Stazione Foster: il progetto risorge col motto "Mobilità integrata!"

Come la fenice, riecco il tunnel di 9 chilometri, la stazione sotterranea di 450 metri, dove fermeranno i treni AV (ma non i regionali), la tramvia in superficie e anche gli autobus (ma transitando dove?)

Nicola
Nicola Novelli
27 aprile 2017 19:28
Stazione Foster: il progetto risorge col motto

La nuova ipotesi progettuale elaborata per l’integrazione della Foster di Firenze con l’autostazione degli autobus è stata al centro dell’incontro odierno fra Regione Toscana, Comune di Firenze e Gruppo FS Italiane. La riunione si è svolta nella sede di Ferrovie dello Stato Italiane. Presenti Vincenzo Ceccarelli assessore ai Trasporti della Regione Toscana, Dario Nardella Sindaco di Firenze, Stefano Giorgetti assessore alla mobilità del Comune di Firenze, i progettisti degli studi ARUP e Foster, Renato Mazzoncini amministratore delegato del Gruppo FS Italiane, e Maurizio Gentile amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana.

Durante la riunione, nella quale sono state confermate sia la realizzazione del tunnel di 9 chilometri sotto la città, sia la centralità della stazione di Firenze Santa Maria Novella per i treni regionali, i progettisti hanno presentato le soluzioni per trasformare la stazione sotterranea, di cui è stata riconfermata la realizzazione secondo il progetto originario, nel primo esempio in Italia di stazione della mobilità integrata. Alla Foster, infatti, oltre ai transiti ferroviari AV del tunnel cittadino, che sarà realizzato secondo il progetto approvato, saranno integrati, in superficie, i servizi della tramvia e una nuova autostazione degli autobus.

A corredo 34 spazi di sosta breve (a rotazione) per le autovetture e 130 posti per la lunga sosta, in area prossima alla Foster. L’autostazione, che avrà una viabilità dedicata per l’accesso e l’uscita, servirà il trasporto regionale, extraurbano, urbano e turistico.

Ma l'assetto urbanistico del quartiere circostante sarà capace di tollerare un utilizzo della nuova stazione coerente con le ipotesi del progetto originario? Servirebbe una verifica di impatto ambientale integrato.

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