Stop concessioni estrazione CO2, "fine di un paradosso"

"Bene la scelta di Rossi, ma l'avrebbe fatta prima se non ascoltasse solo Enel"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 settembre 2014 15:34
Stop concessioni estrazione CO2,

TOSCANA - “Dopo anni d’interventi e atti in Consiglio Regionale su questo tema, non posso che salutare con estremo favore la decisione della Giunta Regionale Toscana di non rilasciare più concessioni per estrarre anidride carbonica dal sottosuolo della nostra Regione, in applicazione dell'ordine del giorno da noi presentato e approvato all'unanimità dal Consiglio nello scorso Novembre”. Moto di soddisfazione per Mauro Romanelli, consigliere regionale di Sinistra Ecologa e Libertà. “L'ordine del giorno - prosegue l'esponente - collegato ad un recepimento di modifica di Legge Nazionale sulle attività estrattive, invitava la Giunta Regionale a disposizioni per garantire una maggiore tutela ambientale nelle attività di sfruttamento del sottosuolo, limitando le estrazioni sotterranee”. 

“Finalmente si dà seguito alla volontà dell’aula, ponendo così fine al paradosso, considerati gli impegni del protocollo di Kyoto e l’evoluzione dei cambiamenti climatici, di porre in atto tanti accorgimenti per abbattere le emissioni di gas serra, come appunto la CO2, e poi invece di estrarla dal sottosuolo”. “Bene quindi sviluppare invece sistemi chiusi ed efficienti che prevedano il recupero e il riutilizzo delle emissioni di CO2 degli apparati industriali, magari non considerando come unica possibilità la Geotermia Enel, come dichiarato da Rossi, ma anche altre attività industriali, che possono tranquillamente essere funzionali in questo senso”.

“In generale devo registrare che il Presidente Rossi in questo fine legislatura sta attuando molti dei suggerimenti che abbiamo portato avanti in questi cinque anni: ci avesse ascoltato di più e non avesse aspettato che glielo spiegasse Enel Green Power, si sarebbe accorto prima che la CO2 invece che da sottoterra si può recuperare dai camini di tantissime attività industriali toscane, rendendole più efficienti, redditizie, e, vedi mai possa tornare utile, legate al territorio” - conclude Romanelli.

Anche i segretari Pd di Certaldo Yuri Furiesi, di San Gimignano Davide Cipullo e di Barberino Giannino Pastori si dichiarano molto soddisfatti per il parere politico espresso dal presidente Rossi e dalla giunta regionale, in merito allo stop alle concessioni per le aziende che intendono coltivare anidride carbonica dal sottosuolo toscano in maniera tradizionale, con perforazione del terreno tramite trivelle e conseguente estrazione della CO2 dal sottosuolo.

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"Le parole del presidente Rossi a questo proposito sono chiare - affermano i tre segretari - la direttiva che la giunta darà ai suoi uffici sarà quindi quella di non procedere al rilascio di ulteriori concessioni secondo i metodi tradizionali”. 

Una posizione che non sorprende quanti hanno seguito con attenzione il dibattito sulla materia svoltosi negli ultimi anni e che ha portato al P.a.e.r. (Piano ambientale ed energetico regionale) in fase di approvazione. Un piano che concretizza la volontà espressa dalla Regione Toscana di valorizzare le risorse eco rinnovabili e eco compatibili al fine di raggiungere l’autonomia energetica. Una posizione chiara che fa seguito anche all’odg sulla materia, approvato all’unanimità dal consiglio regionale del 19/11/2013 e promosso dal capogruppo Pd Ivan Ferrucci con l’adesione degli altri gruppi consiliari.

Questo parere è dunque in piena coerenza rispetto ai pareri politici già espressi e sottoscritti a più riprese dai nostri PD, con il pieno appoggio della federazione Empolese Valdelsa, senese e metropolitana. Il nostro approccio a questo delicato tema è sempre stato quello di fare pochi proclami e tanto lavoro concreto di squadra per arrivare all’obiettivo che ci eravamo prefissati, nell’ esclusivo interesse della comunità e della tutela dell’ambiente circostante, in un territorio che vede impegnate le amministrazioni Comunali di Barberino Val d’Elsa, Certaldo e San Gimignano nel promuovere il Parco Fluviale dell’Elsa quale modello di fruibilità per un’area che deve mantenere una forte vocazione agricola e turistica.

"Ora che la posizione politica della Regione è stata chiarita, aspettiamo fiduciosi tutti i prossimi passaggi ufficiali che riguarderanno la vicenda di San Paolo, perché siano coerenti con il parere espresso. Ci fa particolarmente piacere il fatto che questo parere politico chiarisca una volta per tutte le intenzioni da parte della Regione Toscana su questo genere di pratica che oggi interessa il nostro territorio, ma che domani avrebbe potuto riguardare altre zone. Ringraziamo di questa attenzione il Presidente Rossi, la Giunta e il Consiglio regionale, le nostre Amministrazioni comunali e tutti coloro – istituzioni e cittadini - che insieme a noi si sono attivati in modo concreto e costruttivo per raggiungere più rapidamente possibile l’obiettivo della salvaguardia del nostro territorio.

Continueremo a monitorare attentamente – concludono i tre esponenti - le prossime tappe fino a che tutti i passaggi non saranno stati ufficializzati in coerenza al parere espresso dalla Giunta regionale".

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