Scoperto lavoratore in nero all'Isola d'Elba

Contrasto all'abusivismo demaniale e al lavoro irregolare in una nota località, due giorni dopo lo sciopero dei balneari

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 agosto 2024 16:43
Scoperto lavoratore in nero all'Isola d'Elba

I finanzieri della Sezione Operativa Navale elbana, nell’ambito dei servizi a contrasto dell’abusivismo demaniale e del lavoro irregolare, hanno scoperto che un 50 enne lombardo veniva impiegato in totale assenza di qualsivoglia rapporto di impiego e privo di copertura assicurativa, assistenziale e previdenziale presso uno stabilimento balneare della costa isolana nel comune di Rio.

Al datore di lavoro sono state contestate sanzioni fino ad oltre 12000 euro e la conseguente segnalazione all’INPS per il recupero dei contributi previdenziali e assistenziali.

L’operazione, rientrante nel quadro delle attività di polizia economico finanziaria svolte dalla Guardia di Finanza, a testimonianza dell’impegno quotidianamente profuso dai Reparti del Corpo, mira a salvaguardare l’intero territorio costiero regionale, attraverso azioni di vigilanza, per la tutela dei consumatori, in favore di una sana concorrenza e delle imprese che operano sul mercato rispettando le regole.

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“Lo sciopero di venerdì ha superato le aspettative. A livello nazionale abbiamo avuto l’80% di adesione e in Toscana si sono registrate punte del 100%, con il comune di Grosseto al 90%. Uno sciopero molto partecipato, compreso anche dai bagnanti negli stabilimenti”. Lo ha detto il presidente di Fiba Confesercenti Toscana, Simone Guerrini, commentando lo sciopero dei balneari, con l’apertura ritardata degli ombrelloni negli stabilimenti aderenti allo stato di agitazione.

“Lo sciopero è particolarmente sentito dai balneari perchè ha l’obiettivo di far arrivare la voce all’opinione pubblica e politica riguardo alla fase di stallo in cui si trova il Governo nell’interlocuzione con l’Unione Europea in materia di riordino dei titoli concessori. Le concessioni avranno una scadenza al 31 dicembre 2024, in base alla proroga del decreto legge concorrenza, e a pochi mesi dalla fine del titolo concessorio gli imprenditori si ritrovano a non sapere ancora cosa succederà. Il Governo ha dichiarato che metterà mano alla situazione nel prossimo Consiglio dei Ministri a settembre, - conclude Simone Guerrini - speriamo che vada su una linea condivisa con l’Europa e con tutta la giurisdizione.”

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