Rientro a scuola il 26 aprile, cosa succederà in Toscana?

Inaugurato stamani il progetto #Backtoschool. A Bagno a Ripoli screening con test rapidi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 aprile 2021 18:59
Rientro a scuola il 26 aprile, cosa succederà in Toscana?

Firenze, 20 aprile 2021 - Finisce la dad e in Toscana sono quasi 168 mila gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado che il 26 aprile potrebbero tornare in aula al 100%.

Stamani il Sindaco della Città Metropolitana di Firenze ha presenziato con il Prefetto Alessandra Guidi, davanti all'Itis Meucci, l'avvio del progetto #Backtoschool con studenti tutor (promosso da Prefettura di Firenze, Ufficio scolastico territoriale e Metrocittà) che sensibilizzano i compagni di scuola al rispetto delle regole anti Covid. Con Nardella e Guidi, anche l'assessora alla Pubblica istruzione del Comune Sara Funaro, il consigliere delegato della Metrocittà Massimo Fratini e il Sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini, i dirigenti scolastici del Meucci e del Galileri.Queste le tappe del progetto.

A febbraio è stato siglato un protocollo d'intesa tra la Prefettura di Firenze, l'Ufficio Scolastico Territoriale e la Città Metropolitana di Firenze, con l'obiettivo di avviare percorsi di formazione "sul campo" degli studenti degli ultimi anni delle superiori nel settore della protezione civile.È maturata l'idea - in condivisione con i rappresentanti degli studenti e i responsabili delle istituzioni scolastiche - che potessero essere gli stessi studenti, quelli più adulti, a sensibilizzare i compagni al rispetto delle regole per far fronte all'emergenza sanitaria da Covid 19.

E' nato così il progetto #BACKTOSCHOOL, che vede progressivamente coinvolte le seguenti scuole dell'area metropolitana:

  1. ITI Meucci Firenze
  2. IIS Russell Newton Scandicci
  3. IIS Calamandrei Sesto Fiorentino
  4. Liceo Pontormo Empoli
  5. IIS Enriques Castelfiorentino
  6. IIS Machiavelli Capponi Firenze
  7. IIS Galilei Firenze
  8. IIS E. Morante - G. Conti Firenze

Il progetto si inserisce nell'ambito dell'intensa attività del tavolo di coordinamento istituito in Prefettura per la riapertura in sicurezza delle scuole. La fase attuativa del progetto, coordinata dalla Protezione Civile Metropolitana, ha compreso formazione e tutoraggio (con riconoscimento di crediti formativi) diretti agli studenti maggiorenni delle classi 4a e 5a, finalizzati ad un loro impiego, in squadre di 2/4 persone, a presidio degli ingressi delle scuole. Ciò allo scopo di effettuare una attività informativa sui coetanei colleghi studenti oltre che di monitoraggio, fornendo un feedback informativo alle istituzioni, per uno scambio comunicativo continuo. L'obiettivo è rafforzare negli studenti la consapevolezza di una cittadinanza attiva e solidale.

Approfondimenti

Prosegue a pieno ritmo anche lo screening anti-Covid promosso dal Comune di Bagno a Ripoli nelle scuole del territorio grazie al fondamentale supporto di Menarini Diagnostics. Il general manager dell'azienda, Fabio Piazzalunga, il direttore Italia Menarini Diagnostics, Massimo Pica, e il sindaco Francesco Casini stamani hanno fatto visita alla scuola media “Granacci”, nella frazione capoluogo, per incontrare il personale scolastico, gli alunni e i volontari della Croce Rossa che stanno eseguendo i test. Ad accompagnarli la dirigente scolastica dell'Istituto comprensivo “Teresa Mattei”, Amalia Bergamasco. Presente anche l'assessore comunale alla scuola, Francesco Pignotti.

Recentemente, Menarini Diagnostics ha donato all'amministrazione comunale circa 2200 test rapidi antigenici da impiegare tra gli studenti ripolesi delle scuole dall'infanzia alle medie al rientro dalle vacanze di Pasqua, con l'obiettivo di individuare tempestivamente eventuali casi di positività, evitare il formarsi di focolai e tutelare il più possibile la didattica in presenza e in piena sicurezza.

Con i tamponi messi a disposizione dalla casa farmaceutica, dal 12 aprile scorso, sono stati testati gli studenti di prima media e a seguire gli alunni delle scuole primarie dei due istituti comprensivi “Caponnetto” e “Mattei” e della scuola Santa Maria dell'Antella, oltre al corpo docenti e al personale tecnico-amministrativo. In questi giorni, i tamponi saranno effettuati ai ragazzi di seconda e terza media, rientrati in classe con il ritorno dell'area fiorentina in Zona Arancione. E la prossima settimana saranno eseguiti tra i più piccoli delle scuole dell'infanzia.

