Sabato 23 gennaio tutti in piazza: #Svegliatitalia l'ora dei diritti

Tantissime le adesioni alla mobilitazione verso l'uguaglianza. A Firenze appuntamento in piazza Repubblica per il flash mob con le sveglie

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 gennaio 2016 22:07
Sabato 23 gennaio tutti in piazza: #Svegliatitalia l'ora dei diritti

I radicali fiorentini dell'Associazione "Andrea Tamburi" parteciperanno domani alla manifestazione promossa dalle associazioni nazionali LGBTI in Piazza della Repubblica a Firenze in vista della discussione in Senato del Ddl sulle unioni civili.

In vista della discussione in Senato della proposta di legge per il riconoscimento delle coppie formate da persone dello stesso sesso, anche Firenze ha risposto all'appello lanciato dalle associazioni nazionali Arcigay, ArciLesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno, MIT e partecipa alla mobilitazione nazionale “#svegliatitalia - È ora di essere civili” per dire no alle discriminazioni e sì ai diritti. Piazza della Repubblica a Firenze sabato 23 gennaio (ore 15) sarà una delle oltre 80 piazze italiane che si coloreranno.

L'invito per chi andrà in piazza Repubblica è di portarsi una sveglia: è previsto, infatti, un flash mob in cui saranno fatte suonare tutte all'unisono a una certa ora. Ci saranno poi artisti di strada, teatro dei burattini per i bambini, interventi al microfono, musica. Oggi in conferenza stampa presso la Camera del lavoro di Firenze sono state spiegate le ragioni e le modalità dell'iniziativa. Per la Cgil di Firenze hanno parlato Barbara Orlandi e Giuseppe Martelli: “Abbiamo aderito subito a questa manifestazione perché la Cgil sposa da sempre le battaglie di civiltà.

In questi giorni stiamo presentando la Carte dei diritti universali del lavoro: per noi i diritti in quanto tali, sia sul lavoro che nella società, devono essere di tutti senza discriminazioni”, ha esordito la prima. “Sul fronte delle tutele alle coppie omosessuali, nelle fabbriche abbiamo fatto vari accordi per garantire loro diritti come i congedi, in mancanza di regole nazionali”, ha ricordato il secondo. Ha proseguito il presidente di Arci Firenze, Jacopo Forconi: “Ancora una volta ci tocca assistere alle troppe e pesanti ingerenze di forze esterne che nulla hanno a che fare con i percorsi democratici e legislativi del nostro Paese, nella delicata fase di proposta legislativa da parte del Governo, basti pensare alle recenti dichiarazioni del presidente della Cei Angelo Bagnasco, che è entrato a gamba tesa nel dibattito sui diritti civili.

È chiaro a tutti, però, che un Paese che non riesce a garantire l'uguaglianza tra i propri cittadini non si può definire democratico, quindi l'Italia non può dirsi una democrazia, finché si continuerà a perpetrare questa grave lacuna. Negli anni ci son stati tentativi, tutti miseramente falliti e comunque tutti sempre al ribasso, da parte dei vari governi di centro-sinistra, per colmare questo vuoto, ma i risultati sono davanti agli occhi di tutti. Questa, però, forse è la volta buona: finalmente si è creato un grande movimento di cittadini, associazioni e organizzazioni che sostiene sostiene questa battaglia di civiltà, e il Governo non può non tenerne conto”.

“Tante piazze in tutta Italia chiederanno il diritto all'uguaglianza, a manifestare non sarà una minoranza ma una maggioranza”, ha detto Roberta Vannucci (Arci Lesbica). Ha aggiunto Laura Giuntini (Famiglie Arcobaleno Toscana): “A Firenze stiamo ricevendo tantissime adesioni alla manifestazione di sabato, dalla società civile partirà un messaggio forte. La gente è più avanti della politica, basta con bambini e persone che non sono tutelati e non hanno gli stessi diritti degli altri”.

“Non vogliamo più essere cittadini di serie B”, le ha fatto eco Maria Lo Re (Azione Gay e Lesbica). In Toscana, oltre a quella di Firenze, sabato 23 gennaio ci saranno anche altre manifestazioni analoghe. Questo un elenco provvisorio:

Arezzo: ore 15, piazza San Jacopo Grosseto: ore 17, piazza San Francesco Livorno: ore 15, corteo da Piazza Attias fino a piazza del Municipio Lucca: ore 15, corteo da piazza del Giglio a piazza Anfiteatro Massa: ore 16, piazza del Mercato Pistoia: ore 17, piazza Gavinana Viareggio: ore 16, piazza Mazzini

Arezzo sarà una delle oltre 90 piazze in cui sabato 23 gennaio scatterà l'ora dei diritti nella mobilitazione nazionale "#Svegliatitalia – è ora di essere civili" in vista della discussione parlamentare sul riconoscimento delle Unioni Civili, per dare forza al traguardo dell'uguaglianza, E' tutto pronto per il presidio in piazza San Jacopo alle ore 16 promosso dai comitati Arcigay “Chimera Arcobaleno” di Arezzo e “Movimento Pansessuale” di Siena, con il supporto dell'associazione Famiglie Arcobaleno, della Rete “Articolo 3 Arezzo” e della Rete #dallapartedeidiritti Siena, al quale hanno aderito associazioni, partiti, enti e tantissimi cittadini e cittadine. Il programma: in piazza San Jacopo dalle 15.30 sarà presente un gazebo informativo, poi alle 16 si svolgerà la performance dell'associazione culturale "I Folli" Just Walk, gli attori e danzatori coinvoltiattraverseranno la piazza molto lentamente per sottolineare la lentezza dell'Italia in tema di diritti civili.

Poi alle 16,30 scoccherà l'ora in cui tutte lesveglie e gli orologi presenti in piazza suoneranno forte e chiaro l'ora dei diritti, l'ora di essere civili. Seguiranno le testimonianze di coppie di fatto, famiglie omogenitoriali e rappresentanti di alcune delle associazioni aderenti. Tante le realtà che sostengono l'iniziativa e hanno annunciato la loro presenza in piazza, tra le forze politiche: Arezzo in Comune, CARC Siena e Val d'Elsa, comitato Possibile Arezzo, Giovani Democratici della provincia di Arezzo, Movimento 5 Stelle Arezzo, Partito Democratico provinciale aretino e di Poggibonsi, Partito Socialista Italiano federazione provinciale di Arezzo, Rifondazione Comunista, SEL coordinamento provinciale e SEL Valdarno aretino; ma anche associazioni studentesche quali ELSA Siena e il sindacato universitario Link Siena; tutto il mondo Arci, la CGIL Arezzo, LiberAperta, Oltre le Differenze (programma radiofonico di Antenna Radio Esse) e addirittura il gruppo ciclistico amatoriale MTB Valdichiana.

Di particolare rilievo sono le adesioni dei rappresentanti di istituzioni: l'intera Giunta del Comune di Cortona e quella del comune di Marciano della Chiana, il sindaco di Siena Bruno Valentini, la senatrice Donella Mattesini, l'on. Susanna Cenni (PD) e l'on. Marco Baldasarre di "Alternativa Libera", l'assessora di Monte S.Savino Erica Rampini e il consigliere comunale delegato ai diritti civili di Siena Simone Vigni. Completamente assente la Giunta del comune di Arezzo, mentre il Consiglio Comunale sarà rappresentanto da Angelo Rossi, Francesco Romizi e Donato Caporali.

Allegati
Foto gallery
In evidenza