Rivoluzione a Firenze: vietato appendere merce fuori dai negozi

Approvata oggi in Consiglio comunale una nuova norma nel regolamento di Polizia Urbana a tutela del decoro cittadino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 gennaio 2023 18:20
Rivoluzione a Firenze: vietato appendere merce fuori dai negozi

Rivoluzione a Firenze: da oggi le pareti dei palazzi e le mura delle strade della città dovranno essere  libere da merci: è il frutto della delibera presentata dall’assessora Benedetta Albanese e approvata proprio oggi (peraltro senza voti contrari) dal Consiglio Comunale. In particolare, nel Regolamento di Polizia urbana da oggi è introdotto un nuovo comma all’articolo 19 che vieta espressamente agli esercizi commerciali di qualsiasi natura l'utilizzo delle pareti esterne degli edifici e degli stipiti delle aperture quando sono sulla pubblica via per esporre merci. 

Cambierà il "panorama" di non poche vie e strade fiorentine insomma. Il divieto vale, così come spiega la norma introdotta, sia per chi appende che per chi appoggia fuori merce di qualsiasi tipo, salvo che non si tratti di frutta, verdura, fiori ed autorizzazioni storiche.

Ancora: sempre da oggi è cambiato il titolo dell’articolo 19 da “Tende, luci, insegne, mostre, vetrine, targhe e monumenti” a “Norme sull’uso dei prospetti esterni degli immobili”.

“Ringrazio - ha detto l’assessora Albanese - il consiglio comunale che ha approvato questa modifica al regolamento di polizia urbana, studiato dopo aver rilevato la crescita del fenomeno di appendere oggetti fuori dai negozi ingombrando marciapiedi e strade e deturpando pareti degli edifici. Così  - ha proseguito - abbiamo introdotto una norma chiara e semplice che prevede il divieto specifico volto appunto a migliorare non solo la bellezza delle nostre strade, ma anche la sicurezza e la fruibilità degli spazi pubblici e quindi la loro vivibilità. Da subito controlli mirati che, in caso di reiterazioni, possono arrivare anche al sequestro della merce”, ha concluso l'assessora.

Sulla questione c'è stato un ampio dibattito, e il fatto che non ci siano stati voti contrari non è così frequente.

“Ho votato favorevolmente alla delibera che ha modificato l'articolo 19 del regolamento di Polizia Urbana (su tende, luci, insegne, mostre, vetrine, targhe e monumenti) in quanto il tema del decoro – ha spiegato il capogruppo del gruppo misto Andrea Asciuti – era proprio uno dei punti del mio programma elettorale. Questa delibera, vietando ai commercianti di appoggiare o appendere merce di qualsiasi tipo sulle pareti esterne degli edifici, salvo che non si tratti di frutta, verdura ed autorizzazioni storiche, va proprio verso un miglioramento del decoro in città”.

"Siamo rimasti sul tema - ha dichiarato il vice presidente vicario del Consiglio comunale Emanuele Cocollini con i colleghi del gruppo Centro Ubaldo Bocci e Antonio Montelatici - Si parlava di modificare il regolamento di Polizia urbana sulle norme contro la merce sulle facciate delle case del centro storico. E noi abbiamo voluto capire cosa ne pensasse questa maggioranza della libertà da parte di un qualunque cittadino di poter esporre una bandiera (che sia quella italiana, quella della Pace o della Fiorentina poco importa) sul balcone di casa propria.

Sì, perché forse in pochi lo sanno, ma per poter esporre una bandiera, serve un'apposita autorizzazione da parte del Comune. Ebbene, registriamo che il PD fiorentino capeggiato dal (presunto) nemico della burocrazia Nardella non vuole concedere questa libertà ai propri concittadini, che dovranno continuare a rischiare una sanzione per poter esporre una bandiera".

"Nel dibattito di oggi in Consiglio comunale sulla modifica di un articolo del regolamento di Polizia Urbana, come Lega - ha dichiarato il capogruppo  Federico Bussolin - abbiamo voluto introdurre il tema dell'introduzione del taser nella dotazione della nostra Polizia Municipale. Tema da sempre caro al Carroccio, perché siamo convinti che la sicurezza dei nostri agenti e l'efficacia della loro azione contro i malviventi debbano stare al primo posto. Ma, nonostante il taser sia a tutti gli effetti uno strumento di difesa a tutela di chi assicura l'ordine pubblico e non un'arma offensiva, la maggioranza con l'appoggio della sinistra di opposizione ha bocciato la nostra proposta. Del resto, loro sono quelli tolleranti con chi delinque, noi quelli che la pazienza, con certi elementi, l'hanno finita da tempo".

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