I test donati da Menarini Diagnostics vanno ad aggiungersi a quelli già in disponibilità dell’amministrazione. La campagna di prevenzione nelle scuole con tamponi a tappeto promossa dal Comune si è aperta il 7 gennaio scorso, grazie al determinante supporto della Fondazione CR Firenze che ha permesso di effettuare oltre 5mila tamponi. Ad eseguire materialmente lo screening nelle scuole sono gli operatori delle associazioni di volontariato del territorio: Croce Rossa Italiana di Bagno a Ripoli, Fratellanza Popolare di Grassina, Misericordia di Antella. L’adesione ai test è su base volontaria, previo consenso delle famiglie degli alunni. In caso di tampone positivo, viene effettuato subito anche il tampone molecolare ed inviata segnalazione alla Ausl e al medico di famiglia. I test vengono effettuati in locali protetti delle scuole e dove possibile all'aperto.

“Un ringraziamento di cuore a Menarini Diagnostics – dichiara il sindaco Casini - che con la sua generosità ci sta permettendo di proseguire una campagna di prevenzione fondamentale per garantire la scuola in presenza. Grazie al contributo dell'azienda siamo in grado di dare continuità allo screening iniziato a gennaio con i tamponi donati dalla Fondazione CR Firenze. Finora i tamponi a tappeto sono stati un alleato importantissimo per evitare focolai nelle nostre scuole. In questo vogliamo continuare a rappresentare un modello da seguire. Un ringraziamento sentito anche a chi esegue materialmente i test, gli operatori delle associazioni di volontariato, sempre presenti dall'inizio dell'emergenza. Quando si dice che ne usciremo tutti insieme, per me si intende esattamente questo gioco di squadra”.

“Per non sprecare questo ritorno affidiamoci all’esperienza dei dirigenti scolastici. Il governo e gli enti locali garantiscano a loro volta test rapidi e salivari e piano trasporti pubblici efficace” ha dichiarato l'ex sottosegretario Gabriele Toccafondi, deputato fiorentino e capogruppo di Italia Viva in Commissione Cultura alla Camera.

“Per fare in modo che tutti questi studenti possano tornare in classe in sicurezza, è assolutamente necessario affidarsi ai dirigenti scolastici. Solamente loro possono sapere cosa è meglio per il proprio istituto e come garantire la piena sicurezza ai ragazzi, scaglionando, ad esempio, gli orari di ingresso e di uscita. Il Governo, però, garantisca test rapidi e dia avvio ai test salivari mentre gli enti locali, a loro volta, potenzino il trasporto pubblico, vero tallone di Achille in passato, anche con accordi con i bus turistici” ha continuato il deputato.

“Non sprechiamo questa preziosa occasione, lavoriamo tutti assieme per fare in modo che i ragazzi possano finalmente tornare tutti in presenza fino al termine dell’anno scolastico. Non possiamo assolutamente più permetterci nuove chiusure o quarantene generalizzate” ha concluso Toccafondi.

“Finalmente il Governo di Mario Draghi ha messo nella lista delle priorità il rientro in classe degli studenti dopo oltre un anno di isolamento legato alla Dad, che così tanti danni ha fatto sui nostri giovani. Ora però si lavori per recuperare il tempo perso e aiutare coloro che sono rimasti indietro”. È l’appello lanciato dal presidente di Confcooperative Toscana Nord Giuseppe Gori che commenta positivamente le ultime novità annunciate dall’esecutivo. “La nostra associazione - aggiunge Gori - può vantare esempi virtuosi di imprese che, in questi mesi, si sono fatte carico dei giovani, organizzando attività ed erogando servizi anche con le scuole chiuse. Ma è necessario che le istituzioni, sia nazionali che locali, mettano in campo risorse e sostegni per queste imprese affinché possano assistere sempre più studenti e tentare di recuperare quanto perso in termini di socialità, istruzione e benessere psicofisico dei giovani”.

Confcooperative Toscana Nord ha tra i suoi iscritti circa 70 coop attive nel campo dei servizi educativi e per l’infanzia, e alcune di loro si sono subito attivate per organizzare servizi ed assistenza ai bambini e alle loro famiglie. Tra queste c’è la società cooperativa Gemma di Quarrata, in provincia di Pistoia, che dall’inizio dell’anno scolastico ha preso in carico oltre 100 studenti con bisogni educativi speciali e problemi di tipo economico e sociale. “In una scuola di Quarrata, grazie alla disponibilità del dirigente scolastico, siamo riusciti ad organizzare attività in presenza nel pomeriggio coinvolgendo una trentina di studenti ogni giorno, divisi in piccoli gruppi - racconta Rossano Ciottoli, presidente di Gemma -.

Altre scuole, invece, hanno deciso di tenere tutto chiuso e quindi abbiamo subito riadattato la nostra sede per accogliere e aiutare ragazzi con bisogni speciali e difficoltà di vario genere. La mattina, inoltre, avevamo organizzato, sempre nella nostra sede di Quarrata, un servizio di affiancamento e assistenza per i ragazzi delle superiori in Dad”.

“Attività come quelle proposte da Gemma - commenta Fabrizia Fagnoni presidente comitato Pistoia di Confcooperative Toscana Nord - hanno bisogno di ingenti risorse e personale aggiuntivo. Il Governo deve rendersi conto quanto è stato tolto ai bambini durante la pandemia e farsi carico di finanziare attività come quelle già in corso qui a Pistoia, ma anche soggiorni estivi e altre attività utili a recuperare la socialità persa dai giovani per colpa del Covid. Ne va del loro e del nostro futuro”. 

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