Stamani ha avuto luogo la demolizione con esplosivo di un edificio all’interno di un’area privata di via del Palazzaccio. L’abbattimento è stato eseguito attraverso microcariche che hanno prodotto un'unica deflagrazione avvertita anche a un chilometro di distanza. Come spiegano i tecnici incaricati, l’edificio (un silos collocato all’interno di un’area dismessa e distante oltre 60 metri da luoghi abitati) è imploso su sé stesso senza provocare dispersione di frammenti di materiale.
Riguardo le polveri, la ditta incaricata è attrezzata mediante una cisterna con pompa ad acqua azionata subito dopo l'abbattimento. I residenti erano stati invitati a tenere le finestre chiuse nelle fasi dell’abbattimento. Sul posto, oltre al personale della ditta nei pressi dell’area del cantiere, anche la Polizia Municipale e la Polizia di Stato per eventuali necessità.
“Abbiamo scelto una procedura innovativa proprio nell’ottica della sicurezza – spiega Giovanni Nigro, amministratore della Nigro Costruzioni -. Ci trovavamo di fronte a un fabbricato molto alto e di difficile demolizione con gli strumenti tradizionali. Così abbiamo pensato alla demolizione con esplosione per la sicurezza di tutti. Con l’intervento di quest’oggi, nonostante tutte le difficoltà del periodo, si sta completando la prima parte di lavori nel cantiere, per poi dare avvio alla seconda fase”.
A spiegare i prossimi passi del cantiere è l’architetto progettista Giovanni Polazzi, socio fondatore dello studio Archea. “L’intervento effettuato questa mattina serve per consentire la realizzazione di un nuovo padiglione, i cui lavori partiranno a settembre – dice -. Qui sorgerà il corpo principale della fabbrica Leo France, di circa 20.000 metri quadri su due livelli. Sarà una fabbrica moderna, ecosostenibile, con una grande copertura in legno e con pannelli fotovoltaici”.
