“Dopo il caso della signora Elda, cui è stato notificato lo sfratto dalla casa popolare dove è vissuta una vita solo perché ha riscosso il tfr della propria pensione, leggiamo oggi sulla stampa che tocca ad Adriana, 72 anni e disabile in carrozzina, cui è toccata la stessa sorte per aver ricevuto un'eredità.
Ribadiamo che è necessario modificare l'articolo 38 della legge 2 del 2019, o altrimenti applicare meglio il comma 4 che recita: "In caso di superamento del limite isee o del patrimonio mobiliare ed immobiliare, dovuto a fattori episodici quali, in particolare: trattamento di fine rapporto, eredità, o altro, ciascun comune può valutare di sospendere il procedimento di decadenza rimandando al successivo accertamento una nuova valutazione".Con i nostri consiglieri regionali ci adopereremo per proporre una modifica a questa assurda legge.
I nostri anziani che vivono nelle case popolari non possono avere paura di ricevere il tfr o un'eredità; questa legge è troppo stringente e severa, va valutato caso per caso.Non dimentichiamo che, oltre alle signore Elda e Adriana, siamo a conoscenza di altri casi analoghi conclamati.Il Comune di Firenze, come gli altri comuni toscani, può valutare di sospendere il procedimento di decadenza rimandando al successivo accertamento una nuova valutazione; non si capisce perché l'amministrazione non abbia preso in esame questo aspetto”.Lo dichiarano il consigliere di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi insieme al collega in Consiglio Regionale Jacopo Cellai