Separazione, cosa accade se la casa familiare è in affitto

Il quesito inviatoci dal nostro lettore verte sul rischio che possa essere interessata un'altra abitazione acquistata successivamente

Roberto
Roberto Visciola
29 giugno 2017 18:09
Separazione, cosa accade se la casa familiare è in affitto

Gent. mo Avv. Visciola,

sono in procinto di separarmi consensualmente da mia moglie ed abbiamo una figlia minorenne. Lei rimarrebbe nella casa nella quale abbiamo convissuto per anni in affitto. Avrei trovato un appartamento in un Comune limitrofo da acquistare a prezzo conveniente.C’è il rischio che, prima della omologazione della separazione, mia moglie possa chiedere di andare a vivere in questa casa che nel frattempo sarebbe diventata di mia proprietà?La ringrazio per la risposta che vorrà darmi.Gentile Signore,il rischio da lei prospettato che sua moglie possa chiedere ed ottenere di andare a vivere nella casa che adesso lei vorrebbe acquistare non parrebbe sussistere.La questione della assegnazione della casa familiare viene in rilievo quando vi è da decidere in merito all’affidamento dei figli minorenni, al preciso scopo di tutelarne il mantenimento dell’habitat domestico nel quale essi sono cresciuti.Orbene, nella situazione da lei prospettata, la casa familiare - della quale eventualmente decidere in merito alla assegnazione - è unicamente la casa che avete preso in affitto, dal momento che è solo in essa che può individuarsi l’habitat domestico nel quale la figlia minorenne è cresciuta.

Da ciò ne consegue che un eventuale provvedimento di assegnazione della casa familiare potrebbe riguardare unicamente la casa presa in affitto e non la nuova casa che lei acquisterebbe, non potendo in essa ravvisarsi alcun legame con la figlia minorenne e non potendosi dunque, in sede di separazione, disporne con provvedimento di assegnazione a favore di sua moglie, ove affidataria di sua figlia.In materia di casa familiare in affitto, ricordo – nell'eventualità in cui il contratto di affitto risulti a lei intestato - quanto sancito da Cassazione Civile, Sezione III, 17 luglio 2008, n.

19691: il provvedimento del giudice della separazione determina una cessione "ex lege" del contratto a favore del coniuge assegnatario che succede, pertanto, nella posizione di conduttore della casa coniugale.In ogni caso, essendovi una separazione in atto, è sempre consigliabile contattare un legale di fiducia prima di intraprendere operazioni che possano incidere sull'assetto economico personale.Cordialmente,Avv. Roberto Visciola

L'Avvocato Risponde — rubrica a cura di Roberto Visciola

Roberto
Roberto Visciola

Avvocato in Firenze, laureato col massimo dei voti e lode, socio fondatore dell'Unione nazionale avvocati per la mediazione, è autore di libri e pubblicazioni con importanti case editrici e riviste di settore, quali Cedam, Italia Oggi, Giustizia Civile, Gazzetta Notarile, Nuova Giuridica, Nuova Rassegna e Altalex. Svolge attività di consulenza e assistenza giudiziale e stragiudiziale principalmente nei settori del diritto amministrativo e civile, prediligendo i sistemi di ADR, quali mediazione e negoziazione assistita. robertovisciola@gmail.com

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