Scavi archeologici per la tramvia: si cercano antiche mura e vecchie ghiacciaie

Iniziati stamani i lavori nel tratto da viale Matteotti a viale Giovine Italia: nella zona di piazza Beccaria nel pomeriggio ruspe ed operai. L'assessore Giorgetti: "Abbiamo scelto questo periodo perché il traffico è più ridotto". In serata parte delle profonde buche erano già state ricoperte

Redazione Nove da Firenze
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19 agosto 2019 16:28
Scavi archeologici per la tramvia: si cercano antiche mura e vecchie ghiacciaie

FOTOGRAFIE. Iniziati oggi lunedì 19 agosto i saggi archeologici per la realizzazione della linea tranviaria 3.2. “Si tratta di indagini preliminari che servono a completare il progetto della tramvia verso Bagno a Ripoli. - spiega l’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti – Gli scavi arriveranno alla profondità di circa un metro e mezzo. Sono necessari per valutare l’esistenza di ritrovamenti archeologici, in particolare per verificare la presenza di testa della mura di Arnolfo, quelle che furono abbattute quando furono costruiti i viali del Poggi, o ancora di vecchie ghiacciaie, quest’ultime presumibilmente nella zona di viale Giovine Italia.

Gli scavi si svolgono la notte e le ricerche durante il giorno per ridurre al minimo l’impatto. Sulla base dei risultati di queste indagini avremo indicazioni fondamentali che condivideremo con la Soprintendenza per poter sviluppare al meglio l’aspetto progettuale della nuova linea”.

In serata parte delle profonde buche fatte in giornata erano già state ricoperte, segno che non era stato trovato niente di particolarmente interessante.

I lavori in questa prima fase riguardano il tratto da viale Matteotti a viale Giovine Italia, compresi piazzale Donatello e piazza Beccaria. La durata complessiva è di due settimane. “In questi primi giorni ha luogo lo scavo che occupa maggiore spazio sulla viabilità, poiché è trasversale all’altezza di piazzale Donatello: abbiamo scelto volutamente questo periodo in cui il traffico in città è più ridotto, sappiamo che è quello che comporta più criticità. - fa ancora presente Giorgetti - Lo scavo vero e proprio si svolge in orario notturno ma durante il giorno gli archeologi compiono le ricerche, da qui la necessità del restringimento a una sola corsia nei primi giorni di questa settimana.

La prosecuzione dei lavori sarà più semplice: la seconda fase questa settimana riguarda lungarno Pecori Giraldi in direzione uscita della città. Settimana prossima invece gli scavi si sposteranno nella direzione opposta, in entrata, nel tratto da piazza Beccaria verso piazza della Libertà”.

In serata parte delle profonde buche erano già state ricoperte, segno che non è stato trovato niente di particolarmente interessante. 

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