San Jacopo riorganizzato per accogliere i malati di Covid19

A Pistoia 70 posti letto attivi e 12 di terapia intensiva

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 ottobre 2020 16:19
San Jacopo riorganizzato per accogliere i malati di Covid19

Pistoia – E' iniziata a metà ottobre la conversione delle prime degenze, via via proseguita con l'aumento dei casi e, oggi, il San Jacopo è arrivato ad una disponibilità complessiva di 70 posti letto dedicati ai malati di Covid-19.

L’assetto strutturale del presidio, definito nei mesi della pandemia, con i percorsi e le aree dedicate, è infatti rimasto inalterato e ciò ha reso possibile alla direzione sanitaria, unitamente a quella infermieristica, gli immediati interventi organizzativi e funzionali.

Oltre al setting D, che era rimasto sempre attivo con la disponibilità di 18 posti letto, è stato riaperto il setting C, con la progressiva espansione fino alla capienza massima: 60 posti letto.

Da ieri sono stati aggiunti ulteriori 10 posti letto nella week surgery.

"Qualora la situazione dovesse continuare ad evolvere altri posti letto potranno essere convertiti per i ricoveri Covid-19, dal momento che essendo la struttura ospedaliera di moderna concezione gli spazi sono facilmente e rapidamente modificabili ed oltre a questo anche il personale è pronto per gestire la nuova emergenza grazie a un knowhow che si è sviluppato nei mesi scorsi"- assicura la dottoressa Lucilla Di Renzo.

Sono 12 invece i posti letto di Terapia Intensiva dedicati al Covid-19, mentre per i pazienti No-Covid-19 sono stati destinati altri 9 posti letto.

In ogni caso il San Jacopo garantisce, per la cura di tutte le altre patologie 112 posti letto per l'area medica e 70 per l'area chirurgica; rimane invariato il percorso materno infantile che continua a garantire il regolare percorso assistenziale mamma-bambino.

Da lunedì scorso nel presidio Lorenzo Pacini, sono invece stati attivati 16 posti letto, sui complessivi 18, di Low care per pazienti Covid-19

L'attuale reparto di medicina, viene temporaneamente riservato ad accogliere i pazienti dimessi dal San Jacopo e non ancora clinicamente stabilizzati per poter far ritorno a casa. Com'era accaduto nella scorsa primavera l'ospedale di San Marcello supporterà, anche in questa seconda ondata, il San Jacopo nelle cure a bassa intensità assistenziale ospedaliera. 

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