Lo sportello nasce da una constatazione dolorosa ma reale: in sede giudiziaria come in società, i padri separati sono spesso considerati genitori di “serie B”. Si trovano a lottare non solo per mantenere un rapporto stabile e sereno con i propri figli, ma anche per affermare i propri diritti fondamentali in situazioni troppo spesso viziate da pregiudizi e squilibri.
Lo sportello di Aduc si propone di informare, da un punto di vista legale, gratuitamente sia in fase stragiudiziale che fase giudiziale su:
- Affidamento e collocamento dei figli
- Diritto di visita e frequentazione
- Mantenimento e gestione delle spese
- Mediazione familiare
- Tutela da forme di violenza psicologica e manipolazione emotiva
- Strategie difensive contro accuse infondate e strumentali.
Le vicende dei colloqui - comunque riservati - serviranno anche per promuovere proposte normative per riequilibrare l’attuale sbilanciamento: qualora, per esempio, la donna denunci l’uomo e venga attivato il Codice Rosa o Rosso, ma venga poi accertata giudizialmente l’assenza di reati a carico dell’uomo… condotta che è bene non resti senza conseguenze sull’affidamento genitoriale e penale.
Interventi per ristabilire equilibri e responsabilità: il diritto alla bigenitorialità deve essere garantito, evitando che gli strumenti a tutela delle donne vittime di violenza, pur se spesso insufficienti, siano utilizzati strumentalmente.