Scuola Formazione politica: ecco lo statuto della Fondazione

Approvato dal Consiglio regionale a larghissima maggioranza. Contrari Stella e Mallegni (FI): "Folle spendere 350.000 €"

Redazione Nove da Firenze
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23 marzo 2021 23:25
Scuola Formazione politica: ecco lo statuto della Fondazione

Firenze – Lo Statuto della Fondazione per la formazione politica istituzionale Alessia Ballini è stato approvato dal Consiglio regionale a larghissima maggioranza. E’ stato il presidente, Antonio Mazzeo, ad illustrare in aula le modifiche introdotte dall’ultima riunione dell’Ufficio di presidenza, che ha licenziato la proposta all’unanimità. “Stiamo dando attuazione ad una legge votata nella scorsa legislatura” ha precisato.

Il Consiglio regionale ha istituito una Fondazione rivolta a consiglieri regionali, comunali, assessori e sindaci per qualificare sempre più il loro impegno nelle istituzioni e la loro capacità di analisi e gestione dei problemi. Le attività di formazione saranno riservate ai consiglieri e amministratori degli enti locali e della Regione di età compresa fra i diciotto ed i quaranta anni e prioritariamente orientate allo studio e alla conoscenza di materie legate all’attività politica-amministrativa: scienza politica e dell’amministrazione; diritto amministrativo, costituzionale, degli enti locali; finanza e contabilità pubblica; governo del territorio, storia e sociologia.All’attività di formazione della rappresentanza politica elettiva partecipano, come soci fondatori, l’Unione delle province italiane della Toscana e l’Associazione regionale dei comuni della Toscana.

Il consiglio di amministrazione sarà composto di sette consiglieri nominati dal Consiglio regionale, di cui due indicati dalle associazioni degli enti locali. Hanno diritto al rimborso spese per lo svolgimento della funzione. E’ previsto un revisore unico, sempre di nomina del Consiglio regionale.Come socio fondatore promotore, il Consiglio regionale partecipa con 50mila euro al fondo di garanzia, mentre Upi ed Anci con 5 mila ciascuno. Si aggiunge un contributo alle spese di funzionamento nel limite di 100 mila euro annue per il 2021 e il 2022.

Un limite che varrà anche per gli anni successivi. L’impegno per Upi ed Anci è di euro 10mila ciascuno.Le attività saranno svolte sulla base di un programma annuale, con proiezione pluriennale, che dovrà essere trasmesso al Consiglio regionale entro il 31 ottobre di ogni anno.

"Ben 350 mila euro per una scuola di formazione politica, 100 mila euro ogni anno, ecco cosa saremo chiamati a votare oggi pomeriggio in Consiglio regionale. Io voterò contro. Per me i soldi vanno dati ad imprese e famiglie. I politici si formino ascoltando i cittadini. Trovo fuori luogo spendere così tanto denaro pubblico, soprattutto in questo periodo di grave crisi economica". Lo dichiara il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, insieme al sen. Massimo Mallegni, coordinatore regionale di Forza Italia Toscana.

Con un investimento di centomila euro all'anno per tre anni e una dotazione di ulteriori 50.000 euro, il Consiglio regionale della Toscana ha istituito una Scuola di Politica, dando vita ad una fondazione ad hoc. Proposta dal Pd tramite il consigliere Paolo Bambagioni, è stata approvata a maggioranza nell'ultima seduta consiliare della legislatura precedente, con il voto contrario delle opposizioni (Lega, Forza Italia, FdI e M5S). La scuola è organizzata e promossa da Anci e Upi, le associazioni dei Comuni e delle Province, e lo scopo della scuola è quello di formare consiglieri comunali, assessori e sindaci.

"La migliore formazione politica si fa sul campo, non c'è modo migliore - sottolineano Mallegni e Stella -. Lo si fa ascoltando i cittadini, le imprese, il mondo del volontariato, i presidi sanitari, i sindacati dei lavoratori e le associazioni di categoria: solo così si capisce di cosa c'è bisogno, e quali decisioni deve prendere chi amministra, e chi fa politica. Il costo della scuola è fuori luogo, e riteniamo grave anche la modalità con cui è stata approvata la sua istituzione, ovvero nel corso dell'ultima seduta della precedente legislatura".

Marco Casucci (Lega) ha ricordato di avere votato contro l'istituzione della Fondazione, perché fatta con troppa fretta, una cosa ben diversa e soprattutto fatta in modo molto diverso. Per questo ha annunciato voto favorevole.“Ci sono grandi e piccoli comuni – ha osservato Diego Petrucci (Fratelli d’Italia) - In questi ultimi, è molto probabile che donne e uomini sentano il bisogno di formazione””.Approvati anche due ordini del giorno. Uno presentato dalla Lega, primo firmatario Casucci, impegna il presidente e la Giunta regionale ad adoperarsi, affinchè non ci siano sovrapposizioni tra la formazione erogata da Anci-Toscana e quella della Fondazione, ma piuttosto una complementarietà.Un secondo, presentato da Casucci (Lega), Scaramelli (Italia Viva), Federica Fratoni (Pd), Diego Petrucci (Fratelli d’Italia) contiene l’impegno di far svolgere le funzioni di direzione a professionalità interne alle strutture dei soci fondatori, senza aggravio di costi.

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