Sarà possibile bypassare i pareri delle Sovrintendenze?

Lista Nardella: "Approvata risoluzione in Commissione cultura e sport che interessa anche lo stadio". SPC e M5S contrari

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 marzo 2022 17:15
Sarà possibile bypassare i pareri delle Sovrintendenze?

Nella Commissione cultura e sport è stata approvata una risoluzione, primi firmatari i consiglieri della Lista Nardella Mimma Dardano e Luca Santarelli, e che presto verrà portata in Consiglio comunale, per favorire la fruizione pubblica dei beni a rilevanza storico-artistica soggetti a pareri di competenza delle Soprintendenze.

“Con questa risoluzione – spiega la capogruppo della Lista civica Nardella Mimma Dardano – si chiede al Governo che venga “semplificata” la procedura della Sovrintendenza e, di fatto, di non ritenere vincolanti i pareri della stessa, appellandosi a un organismo superiore che a livello nazionale “uniformi” le Sovrintendenze. Non si tratta di depotenziare la funzione di controllo della Sovrintendenza, in vista dei fondi del PNRR come hanno detto i consiglieri di Sinistra Progetto Comune e Movimento 5 Stelle che non hanno votato l’atto si tratta di dare avvio agli iter per la realizzazione dei progetti finanziati con il PNRR, tra cui lo stadio Artemio Franchi, il cui progetto di restyling è stato recentemente presentato, ma non solo.

I tempi per l’approvazione, la realizzazione e la rendicontazione dei tanti progetti legati al PNRR sono strettissimi se paragonati al tempo medio di completamento di un’opera pubblica in Italia.

Si deve arrivare ad una effettiva semplificazione normativa con lo snellimento delle procedure per l’attuazione dei progetti relativi al Piano Nazionale Ripresa e Resilienza - PNRR, come già previsto con l’introduzione delle Soprintendenze speciali.

Questa problematica – prosegue la capogruppo Dardano – è ancor più sentita nelle città d’arte nelle quali spesso la realizzazione di nuovi progetti riguarda beni vincolati o si interseca inevitabilmente con essi. La tutela e la valorizzazione di un bene a rilevanza storico-artistica non può essere slegata dall’interesse pubblico dei cittadini di fruirne ed è necessaria una valutazione centrale del Ministero della Cultura che uniformi i comportamenti tenuti a livello periferico dalle varie Soprintendenze”.

La risoluzione invita il Sindaco ad attivarsi in tutte le forme possibili presso gli organi di governo affinché:

Nei pareri espressi dalle Soprintendenze Archeologia, Belle arti e paesaggio sia premiato l’interesse pubblico connesso alla fruizione dei beni storico-artistici insieme all’interesse legato alla sua conservazione e valorizzazione.

Per i progetti inseriti nel PNRR venga attivato un coinvolgimento diretto delle Direzioni Generali del Ministero della Cultura, che possano garantire tempi certi per l’emissione dei pareri e valutare uniformemente sul territorio nazionale l’equilibrio tra fruizione e conservazione del bene.

Ridurre i margini di discrezionalità delle Soprintendenze anche nella richiesta della documentazione progettuale nei casi di nuove realizzazioni, al fine di semplificare le procedure autorizzatorie e garantire agli enti proponenti tempi certi.

Al riguardo, queste le dichiarazioni di Antonella Bundu e Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune) e Roberto De Blasi (MoVimento 5 Stelle):

"Oggi in commissione V – Cultura e Sport, è stata approvata dalla maggioranza la risoluzione n.86/2022 “Per favorire la funzione pubblica dei beni a rilevanza storico-artistica soggetti a pareri di competenza delle Soprintendenze”, un atto che va a chiedere di depotenziare la funzione di controllo della Sovrintendenza, in vista dei fondi del PNRR. Si chiede al Governo che venga “semplificata” la procedura della Sovrintendenza e di fatto di non ritenere vincolanti i pareri della stessa, appellandosi a un organismo superiore che a livello nazionale “uniformi” le Sovrintendenze.

Non ci è chiaro in che modo si chieda di efficientare e semplificare la procedura delle Sovrintendenze se non entrando a gamba tesa sulle decisioni di un ente chiamato a tutelare quello che è un bene pubblico, a discapito di chi è alla guida del governo del momento.

Questo atto ci sembra chiamato dal Sindaco che giusto poche settimane fa chiedeva a livello nazionale maggiori poteri in materia di cosa si può fare o meno in città, in quanto eletto dal popolo, mentre sempre secondo il Sindaco, il sovrintendente risponde solo a se stesso.

L’atto nella sua forma iniziale, riportava la richiesta di “ridurre i margini di discrezionalità delle Soprintendenze” ed era evidentemente incompatibile e in forte contrasto con le norme nazionali che regolano la tutela del patrimonio artistico, paesaggistico e architettonico; anche la forma emendata dalla prima firmataria “efficientare e semplificare la procedura delle Soprintendenze” non esprime il nostro consenso sulla necessità di voler soprassedere all’autorità degli enti autorizzativi provinciali.

Daremo battaglia in Consiglio per riconoscere alle Soprintendenze l’autorità conferita dal Ministero nel preservare l’enorme patrimonio artistico paesaggistico e architettonico del nostro territorio in vista dell’impiego dei fondi PNRR così che l’utilizzo degli stessi siano veramente di pubblico interesse". 

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