Sciopero il 1 dicembre 2014: i presidi in Toscana

Domani i lavoratori del pubblico impiego e della scuola scioperano per chiedere il rinnovo di un contratto nazionale scaduto da 6 anni. A ottobre la Cig cresce ancora. Cgil, verso lo sciopero generale del 12 dicembre, ammessa al processo penale contro i vertici dell'ex-ISI di Scandicci. Successo Fiom alle elezioni per il rinnovo delle Rsu al Nuovo Pignone. Accordo innovativo sul testo unico sulla rappresentanza siglato alla Pcmc Italy

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 novembre 2014 20:17
Sciopero il 1 dicembre 2014: i presidi in Toscana

Scendono in piazza domani lunedì 1 Dicembre, i lavoratori di scuola e pubblico impiego per lo sciopero nazionale proclamato dalla Cisl. Chiedono il rinnovo del contratto nazionale scaduto da ormai 6 anni, alla luce anche dell’infruttuoso incontro col Governo del 17 novembre scorso. Le Associazioni sindacali CISL FP, CISL Scuola, CISL Medici, FNS CISL, FIR CISL e CISL Università e AFAM hanno comunicato al Dipartimento della Funzione Pubblica la proclamazione dello sciopero del personale di tutti i comparti del pubblico impiego per l’intera giornata o turno di lavoro. Come previsto dalla normativa vigente, saranno comunque garantiti tutti i servizi minimi essenziali per il settore della Sanità e, per quanto riguarda le attività connesse all’assistenza diretta ai degenti, sarà data priorità alle emergenze e alla cura dei malati più gravi e non dimissibili.

A Firenze e Prato sono previsti due presidi davanti alle rispettive Prefetture: a Firenze in via Cavour dalle 11 alle 13, a Prato in via Cairoli dalle 10,30 alle 12,30. Oltre a chiedere il rinnovo del contratto, i lavoratori denunciano l’inefficienza organizzativa della pubblica amministrazione, gli sprechi nella gestione affiancati a tagli senza criterio, la mancanza di innovazione e di qualità, che meritano i cittadini ma anche chi nel settore pubblico lavora. La macchina pubblica va riformata a fondo, ma per farlo servono politiche serie, non bastano gli annunci e gli spot del Governo. “In un Paese che dice di voler puntare sul futuro -sottolinea Mauro Spotti, Segretario della CISL-FP di Firenze e Prato- il lavoro pubblico è una risorsa, oggi svilita a causa di poteri e interessi contro i quali il Governo Renzi si ferma e gioca a dividere per il suo personale consenso, non per il bene del Paese.

La situazione peggiora ogni giorno. Quello di lunedì non sarà solo uno sciopero, ma una giornata di mobilitazione sociale, per informare i cittadini dei rischi che corrono di vedersi tagliati i servizi, per via di un Governo che non sta affrontando i nodi e le inefficienze vere della macchina pubblica.” “Da troppi anni –afferma Antonella Velani, segretaria della CISL SCUOLA di Firenze e Prato- i lavoratori della scuola attendono il rinnovo di un contratto che tutti i governi hanno disatteso.

Dopo l'ennesimo rifiuto ad aprire un tavolo di discussione l'unica risposta è lo sciopero della categoria, unito a quello di tutti gli altri dipendenti del settore pubblico che vivono lo stesso disagio. Mi auguro che la partecipazione sia ampia perché un segnale forte come una intera giornata di sciopero serva davvero a richiamare l'attenzione sui problemi irrisolti che la scuola affronta da anni con le sole forze dei lavoratori nel totale disinteresse governativo. Tutti i governi riconoscono l'importanza della scuola, ma nessuno affronta davvero il disagio profondo che la attraversa.” Solo in provincia di Firenze sono circa 40 mila i lavoratori coinvolti: Oltre 7.500 in sanità pubblica, circa 9.000 nelle autonomie locali (Comuni, Province, Regione e Agenzie), 4.500 nelle strutture dei Ministeri e delle Agenzie fiscali, oltre 650 negli Enti pubblici non economici (Inps, Inail e uffici di riferimento), circa 16 mila della Scuola (docenti e personale ATA), cui si sommano le diverse migliaia di lavoratori della sanità e del settore socio sanitario privato. In Toscana sono previste iniziative in mattinata anche davanti alle Prefetture di Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca e Pistoia.

