San Lorenzo, restaurati i locali delle 'Stimmate'

Eccellenza storico-artistica riportata alla luce dopo anni di abbandono. Presentazione ufficiale con il cardinal Betori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 maggio 2023 14:35
San Lorenzo, restaurati i locali delle 'Stimmate'

Firenze 5 maggio 2023 – L'Opera Medicea Laurenziana e la Parrocchia di San Lorenzo presentano il restauro dei locali delle “Stimmate”, nei sotterranei della Basilica di San Lorenzo. Gli spazi, concessi dal granduca Ferdinando I e dal Capitolo laurenziano alla Compagnia delle Sacre Stimmate di San Francesco per le proprie riunioni, rappresentano un’eccellenza storico-artistica riportata alla luce dopo anni di abbandono.

Gli ambienti erano considerati molto prestigiosi, perché si aprono proprio sotto la Sagrestia nuova di Michelangelo, sepolcreto della famiglia Medici, e vennero concessi alla confraternita laicale come luogo di preghiera, di incontri, di vita sociale, al pari degli altri locali sotto la Sagrestia Vecchia e la Cappella Maggiore concessa ad altre due compagnie, mentre gli altri grandi spazi sotterranei della basilica laurenziana erano usati per le sepolture.

“Siamo molto soddisfatti di poter presentare gli spazi riportati al loro antico splendore dopo questo lungo e accurato restauro – dichiara Paolo Padoin, Presidente Opera Medicea Laurenziana – in questo modo siamo inoltre in grado di restituire alla città un importante tassello della propria storia, quella riguardante le confraternite laicali che gravitavano attorno a San Lorenzo”.

“Abbiamo recuperato una serie di ambienti di grande valore artistico – spiega Monsignor Marco Domenico Viola, priore di San Lorenzo – che mi auguro torni ad essere un luogo di aggregazione in chiave culturale, con conferenze, concerti ed esposizioni di grande spessore”.

Già nel febbraio 1599 la Compagnia ottenne di poter edificare lo spogliatoio e di aprire un portale per accedervi dall’esterno; nei secoli successivi gli spazi furono decorati da Niccolò Nannetti e Pietro Anderlini. Agli inizi del Novecento, con le difficoltà economiche, sociali e politiche della confraternita, i locali vennero destinati alle attività dei giovani della parrocchia, con pesanti modifiche agli ambienti: la cappella di San Giovanni fu trasformata in teatro, mentre la cappella della Santa Infanzia fu nascosta da un muro. I beni mobili e le opere d’arte e gli oggetti di culto trasferiti nel palazzo arcivescovile; gli arredi fissi rimasti (altari, mobili ecc.) vennero rimossi dopo l’alluvione del 1966, e temporaneamente depositati in un magazzino a Palazzo Pucci da dove se ne persero le tracce.

Il ritrovamento, sotto una pesante scialbatura, della volta affrescata da Niccolò Nannetti, ha dato il via ai lavori di restauro che hanno restituito al pubblico i bei portali in pietra serena, le architetture, le pavimentazioni ripristinate, tutto per incorniciare gli importanti arredi o quanto rimane del patrimonio artistico, riportato nella sede originale, in tre anni di lavori, per un totale di circa 130 mila euro grazie al contributo della Fondazione CRF, della parrocchia e dell’Opera medicea.

“Abbiamo voluto accompagnare la presentazione del restauro con una pubblicazione che ricostruisce la storia della Compagnia e restituisce puntualmente il processo di restauro dell’area delle Stimmate”, commenta Ludovica Sebregondi, storica dell’arte: il libro si intitola La Compagnia delle Sacre Stimmate di San Francesco in San Lorenzo a Firenze, edito da Mandragora, ed è curata da Marco Coppe, Marco Domenico Viola, Ludovica Sebregondi con la campagna fotografica di Antonio Quattrone.

I locali dell'Antica compagnia verranno inaugurati e mostrati al pubblico, insieme al volume illustrativo domani, sabato 6 maggio, alle ore 15,30, alla presenza del Cardinale Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze.

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