“Il mondo che vorrei” non è quello che si presenta agli occhi dell’ideatore della pagina social che porta questo nome quando cammina nel viale Spartaco Lavagnini nella notte tra il 18 e il 19 luglio. Davanti al Social Hub, l’albergo che ha preso il posto degli uffici delle Ferrovie, alcune auto parcheggiate sono state prese di mira da vandali e ladri che hanno rotto i vetri e rubato gli oggetti che hanno trovato all’interno. Non è la prima volta che succede, ma in questa occasione la banda si è superata in questa corsa al danneggiamento e al furto.
Prese di mira soprattutto auto con targa straniera, così i turisti forestieri porteranno nei loro paesi il ricordo di “Made in Florence”.
Nella zona ci sono impianti di videosorveglianza e non è escluso che i ladri siano stati immortalati dalle telecamere. I vetri sono ancora lì, sull’asfalto, a ricordare la scorribanda, proprio davanti alla fermata della tranvia Lavagnini-Fortezza a cui è stato aggiunto il nome di Beppe Matulli, l’assessore comunale della giunta di Leonardo Domenici che ebbe l’idea dell’infrastruttura che piace ai turisti.
Peccato che alcuni di loro tornino a casa con il vetro dell’auto in frantumi. Una sorta di tassa aggiuntiva ai prezzi già esosi in vigore nel Belpaese.
