Stella (FI): 'L'accordo PD-M5S è la rovina della Toscana'

Bambagioni (Lista Schmidt): "Con la politica dei no ipotecano il futuro e lo sviluppo"

Redazione Nove da Firenze
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19 Agosto 2025 17:09
Stella (FI): 'L'accordo PD-M5S è la rovina della Toscana'

Firenze, 19 agosto - "L'accordo elettorale tra Pd e Movimento 5 Stelle sarà una rovina per la Toscana. E' un'alleanza a tutto tondo, che comprende anche Verdi e Sinistra Italiana, oltre alle liste civiche con dentro radicali, renziani e Azione. Dai 23 punti dell'accordo, emerge chiaramente che la Toscana si avvia alla decrescita (in)felice tanto amata dai grillini, con lo stop alle infrastrutture e allo sviluppo, e l'istituzione del reddito di cittadinanza regionale. Siamo curiosi di capire dove andrà, il presidente Giani, a prendere i miliardi di euro necessari per questo programma a metà tra l'ambientalismo radicale e un piano quinquennale sovietico". Lo afferma il segretario regionale di Forza Italia Toscana, Marco Stella, capogruppo di FI al Consiglio regionale.

"No alla nuova pista dell'aeroporto di Firenze, recupero della Legge Marson in ambito urbanistico, salario minimo garantito, chiusura del rigassificatore di Piombino. Sono solo alcuni dei punti - accusa Stella - che evidenziano la direzione che la sinistra ha intenzione di intraprendere. Oltre a penalizzare le imprese e lo sviluppo, un programma del genere avrà dei costi insostenibili per i cittadini toscani. Cosa farà Giani, se dovesse tornare a fare il governatore? Non gli basterà neppure aumentare l'Irpef regionale, come ha fatto in questa legislatura, perché per fare il reddito di cittadinanza regionale occorreranno miliardi di euro in più. Colpisce, poi, il cinismo dei cosiddetti liberali del centrosinistra, da Italia Viva ad Azione, pronti ad allearsi e governare con l'estrema sinistra di Avs e Movimento 5 Stelle, pur di avere una poltrona al sole".

"Questo accordo fatto sulla pelle e sulle tasche dei toscani rischia di lasciarci indietro. Nella totale incoerenza e schizofrenia, il PD ha accettato - pur di tenere le poltrone - di rivedere il piano rifiuti approvato alcuni mesi fa, già deficitario rispetto ai bisogni reali della Toscana, e adesso si schiera per la chiusura dei – 3 in una regione di 3 milioni e mezzo di abitanti – termovalorizzatori e per i 'rifiuti zero', uno slogan - quello sì - che va bene per tutte le stagioni.

Ma senza un preciso piano di sviluppo degli impianti in ogni territorio è impossibile renderci autonomi, quindi smettere di esportare rifiuti in altre regioni, e chiudere il ciclo dei rifiuti qui. È immorale che una Regione come la Toscana non sappia gestire autonomamente i suoi rifiuti e li continui a mandare altrove. Discorso analogo per l'acqua: si esclude che il gestore idrico entri nella multiutility e che quest'ultima entri in borsa, allo stesso modo ha poco senso tornare agli ambiti provinciali mentre, correttamente, da tempo si è passati agli ambiti per bacino idrografico.

Le mancate scelte si traducono in costi per famiglie e imprese che vivono in una Regione bella ma anche laboriosa purtroppo frustrata da una folle politica dei no" Così Paolo Bambagioni, consigliere comunale della Lista civica Eike Schmidt e Presidente della Commissione Controllo del Comune di Firenze.

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