Sanità tra contenziosi, risarcimenti e il bisogno di coperture finanziarie crescenti

Il Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai (FI) interroga: «Quale modello assicurativo per le Asl e gli operatori toscani?»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 luglio 2016 22:49
Sanità tra contenziosi, risarcimenti e il bisogno di coperture finanziarie crescenti

Stato dell’arte dei contenziosi aperti contro le aziende del sistema sanitario regionale, modelli assicurativi, congruità rispetto ai contratti nazionali, coperture finanziarie: è quando chiede di conoscere nel dettaglio il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (capogruppo Forza Italia) in un’interrogazione con la quale chiede alla giunta regionale risposte articolate in forma scritta.

L’esigenza di conoscere modalità, costi e ambiti di copertura delle assicurazioni che coprono aziende sanitarie e singoli operatori di settore nasce dall’aver verificato, spiega Mugnai nel suo atto, come «la crescita esponenziale dei contenziosi e i consistenti incrementi dei risarcimenti per i casi di responsabilità sanitaria» abbia «fatto aumentare, nel corso degli anni, i premi assicurativi di Responsabilità Civile». Posto dunque che la stipula di polizze assicurative rappresenta un obbligo di legge nazionale, alcune Regioni si starebbero orientando verso soluzioni di gestione in proprio dei sinistri.

E in Toscana? Come si sta procedendo? E’ ciò che Mugnai in sostanza vuol sapere. I quesiti, però, scendono nel dettaglio con l’esponente di Forza Italia che nello specifico chiede di conoscere «quale sia il modello di copertura assicurativa degli enti e del personale del SSR della Toscana», «quante cause risarcitorie ci sono state nel corso degli ultimi 5 anni e per quali importi e quali tipologie di danni», «se il modello di auto/ritenzione o auto/assicurazione del SSR sia conforme alle previsioni dei CCNL di categoria», «se gli accantonamenti a fondo rischi siano adeguati a far fronte al complessivo costo delle domande risarcitorie conseguenti ai sinistri» e «se l’autoassicurazione integrale del rischio sia davvero legittimamente considerabile “altra analoga misura” per la responsabilità civile verso terzi (RCT) e per la responsabilità civile verso prestatori d'opera (RCO), a tutela dei pazienti e del personale».

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