Sanità: consultazioni in Consiglio sulla riforma del sistema toscano

Secondo appuntamento in commissione Politiche sociali. Prossima seduta il 5 febbraio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 febbraio 2015 19:21
Sanità: consultazioni in Consiglio sulla riforma del sistema toscano

Firenze – Continua a pieno ritmo il lavoro della commissione Sanità e politiche sociali, presieduta da Marco Remaschi (Pd), con le consultazioni sulla riforma dell’ordinamento sanitario regionale (con la Pdl 301) e sulle disposizioni urgenti per il riordino dell’assetto istituzionale e organizzativo del servizio sanitario toscano (con la Pdl 396).

Questa mattina, lunedì 2 febbraio, hanno risposto all’appello il coordinamento dei collegi sindacali delle Aziende sanitarie della Toscana; i presidenti delle Conferenze dei sindaci e delle articolazioni zonali delle Aziende Usl della Toscana; i presidenti e direttori della Società della salute; il Consiglio sanitario regionale e l’Agenzia regionale di sanità. E ancora: i centri regionale sangue, rischio clinico e criticità relazionali; l’istituto Toscana tumori; la Rete medicina integrata e l’organizzazione trapianti. Nel corso della consultazione Anci ha messo al centro la necessità di inserire nella nuova legge strumenti di governo congiunto: "E' indispensabile recuperare la funzione dei territori - afferma la presidente Anci Toscana Sara Biagiotti - per garantire ai sindaci un ruolo nella governance del sistema e per inserire nell'organizzazione dei servizi la centralità della zona distretto".

In apertura di seduta, dopo aver ringraziato per “la numerosa e importante presenza”, il presidente Remaschi ha fatto il punto sull’iter della riforma: “Contiamo di approvare la legge nell’ultima aula utile, quella del 24-25 marzo, e siamo qui per ascoltarvi e migliorare il testo grazie alle vostre considerazioni e idee, tenendo conto del particolare e complicato momento che la Toscana sta vivendo”. “In un contesto di contrazione di risorse siamo chiamati a garantire livelli e qualità dei servizi, ragionando su una riorganizzazione che pone legittime preoccupazioni – ha continuato – tra i dirigenti, tra gli oltre 50mila operatori del sistema, tra gli stessi cittadini, per i cambiamenti che si vanno sviluppando”.

Da qui l’importanza di “confrontarci su tanti aspetti significativi e sfidanti, per focalizzare l’attenzione su una riforma che certo non si chiuderà con l’approvazione della legge in Consiglio regionale, ma continuerà a svilupparsi nei mesi successivi”.

Approfondimenti

Anche il vicepresidente della commissione Stefano Mugnai (Forza Italia) è intervenuto in apertura dei lavori, ponendo una domanda specifica: “Siamo qui riuniti per una recita a soggetto o per fare qualcosa di davvero utile?”. Mugnai ha infatti ricordato che “la Giunta regionale, in data 26 gennaio, ha approvato gli obiettivi per le aziende sanitarie, comportandosi come se la riforma fosse già legge: si tratta di capire se la Giunta ha ben chiaro che la proposta di legge in questione è in capo al Consiglio regionale”.

Gli interventi dei tanti presenti hanno quindi invitato a riflettere su una serie di questioni; imperativo categorico: tutela dei territori, con attenzione alle zone distretto, guardando in particolare alla dimensione e omogeneità; ma anche formazione degli operatori e loro condizioni di lavoro; rafforzamento della governance e sua semplificazione; maggiore chiarezza su reti cliniche, dipartimenti e aree tecnico-operative; necessità di conciliare il risparmio con la qualità dei servizi. Tante voci per dire che la partita da giocare è importante: “Se la riorganizzazione non sarà all’altezza ce la ritroveremo sulle spalle nei prossimi venti anni”.

“Terremo alta l’attenzione, per capire dove andiamo – ha assicurato il presidente Remaschi – e faremo nostra la preoccupazione di tutelare i territori, in un contesto davvero molto variegato”.

Nel pomeriggio la parola passerà alle associazioni rappresentative degli enti: Anci toscana, Upi, Uncem, Federsanità Anci, Cispel e Lega delle Autonomie Locali.

Prossimo e ultimo appuntamento con le consultazioni il 5 febbraio, nella sede del Consiglio regionale, con possibilità di inviare contributi scritti entro la metà del mese di febbraio

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