Smaltimento scarti tessili, Biffoni: "Basta rimandare"

Il sindaco di Prato a fianco delle categorie economiche: "Non si possono sottovalutare i diritti di chi lavora e i problemi ambientali". Fratoni risponde: "Non ha chiara la differenza tra rifiuti urbani e speciali"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 ottobre 2018 23:50
Smaltimento scarti tessili, Biffoni:

FIRENZE- Il sindaco di Prato Matteo Biffoni, a fianco delle categorie economiche, chiede alla Regione una risposta "rapida e concreta" per il problema dello smaltimento degli scarti tessili: "Siamo stati oltremodo pazienti, ora al Presidente Rossi ribadisco che non è possibile più rimandare un incontro che già è fuori tempo massimo. Da oltre un anno ribadisco che il tema più urgente da affrontare sul territorio è quello dello smaltimento dei rifiuti e in particolare per Prato quello degli scarti tessili".

Il sindaco sostiene le richieste di Confartigianato, CNA e Confindustria: "Esiste il diritto di chi lavora ad avere un servizio adeguato ed esiste un problema ambientale urgente. Lasciare i sacchi fermi e accumulati nei magazzini, non trovare una soluzione idonea, non approvare un piano rifiuti adeguato con le esigenze della regione significa mettere a repentaglio la salute dei cittadini e i diritti di imprenditori e lavoratori. Ci vuole un atto di responsabilità da parte della Regione".

"Il sindaco Biffoni non ha ancora chiara la differenza tra rifiuti urbani e rifiuti speciali. I primi sono oggetto di un servizio pubblico pianificato dalla Regione; i secondi, tra i quali rientrano anche gli scarti tessili, sono appunto scarti di un processo industriale ed il loro smaltimento è compito prioritario di chi li produce". Questa la replica dell'assessore regionale all'ambiente Federica Fratoni al sindaco di Prato Matteo Biffoni il quale ha chiesto alla Regione una risposta "rapida e concreta" per il problema dello smaltimento degli scarti tessili. "Da tempo – continua Fratoni - abbiamo avviato un tavolo di confronto con gli imprenditori del distretto tessile pratese sui temi dell'economia circolare, improntato al massimo recupero di materiale.

In quell'ambito gli stessi soggetti coinvolti possono avanzare proposte progettuali finalizzate alla chiusura del proprio ciclo produttivo con lo smaltimento degli scarti e la Regione procederà alla valutazione dei progetti stessi e al rilascio delle autorizzazioni conseguenti nel rispetto delle norme e dei tempi indicati dalla legge".

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