San Marcello Pistoiese e Piteglio: sì al referendum per il Comune unico

No alla fusione di Comuni del Casentino, Mugnai (FI): «Il Pd favorevole solo a parole ha bocciato la mia proposta di legge. Ai cittadini messo il bavaglio sulla semplificazione istituzionale»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 ottobre 2015 09:56
San Marcello Pistoiese e Piteglio: sì al referendum per il Comune unico

Firenze– Via libera al referendum consultivo per l’istituzione del Comune di San Marcello Piteglio, per fusione dei Comuni di San Marcello Pistoiese e Piteglio. La commissione Affari istituzionali ha infatti licenziato, con voto favorevole all’unanimità, la proposta di delibera di indizione della consultazione popolare sulla fusione dei due comuni della montagna pistoiese. L’atto conclude l’istruttoria della relativa proposta di legge, che era stata presentata dai consiglieri regionali Massimo Baldi e Marco Niccolai (Pd).

Adesso sarà trasmesso all’aula per il voto definitivo. La commissione presieduta da Giacomo Bugliani (Pd) ha espresso parere favorevole dopo aver acquisito il sì alla fusione espresso dalle due amministrazioni comunali. E’ questo il secondo referendum deliberato per la fusione di Comuni della montagna pistoiese, dopo che il 22 settembre scorso il Consiglio regionale ha approvato la consultazione riguardo alla fusione dei comuni di Abetone e Cutigliano.

Nella stessa seduta, la Commissione ha respinto (con i voti contrari del Pd, mentre hanno votato a favore i commissari di M5S e Lega) una proposta di legge “sull’istituzione del Comune di Montagna Pistoiese mediante fusione dei Comuni di Abetone, Cutigliano, Piteglio e San Marcello Pistoiese” di iniziativa dei consiglieri Giovanni Donzelli (FdI) e Manuel Vescovi (Lega). Il voto contrario della maggioranza deriva dalla presa d’atto dell’espressione dei consigli comunali di Abetone e Cutigliano, che hanno detto sì alla fusione solo se circoscritta ai loro due Comuni, mentre i Comuni di San Marcello e Piteglio si sono detti favorevoli sia a una fusione a quattro sia a una fusione a due che comprenda i loro territori.

Per le stesse motivazioni è stata respinta la proposta di legge per “l’istituzione del Comune di Casentino la Verna per fusione dei Comuni di Bibbiena, Chiusi della Verna e Ortignano Raggiolo”, di iniziativa dei consiglieri Stefano Mugnai (Fi), Manuel Vescovi (Lega) e Giovanni Donzelli (FdI)(contrario il Pd, favorevole M5S e Lega). Dopo aver infatti ascoltato i sindaci interessati, la Commissione ha acquisito i pareri delle rispettive amministrazioni: mentre i consigli comunali di Bibbiena e di Ortignano Raggiolo hanno detto sì, Chiusi della Verna si è detto disponibile ad avviare un percorso di confronto per un’eventuale fusione con Comuni limitrofi di uguale dimensione, e dunque di fatto solo a una fusione con Comuni diversi da quelli ricompresi nella proposta di legge.

«Compito della Commissione – spiega Mugnai – era non tanto esprimersi sulla fusione, quanto consentire lo svolgersi del referendum che avrebbe dovuto consentire alle comunità locali di dire la propria sull’eventuale nuovo assetto istituzionale a favore del quale, per altro, erano già state raccolte firme da parte di comitati cittadini. Con il voto di oggi – prosegue – il Pd ha dimostrato di non saper agire in conseguenza delle proprie dichiarazioni, dal momento che si era detto favorevole all’opera di semplificazione istituzionale». Il progetto di Mugnai, illustra lui stesso in qualità di estensore della proposta di legge respinta oggi, si poneva nella prospettiva di un miglioramento continuo dei servizi erogati e della promozione di forme avanzate di collaborazione tra i territori, e si andava a collocare nell’ambito della riforma del sistema delle autonomie e della semplificazione dei livelli istituzionali.

«I tre comuni oggetto della proposta di legge – specifica il capogruppo azzurro – sono del resto caratterizzati da omogeneità territoriale e da una forte integrazione e interconnessione sociale e culturale».

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