Stadio a Novoli, tutto pronto tranne la Mercafir

A chi spetterà realmente individuare l'alternativa, al pubblico che tutela o al privato che paga? E perché la piazza resta scettica?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 gennaio 2015 17:36
Stadio a Novoli, tutto pronto tranne la Mercafir

Nel consiglio comunale odierno il sindaco di Firenze ha fatto il punto sull'iter che porterà alla realizzazione del Nuovo Stadio a Novoli. Dal punto di vista burocratico, Legge sugli Stadi consentendo, non dovrebbero esserci intoppi, casomai velocizzazioni.Resta l'incognita sull'occupazione commerciale, come ha ricordato anche il consigliere regionale Paolo Marcheschi a margine di una comunicazione su Mukki: "Se non vi fosse la possibilità di realizzare interamente l'area commerciale - ha spiegato - è difficile ipotizzare che i Della Valle possano realizzare solo lo Stadio" questo perché l'approvazione del Piano di indirizzo territoriale in Regione Toscana presenta ancora uno strascico di polemiche sulle distanze dall'aeroporto e sul peso del nuovo insediamento negli equilibri della Piana.E poi c'è la Mercafir: quale alternativa per il Mercato Ortofrutticolo di Firenze? Chi si prende l'impegno di trovare una nuova location e di renderla funzionale?La Fiorentina ha fatto sapere che potrà esprimere un giudizio completo e mirato solo "dopo aver visionato gli atti" e "nel rispetto di tutti" quindi anche degli operai che adesso lavorano all'interno dell'area mercatale e dell'indotto che davanti all'idea del trasloco ha messo le mani avanti attraverso i sindacati chiedendo garanzie occupazionali e continuità.Il consigliere Mario Tenerani ha preso la parola a nome del Gruppo di Forza Italia per commentare la comunicazione del sindaco: “Come sempre, quando si tratta del bene di Firenze e dei fiorentini, noi ci siamo.

E, come già facciamo da anni, anche sulla realizzazione del nuovo stadio ci impegniamo a dare il nostro contributo perché il risultato venga raggiunto da questa amministrazione. In questo senso, la delibera che dà il primo importante via libera per la costruzione della struttura è un’ottima notizia. Occorre però mantenere la massima attenzione su alcuni aspetti. Innanzitutto, dobbiamo dare certezze alla Mercafir, e dal momento che nella nostra città gli spazi non sono certo ciclopici, dobbiamo individuare al più presto un’area che sia giudicata adeguata da Mercafir per proseguire l’attività (cruciale per l’economia cittadina) del mercato. Il sindaco Nardella ha poi un dovere sopra tutti gli altri: garantire il rispetto dei tempi dell’intervento.

Dobbiamo scongiurare che il progetto si perda nelle pastoie burocratiche. Andiamo avanti dunque con convinzione, e l’amministrazione comunale faccia fino in fondo la sua parte su questa partita, importante non solo per la squadra della Fiorentina e i suoi tifosi, ma per lo sviluppo di tutta la città”.“Siamo davanti a una discussione ben diversa da quella che aprimmo nel 2012 con la variante al piano regolatore. Di questa situazione – spiega la consigliera PD Cecilia Pezza – bisogna prendere atto guardandone le potenzialità positive di sviluppo, senza dimenticare di garantire alcuni servizi vitali per la città.

Tra tutti quello del nuovo mercato generale: se è vero infatti che Firenze ha bisogno di un nuovo stadio, è altrettanto e forse ancora più vero che non può fare a meno del suo mercato, dove oggi lavorano centinaia di persone e che ogni giorno offre un servizio fondamentale alla città. Bene perciò che il Comune chieda un impegno chiaro in questo senso a Fiorentina, che dovrà impegnarsi anche sul fronte della ricollocazione della Mercafir oltre che su quello della costruzione della nuova area viola"“Con la sua comunicazione sullo Stadio, il Sindaco ha parlato della sua importanza a livello occupazionale; purtroppo però si è scordato dei lavoratori della Mercafir.

Prima di pronunciarci – spiega la capogruppo del Movimento 5 Stelle Arianna Xekalos – noi vogliamo capire quale sarà il loro futuro che ci sta particolarmente a cuore. Sono trascorsi due mesi da quando abbiamo richiesto gli atti del progetto, a partire dallo studio di fattibilità, fino alla bozza di Convenzione: non è ancora arrivato niente, ci auguriamo sia solo un ritardo burocratico, o dobbiamo pensare male? Ci auguriamo che ci diate al più presto il materiale richiesto per esercitare a pieno le nostre funzioni, a partire da quella di controllo”.

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