Cisl: “Se Rossi e Marroni non sono capaci di dare indicazioni di metodo ai Direttori generali delle Asl ce lo dicano, ne trarremo le conseguenze. Chiediamo un incontro urgente per fare chiarezza, nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 dicembre 2014 10:36
Tagli alla sanità: a Careggi c'è un progetto di riorganizzazione aziendale

Ha provocato un vero scossone l'articolo “Careggi stato di crisi” apparso su Repubblica Firenze venerdì scorso relativo al taglio di personale e posti letto all’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi.La Direzione precisa che sta procedendo alla definizione di un piano di riorganizzazione, secondo quanto richiesto dalla Regione, nel rispetto dalle vigenti norme. In particolare, non appena perfezionata la proposta tecnico-organizzativa, la stessa dovrà formare oggetto di condivisa valutazione con l’Amministrazione dell’Università degli Studi di Firenze e con l’Assessorato alla Sanità nonché di preventiva informazione e confronto con le Organizzazione Sindacali di tutte le Aree contrattuali, secondo le modalità fornite dalla Regione.

Preme sottolineare che non esiste alcuna dichiarazione di stato di crisi, così come risulta non suffragata dai fatti l’affermazione che il 60% del personale in esubero sia costituito da dirigenti medici.

“In merito alla riduzione dei posti letto, siamo a conoscenza di un processo di rimodulazione degli stessi a livello di Area Vasta Centro che non prevede ricadute negative sul servizio reso a Careggi. Queste sono le uniche questioni su cui si è, ad oggi, sviluppato un confronto, come cita lo stesso comunicato stampa della Direzione di Careggi. Per questi motivi sarà nostro compito primario verificare l'evolversi della situazione, al fine di tutelare i lavoratori coinvolti ed i servizi resi”, dice Fulvio Tanini della Funzione Pubblica CGIL Firenze.

Qui non siamo in una fabbrica di sedie, dove i tagli producono solo una riduzione di produzione. Qui parliamo di servizi che tutelano la vita e la salute delle persone. Per rispetto a un bene così alto, ancor prima che ai lavoratori, nell’affrontare questo tema ci vogliono correttezza e senso di responsabilità.”E’ la reazione alle notizie su tagli di dipendenti e posti letto al Policlinico di Careggi del Segretario della Cisl Funzione Pubblica Firenze e Prato Mauro Spotti.“Così proprio non va” dice Spotti.

“Abbiamo chiesto a livello regionale al Presidente Rossi e all’Assessore Marroni un tavolo ufficiale dove -nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori– si giochi a carte scoperte sulla riorganizzazione e avevamo avuto rassicurazioni di un metodo corretto. Ma vediamo che non è così: se Rossi e Marroni non sono capaci di dare indicazioni di metodo ai Direttori generali delle Aziende Sanitarie, ce lo di dicano subito; se tollerano che ogni Direttore, come Monica Calamai, metta cittadini e lavoratori di fronte al fatto compiuto, con rischi pesanti sui servizi e sulla loro qualità, dovremmo trarne le conseguenze.

Il nostro sistema sanitario non merita queste fughe in avanti, con decisioni prese solo con una logica da ragionieri senza valutare e spiegare le modalità della riorganizzazione che si intende attuare.”“A Careggi –prosegue Spotti- già nei mesi passati c’è stato un taglio di 200 posti letto; e ora se ne vogliono tagliare altri 300 ? Noi sindacati siamo molto preoccupati, non tanto dei prepensionamenti di cui si parla, che possono essere uno strumento utile dentro percorsi di ottimizzazione dei servizi , ma delle conseguenze sulla pelle delle persone che metodi spicci potrebbero generare.”“Non bastano le rassicurazioni della politica che la qualità dei servizi rimarrà la solita.

I rischi sono molto grossi e chi guida un’azienda sanitaria deve valutare con attenzione quali conseguenze e quali strumenti mettere in campo, a cominciare dal metodo, per garantire un sistema sanitario regionale all’altezza di ciò che si professa. Per questo attendiamo rapidamente una convocazione da Regione e Azienda, per fare chiarezza nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori.”

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