Rsa: grave la situazione di Capalle

Intervento del gruppo di Forza Italia a Campi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 aprile 2020 16:06
Rsa: grave la situazione di Capalle

Alla residenza sanitaria assistita la Mimosa, oggi gli ospiti positivi al coronavirus sono 16, otto sono gli operatori contagiati e due i decessi già registrati.

"Si tratta di una situazione grave e che permane molto preoccupante. Al riguardo pretendiamo chiarezza su numeri, tamponi e le misure di distanziamento che sono state adottate. Non deve arrivare per forza di cose la procura della repubblica ad accertare la situazione -si esprime così Paolo Gandola, capogruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio e consigliere metropolitano a Firenze commentando gli ultimi sviluppi della Rsa di Capalle- Stamani -continua Gandola- abbiamo inviato all’ufficio protocollo del Comune di Campi una lettera ufficiale da inviare al consorzio che gestisce la struttura, vogliamo conoscere nel dettaglio se i protocolli previsti siano stati adottati e se gli ospiti positivi siano o meno stati allontanati e separati dai negativi.

Sono state sviluppate le idonee aree di isolamento? E se, sì, come? Vogliamo anche comprendere quale sia la dotazione dei dispositivi di sicurezza riconosciuta agli operatori, nonché sapere se oggi tutti loro abbiano o meno l’obbligo di usare camici monouso, guanti, calzari, cuffietta ed occhiali, oltre ovviamente alla mascherina. Il fatto che otto operatori sanitari siano stati contagiati fa comprendere come qualche falla vi sia stata anche e soprattutto nell’utilizzo della fornitura dei dispositivi di sicurezza per il personale dopo i penosi rimpalli di competenza tra l’ente gestore e l’ente proprietario della struttura. Invero - continua Gandola- crediamo che il solo isolamento dei contagiati positivi, del quale chiediamo conferma, non sia sufficiente, si pensi, piuttosto, ad un trasferimento di tutti gli ospiti positivi al covid-19 in strutture sanitarie attrezzate.

Insomma, finora le informazioni già richieste non ci sono state fornite con puntualità, per questo Forza Italia, con una lettera ufficiale, chiede oggi alle autorità sanitarie, locali e regionali, di avere risposte certe e verificabili. Diversamente, se dovesse perdurare questa situazione di reticenza, saremo pronti ad interessare la procura della Repubblica affinché faccia piena luce sulla vicenda valutando l’esistenza o meno di responsabilità. In ogni caso è palese come il sistema di gestione e di protezione all’interno delle RSA toscane abbia totalmente fallito, cosi come gli eventuali protocolli che erano stati adottati".

"Ho detto che sulla gestione delle Rsa per anziani occorre ridiscutere il modello organizzativo e di funzionamento. Purtroppo anche qui a fallire e' stato soprattutto il privato e gli istituti, scollegati dal servizio sanitario pubblico, che sugli aspetti sanitari si sono dimostrato troppe volte sostanzialmente inadeguati" scrive su Facebook Enrico Rossi, presidente della regione Toscana. "Io penso- aggiunge- che la sanita' pubblica deve riprendere a gestire direttamente una parte importante delle rsa per alzare il livello dell'assistenza sanitaria e per pensare e attuare nuovi e piu' evoluti metodi di cura di tanti anziani fragili e molto ammalati.

Il privato quindi a mio parere non deve essere estromesso ma ridimensionato e integrato stabilendo piu' elevati livelli di accreditamento e di vigilanza". "Un gestore di rsa in Toscana mi ha carinamente risposto che sono idee da comunisti del '48- continua Rossi-. Io non so cosa pensassero sulle rsa i comunisti nel 1948 ma e' certo che dettero un grande contributo di idee e di iniziative alla ripresa del Paese. Quindi ringrazio l'amico gestore: hai ragione bisogna ripartire dalle idee fondamentali delle grandi correnti politiche che garantirono nel dopoguerra la ricostruzione del Paese e scrissero la Costituzione alla quale i comunisti con le loro idee dettero un contributo fondamentale.

Quindi, caro amico, grazie per il complimento".

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