Scandicci: divelta, nella notte, la targa a Elio Chianesi, comandante gappista ucciso dai fascisti

Flash mob democratico domani mattina, alle ore 10,00. Vania Bagni (Anpi Firenze): “Ennesimo attacco alla democrazia esercitata anche attraverso il rispetto dei luoghi e dei simboli che la rappresentano. È indispensabile e non più prorogabile l' impegno delle istituzioni e dei partiti che si dicono realmente antifascisti, a farsi carico della necessità di contrastare le nuove destre con l'uso degli strumenti democratici, con l'applicazione delle leggi dello Stato”

Redazione Nove da Firenze
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12 ottobre 2019 23:35
Scandicci: divelta, nella notte, la targa a Elio Chianesi, comandante gappista ucciso dai fascisti

Firenze 12.10.2019- Questa notte a Scandicci è stata messa in atto una provocazione di stampo fascista. A San Giusto, quartiere di Scandicci è stata divelta la targa, messa dall’Amministrazione Comunale, per ricordare la figura di Elio Chianesi, comandante gappista, barbaramente ucciso dai fascisti.

Una prima risposta a questa ennesima provocazione ci sarà domani, domenica 13 ottobre, alle ore 10, in Chianesi dove è in programma un flash mob democratico ed antifascista e dove sarà rimessa una targa provvisoria che ricorda Elio Chianesi. Sarà anche distribuito un volantino di condanna e denuncia dell’accaduto. Vania Bagni, presidente Anpi Provinciale di Firenze nel respingere con fermezza la provocazione e nell’invitare gli antifascisti a partecipare all’iniziativa di domani mattina ha rilasciato la seguente dichiarazione stampa:“E’ questo l’ennesimo attacco alla democrazia esercitata anche attraverso il rispetto dei luoghi e dei simboli che la rappresentano.

È indispensabile e non più prorogabile l' impegno delle istituzioni e dei partiti che si dicono realmente antifascisti, a farsi carico della necessità di contrastare le nuove destre con l'uso degli strumenti democratici, con l'applicazione delle leggi dello Stato. È necessario stabilire, e con chiarezza,che c'è un confine tra il lecito e l'illecito, tra ciò che è ammesso e ciò che non è ammesso in democrazia. È un appello che viene anche dall'Europa ed è giunto il tempo che si agisca, fuori dalla retorica; aspettare ancora è una dichiarazione di debolezza e significa arrendersi al peggio”.

Nel quartiere di S. Giusto, Casapound ha la sede scandiccese. Proprio ieri pomeriggio, in occasione della Fiera, i militanti di CasaPound hanno affisso uno striscione con la scritta “DAL FORTETO A BIBBIANO. PARLATECI DEGLI ABUSI”. L’azione dei militanti, poi, è proseguita con un volantinaggio all’interno della Fiera.

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