"Stazione SMN, situazione ormai inaccettabile"

Oggi è crollato un controsoffitto Polfer, feriti 3 agenti. La vicesindaca Bettini: "A che punto sono i lavori? Convocheremo Grandi Stazioni"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 febbraio 2021 17:55

“È la porta d’accesso della nostra città, è un’infrastruttura monumentale. Ma è anche uno dei principali snodi ferroviari italiani. Per la stazione di Santa Maria Novella urgono impegno, cura e attenzione".

Così la vicesindaca Alessia Bettini, rispetto alla situazione della stazione di Santa Maria Novella. Oggi peraltro è crollato il controsoffitto di un ufficio della Polfer e tre agenti sono rimasti leggermente feriti. 

"È passato - prosegue - oltre un anno e mezzo dal crollo della pensilina. E seppur sappiamo bene quanto l’emergenza sanitaria Covid-19 abbia rallentato impegni, cantieri, lavori, non possiamo fare finta di nulla di fronte a una situazione di stallo che perdura da troppo tempo. Le problematiche della Stazione di Firenze non si esauriscono con il ripristino funzionale della pensilina, sono in realtà necessari interventi per la riqualificazione generale del complesso, ad esempio intervenire in maniera definitiva per la riqualificazione dei rivestimenti marmorei e dei corpi illuminanti in corrispondenza dei binari.

Non abbiamo diretta competenza su questa infrastruttura ma come amministrazione abbiamo fin da subito chiesto impegni precisi. Ci è stato detto a dicembre scorso che era imminente l’affidamento dell’incarico di progettazione, adesso convocheremo nuovamente Grandi Stazioni Rail per avere chiarimenti rispetto all’andamento della risoluzione del problema. Rispetto a quanto accaduto oggi negli uffici della Polfer, sono in corso accertamenti per chiarire la dinamica dei fatti e da parte nostra non possiamo che fare auguri di pronta guarigione agli agenti coinvolti.

Ma certo è che anche alla luce di questi fatti, siamo preoccupati delle condizioni della struttura e ribadiamo quanto sia fondamentale da parte del gruppo FS porvi la massima attenzione. Parliamo di un immobile iconico dell’architettura del Novecento, di una stazione altamente frequentata. È una questione prioritaria sulla quale come Comune non possiamo accettare tentennamenti o indugi, ma auspichiamo si proceda davvero spediti verso la conclusione di una situazione ormai inaccettabile”.

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