A Pisa appuntamento in piazza del Comune dalle 10 alle 12, a Massa Carrara in mattinata in piazza Aranci. A Siena non sono previste manifestazioni a causa della concomitanza con la festa di Sant’Ansano, patrono della città.Dopo la sentenza di ieri della Corte di Giustizia Europea si riapre anche per i precari della scuola residenti in Toscana la possibilità di ottenere il risarcimento dei danni dal Ministero dell’istruzione, per gli anni di precariato cui sono stati costretti. La Corte Ue, infatti, con una clamorosa decisione ha messo finalmente un punto sulla questione del precariato nella scuola, affermando che la normativa sui contratti di lavoro a tempo determinato nel settore della scuola "è contraria al diritto dell'Unione; il rinnovo illimitato di tali contratti per soddisfare esigenze permanenti e durevoli delle scuole statali non è giustificato".Sono almeno 2000 i precari della scuola in Toscana, sia Docenti che ATA, con almeno 36 mesi di servizio alle spalle e che quest'anno sono stati assunti con contratti a tempo determinato su posti vacanti.

A questi se ne aggiungono almeno altri 2500 che pur non avendo ottenuto una supplenza su posto vacante, hanno comunque i requisiti previsti dalla sentenza, requisiti sui quali fin dal 2010 abbiamo avviato le vertenza per la stabilizzazione. Tutti questi docenti adesso, si vedono riconosciuto il diritto alla stabilizzazione e all'eventuale risarcimento del danno. Infatti il giudice che dovrà risolvere una causa già avviata dovrà conformarsi alla decisione della Corte e la stessa decisione, vincola anche gli altri giudici nazionali ai quali sarà sottoposto analogo problema.La commissione Istruzione, formazione, beni e attività culturali, guidata da Gianluca Parrini (Pd), ha votato mercoledì mattina all’unanimità una risoluzione per assumere i docenti precari nella scuola.

Il voto è arrivato in contemporanea alla notizia della sentenza con cui la Corte di Giustizia europea, stabilita l’illegittimità dei contratti a termine, condanna l’Italia ad assumere 250 mila insegnanti. Un dato segnalato in tempo reale ai commissari da Daniela Lastri, Pd, la consigliera che aveva illustrato e proposto alla Commissione l’atto che muove dalla considerazione che anche nella Regione Toscana è presente “in modo massiccio” il fenomeno del precariato dei docenti. La risoluzione impegna il presidente Rossi ad attivarsi con Governo e Ministero dell’Istruzione perché sui previsto “un piano di assunzione che, in tempi e modi adeguati, assorba tutto il precariato con almeno 36 mesi di servizio”.I dati della cassa integrazione in Toscana, secondo l’osservatorio della CGIL Toscana, registrano ad ottobre un’ulteriore accelerazione. Nel periodo gennaio-ottobre, risultano accolte domande per un totale di 54.208.008 ore con una crescita ( in aumento rispetto a settembre) del 15,3% sull’analogo periodo del 2013.

La Cassa straordinaria aumenta di quasi il 38% mentre la deroga del 19,4%, pur essendo quest’ultima soggetta ai ripetuti blocchi dovuti alla necessità di rifinanziamento. Tra i comparti in maggior sofferenza si confermano la meccanica, con la straordinaria al record di 13.318.927 ore (+74,4%), e il commercio, il cui dato assoluto a 9.516.460 ore (+32,97%) testimonia la perdurante difficoltà conseguente il calo dei consumi.

