Supermercati “Il Centro”, chiusura evidenzia errori passati

La catena ha visto respingere la proposta del concordato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 luglio 2014 15:13
Supermercati “Il Centro”, chiusura evidenzia errori passati

I Supermercati Il Centro a rischio chiusura hanno creato più di qualche perplessità: la catena che è nata con l'intenzione di portare la filiera corta nella media distribuzione rischia di naufragare portandosi dietro le famiglie dei dipendenti.Se anche l'alimentari va in crisi - si è detto - allora non c'è più speranza di risollevarsi.A puntare il dito non sono solo i dipendenti, rimasti sino ad ora alle loro mansioni al pubblico, ma anche i sindacati di categoria che a posteriori esclamano "L'avevamo detto" sottolineando le pecche di un sistema votato alla liberalizzazione senza tutela dei diritti.

“Si vuole chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati!” Confesercenti Firenze, attraverso il suo Presidente Provinciale Fiesa, Raffaele Viggiani, “esprime piena solidarietà ai lavoratori del supermercato “Il centro” e si augura che la chiusura dell’attività venga scongiurata”. “Allo stesso tempo, però,” sottolinea Viggiani, “l’episodio dimostra come anni di politiche punitive nei confronti delle Pmi tradizionali hanno portato ad una tale desertificazione commerciale del territorio che si assiste, oggi, ad un situazione paradossale: sindaci, amministratori e cittadini sono adesso a mobilitarsi perché se chiude il “Centro” non si sa più a che santo votarsi per comprare un filo di pane o un litro di latte!” “Quando si aprivano le porte alla Grande Distribuzione, agli Outlet, alle varie Cittadelle del Commercio, quando si liberalizzavano gli orari e si impediva il sacrosanto riposo domenicale, quando infine si strozzavano le piccole attività commerciali con gabelle di ogni genere e tipo, noi lo dicevamo: attenti che se poi le nostre botteghe chiudono, non rimarrà più nessuno a garantire un fondamentale servizio sul territorio”.

 “Ma niente, si è andati avanti come niente fosse, nessun sostegno concreto per le nostre attività, nessun incentivo fiscale, niente di niente”. “I risultati sono adesso sotto gli occhi di tutti: si vuole chiudere la stalle quando i buoi sono scappati, e migliaia di famiglie, incredibile ma vero, oltre ai problemi di ogni giorno, dovranno sobbarcarsi qualche Km per fare la spesa.” “E poi ci vogliono anche raccontare che il nostro futuro sta nella filiera corta!“

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