​Scuola, eliminazione delle supplenze, Renzi farà Storia

​"Premiazione del merito, eliminazione delle supplenze e niente più precari"

Antonio
Antonio Lenoci
26 agosto 2014 13:15
​Scuola, eliminazione delle supplenze, Renzi farà Storia

Mentre i precari in Toscana denunciavano il rischio caos sulla partenza del nuovo anno scolastico, dal meeting Cl di Rimini la ministra Stefania Giannini ha dato qualche anticipazione sul nuovo modello ideato dal Governo Renzi.  Vista la disastrosa condizione in cui versa la Scuola in Italia se si riuscisse a stabilizzare la condizione degli insegnanti e rivedere la didattica si tratterebbe di una riforma destinata ad entrare nella storia del nostro Paese.Sono solo linee guida, ma l'attenzione alla presentazione fissata per venerdì è altissima.

Stefania Giannini è pronta all'eliminazione delle supplenze: niente più calcoli di previsione per assegnare cattedre e sedi vacanti con la Provincia chiamata al ruolo di Camerlengo. Il passaggio dall'organico di diritto a quello funzionale prevede che gli insegnanti siano legati fin da subito e per diversi anni alla struttura scolastica e tra questi verranno alternati docenti di ruolo ed eventuali sostituti in caso di assenza. Ma alcuni istituti sono sotto organico, come è stato precisato dai rappresentanti FLC di Cgil toscana solo poche ore fa, e dunque prima di tutto occorre riposizionare i vertici della piramide istituzionale: direttori e segretari.Esistono precari che da anni aspettano una manovra semplice, nei modi e nei numeri, che metta fine alla guerra delle liste e delle percentuali.

Insegnanti volenterosi, ma senza stipendio che si sono fatti guerra spintonandosi a vicenda nella lunga fila verso la cattedra. Maestri che hanno fatto supplenza ai loro maestri, ancora lì, dopo anni, come i soprammobili.Ma c'è anche il male della Scuola. Accanto agli insegnanti senza ruolo ce ne sono alcuni che il ruolo lo hanno da tempo, ma il loro 'merito' è stato messo troppe volte in discussione: non sono i ragazzi o i genitori a decidere, a decretare il fallimento della didattica svogliata è oggi il mercato italiano al confronto con quello estero.

Il nostro Paese sforna giovani che hanno studiato le stesse cose su versioni aggiornate dello stesso identico testo dove, negli anni, è cambiata solo la copertina.   Ci sono stati alunni che hanno trovato in cattedra docenti di matematica che sostituivano colleghi di italiano ed anziché approfittare per spiegare la propria materia hanno pensato bene di passare il tempo con "il gioco del silenzio". Le olimpiadi del "Non deve volare una mosca" le abbiamo vinte a mani basse, basse e incrociate sul banco.

Muti.Come premiare il merito? Con lo stipendio adeguato. Ci sono stati tentativi in passato di valutare la bravura degli insegnanti, ma il meccanismo ha presentato qualche pecca visto che, a conti fatti, il miglior sistema risulterebbe quello alla "Robin Williams" ovvero salire sulla cattedra e squadrare il prof dall'alto.Vincitori di concorsi e scalatori di graduatorie sono in ansia, ma non sono i soli.

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