Si è svolta venerdì mattina al Tribunale di Firenze la seconda udienza del processo penale contro gli ex amministratori di Italia Solare Industrie (ISI), che nel 2009 hanno rilevato lo stabilimento di Electrolux di Scandicci e che sono accusati di truffa e bancarotta fraudolenta. Davanti a un cospicuo numero di lavoratori, il Giudice ha riconosciuto la legittimità a costituirsi parte civile di tutte le parti che avevano depositato gli atti nel corso della prima udienza: Fiom-Cgil Nazionale e Fiom-Cgil Firenze (che rappresenta anche una parte degli ex lavoratori Isi che si sono costituiti), la Regione Toscana, la curatela fallimentare ed Electrolux. Gli avvocati di Fojanesi hanno chiesto di patteggiare la pena, ma sarà il Giudice a decidere all'esito dell'udienza preliminare. Questa la dichiarazione di Daniele Calosi: "Ritengo inaccettabile la richiesta di patteggiamento di Foianesi, che riuscirà, se verrà accolta, ad uscire dal processo senza aver risarcito nessun lavoratore pur avendo causato, con la truffa che ha posto in essere, danni gravissimi ai lavoratori ex ISI e all'intera comunità fiorentina; auspico che il Giudice, che ora è chiamato a valutare se quella richiesta è accettabile, tenga in considerazione anche questi argomenti". La prossima udienza si terrà il giorno 11 dicembre alle ore 9:30, in occasione della quale si svolgerà la discussione nel merito per la richiesta di rinvio a giudizio.Il 25, il 26 ed il 27 novembre si sono svolte le elezioni per il rinnovo delle Rsu al Nuovo Pignone di Firenze, la realtà industriale più importante del territorio, operante nel settore dell'Oil&Gas. Al voto ha partecipato circa il 60% degli aventi diritto “Un grande risultato ed un forte segno di democrazia in fabbrica” commenta Daniele Calosi, Coordinatore Nazionale per la Fiom del Nuovo Pignone che prosegue: “il dato che ci arriva dalle urne dimostra che quando i lavoratori si sentono rappresentati da un'organizzazione sindacale, ne sostengono le proposte e rispondono esprimendo il loro consenso con un mandato diretto ad una rappresentanza che contratta le condizioni di lavoro con l'azienda. I dati testimoniano inoltre che come Fiom Cgil prendiamo un numero di voti superiore a quello dei nostri iscritti in azienda, segnale che accogliamo con grande soddisfazione poiché evidenzia che la fiducia riposta nella nostra organizzazione è diffusa.” Dei 33 delegati eletti che andranno a comporre la nuova Rappresentanza Sindacale Unitaria, 22 componenti vanno alla Fiom Cgil, con una percentale pari al 67%, 9 alla Fim Cisl pari al 27% e 2 alla Uilm Uil con il 6%.La Pcmc Italy, azienda multinazionale produttrice di macchine per carta con sede a Borgo a Mozzano- Lucca, ha siglato un importante accordo con la Rsu riguardo la rappresentanza in riferimento al Testo Unico del 10 gennaio 2014, concordando che i contratti aziendali non potranno attivare intese modificative peggiorative dei contratti nazionali su nessuna materia. Peraltro la Pcmc continua ad applicare il contratto collettivo nazionale di lavoro metalmeccanici del 2008 con i conseguenti miglioramenti economici. Il nuovo contratto aziendale stabilisce anche che ogni ipotesi di accordo sarà sottoposto ad uno specifico referendum vincolante dei lavoratori e sarà esigibile solo a seguito di esito favorevole del referendum. Altresì non verranno applicate procedure di raffreddamento ne le parti si rivolgeranno a commissioni e collegi di conciliazione o arbitrati in quanto si ritiene che non sia attraverso sanzioni e altre procedure coercitive che si possono fondare le relazioni sindacali.

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