Non esistono ragioni normative o economiche che obblighino i comuni a trovare un socio privato per la gestione del servizio idrico da parte di Publiacqua che potrà tornare ad essere completamente pubblica anche in seno alla nuova Multiutility. Lo sostengono, dati alla mano, dodici sindaci dell’ATO 3 dell’Autorità Idrica Toscana che già nei mesi scorsi avevano chiesto una serie di approfondimenti prima di procedere col bando per l’individuazione del nuovo socio privato di Publiacqua, la cui concessione per il servizio idrico è scaduta lo scorso 31 dicembre.
Approssimandosi la data di pubblicazione del bando, prevista per i prossimi mesi, i primi cittadini di Sesto Fiorentino, Calenzano, Campi Bisenzio, Borgo San Lorenzo, Carmignano, Cantagallo, Castelfra nco Piandiscò, Agliana, Rufina, Gambassi Terme, Vaiano e Vicchio rivolgono un appello a tutti i comuni della Conferenza territoriale Medio Valdarno: “non procediamo verso una gara rischiosa e non necessaria e diamo mandato di predisporre il riacquisto delle quote private di Publiacqua”, realizzando quanto stabilito col referendum del 2011.
La proposta è stata presentata ieri a Sesto Fiorentino, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte Lorenzo Falchi, sindaco di Sesto Fiorentino, Giuseppe Carovani, sindaco di Calenzano, Andrea Tagliaferri, sindaco di Campi Bisenzio, Leonardo Romagnoli, sindaco di Borgo San Lorenzo, Guglielmo Bongiorno, sindaco di Cantagallo, Francesca Vivarelli, sindaca di Vaiano, Michele Rossi, sindaco di Castelfranco Piandiscò, Luca Benesperi, sindaco di Agliana, Francesco Tagliaferri, sindaco di Vicchio, Daniele Venturi, sindaco di Rufina. I sindaci di Gambassi Terme e Carmignano, Sergio Marzocchi ed Edoardo Prestanti, non hanno potuto presenziare pur sostenendo l’iniziativa.
Approfondimenti
Secondo i proponenti l’argomento ventilato secondo il quale per l’integrazione all’interno di Alia Multiutility del servizio idrico sarebbe obbligatorio individuare un socio privato per Publiacqua non trova riscontri né normativi né economici. Sarebbero sufficienti, infatti, poche modifiche allo statuto di Alia, soprattutto in materia di controllo analogo, per consentire l’affidamento del servizio idrico in house a una Publiacqua interamente pubblica, mentre il riacquisto delle quote della società attualmente possedute da Acea potrebbe avvenire nelle more del piano di finanziamento da quasi un miliardo di euro annunciato da Alia Multiutility, dal momento che il valore delle azioni in mano al privato corrisponderebbe a circa un decimo di tale indebitamento.
Con l’uscita dei privati, inoltre, verrebbe meno l’obbligo di distribuire dividendi che potrebbero così essere utilizzati per ripagare nel giro di alcuni esercizi l’investimento.
Anche il Movimento 5 Stelle ribadisce con forza il proprio sostegno all’appello lanciato dai dodici sindaci. Alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, tenutasi a Sesto Fiorentino, ha partecipato anche l’Assessore del Comune di Scandicci, Lorenzo Vignozzi, in rappresentanza del Movimento 5 Stelle Toscana. Da tempo, inoltre, la vicenda è seguita e supportata con attenzione e determinazione dalla Capogruppo M5S in Consiglio Regionale, Irene Galletti.
Il M5S condivide pienamente la proposta dei sindaci: riacquistare le quote attualmente detenute da Acea per integrare Publiacqua all’interno della nuova Multiutility Alia, rendendola una società interamente pubblica. Un’operazione tecnicamente possibile e sostenibile, che eliminerebbe l’obbligo di distribuire dividendi ai soci privati, liberando risorse preziose da reinvestire nella manutenzione della rete, nella qualità del servizio e nella tutela del bene acqua.
Torna intanto il Forum Acqua Toscana di Legambiente Toscana, venerdì 9 maggio dalle ore 9 alle 14 alla Borsa Merci (Sala Convegni), Arezzo (Piazza Risorgimento, 23). Quella del 2025 è la quarta edizione del meeting sulla gestione sostenibile della risorsa idrica. La crisi climatica avanza, gli eventi estremi sono in aumento e gli ecosistemi stanno perdendo la loro biodiversità, anche a livello di risorse idriche. Da un punto di vista normativo con il recente Decreto Legislativo n°18/2023, sono state introdotte novità per la gestione dell’acqua potabile tra cui: le azioni per prevenire contaminazioni, per implementare i piani di sicurezza, le nuove regole per la fruizione dell’acqua negli spazi pubblici e le filiere di contrasto a contaminanti come PFAS e microplastiche. In Toscana, lo stato chimico delle acque superficiali è buono solo per il 62%, rimane ancora da lavorare per il raggiungimento dell’obiettivo per la totalità delle acque al 2027.
Davanti a queste sfide, Legambiente dedica il quarto Forum Acqua in Toscana ad un focus sull’utilizzo della risorsa idrica nei settori industriali per evidenziare le criticità, per avanzare proposte che riducano l’impronta idrica e per sottolineare le buone pratiche già in essere. Il Forum Acqua 2025 sarà una mattinata di approfondimento a cui parteciperanno i soci e le socie dei circoli Legambiente, le istituzioni, le imprese e il mondo della ricerca.