Regione, Gonfalone d'argento alla Legione Carabinieri Toscana

Cerimonia intensa in Sala Gonfalone per i 160 anni dalla costituzione. Riconoscimento alla memoria di Vittorio Tassi e Renato Magi, caduti a Radicofani

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 luglio 2019 19:07
Regione, Gonfalone d'argento alla Legione Carabinieri Toscana

Cerimonia sobria e intensa, come tradizione, per il conferimento dei Gonfaloni d’Argento alla Legione Carabinieri Toscana, nel 160° anniversario della costituzione, e alla memoria di Vittorio Tassi e Renato Magi, caduti a Radicofani (Siena). 

È quanto è accaduto oggi, mercoledì 24 luglio, in sala Gonfalone di palazzo del Pegaso, dove il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, ha insignito del riconoscimento il Comandante della Legione Carabinieri Toscana, Generale di Brigata Massimo Masciulli, alla presenza del sindaco di Radicofani, Francesco Fabbrizzi, dei consiglieri regionali di Siena Simone Bezzini e Stefano Scaramelli, e delle massime autorità locali. Presente tra gli altri anche il militare Giuseppe Giangrande, Maresciallo dell’Arma dei Carabinieri, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana insignito di Medaglia d’oro al valor civile e Medaglia d’oro al merito della Croce Rossa Italiana.

“Buon compleanno alla Legione dei Carabinieri della Toscana, nel 160° anniversario”, ha esordito il presidente Giani, ricordando che “nella nostra regione Leopoldo II nel 1859, prima dell’Unità d’Italia, diede mandato di insediare il primo presidio di gendarmeria in via dei Pilastri, dove oggi c’è la Caserma Tassi”. “L’Arma è coessenziale all’identità del popolo italiano – ha continuato il presidente – nel suo svolgere funzioni di difesa esterna, ma anche di ordine interno; in ogni comunità i punti di riferimento sono tre: il sindaco, il parroco e il maresciallo dei Carabinieri, pronto a garantire il rispetto delle leggi, ma anche a incardinare l’umanità dei rapporti”.

“La Toscana, con il Gonfalone d’Argento, vuol dire grazie all’Arma e a chi, come Vittorio Tassi e Renato Magi, si immolarono per salvare altre vite”, ha sottolineato il presidente Giani, salutando con affetto i familiari presenti e non mancando di rivolgersi ad un eroe del nostro tempo, il generale Giangrande, “uomo simbolo dello spirito di sacrificio che trascende l’immagine limpida del carabiniere”, che nell’occasione era accompagnato dalla figlia Martina.

Nel corso della cerimonia sono stati ricordati Vittorio Tassi e Renato Magi, catturati e condotti al comando germanico di Poggio Casano nel Comune di Radicofani (Siena), condannati alla fucilazione, eseguita il 17 giugno 1944.

Vittorio Tassi era in servizio nella Stazione dei Carabinieri di Chiavaretto (Arezzo) e per non aderire alla repubblica di Salò, dopo l’armistizio, si diede alla macchia. Quindi organizzò una banda partigiana e ne assunse il comando, compiendo numerose azioni contro i tedeschi. Durante un rastrellamento, Tassi ordinò ai suoi uomini di sganciarsi e rimase nel podere “Sterposi”, non lontano da Radicofani, con altri cinque partigiani, per ritardare l’avanzata del nemico. Catturato dai tedeschi, il Carabiniere smentì che gli altri arrestati facessero parte della formazione partigiana.

I tedeschi lo fucilarono con Renato Magi, un giovane di 19 anni, che aspirava a diventare Carabiniere, e al quale, dopo la Liberazione, fu conferita la Medaglia di Bronzo al Valor Militare alla memoria. A Vittorio Tassi venne conferita la medaglia d’oro. “Il nostro Gonfalone d’Argento va alla memoria di entrambi, senza alcuna distinzione, e vuole essere il grazie di tutta la Toscana”, ha concluso il presidente del Consiglio.

Con commozione il sindaco di Radicofani, Francesco Fabbrizzi, ha letto alcune lettere di Tassi e Magi rivolte ai familiari, per dimostrare come siano andati “incontro alla morte senza paura, dichiarandosi innocenti e pronti a difendere la vita altrui, regalando a tutti noi un paese migliore”. A conferire il riconoscimento ai familiari di Magi e Tosi sono stati, rispettivamente, i consiglieri Scaramelli e Bezzini.

A chiudere la cerimonia il Comandante Massimo Masciulli: “Questo è un compleanno importante, che ci ha portato a riflettere sulla nostra storia e che ci rende orgogliosi, sul territorio toscano abbiamo 326 stazioni e ci siamo arricchiti della componente forestale, siamo una macchina molecolare della sicurezza nazionale, sempre vicino ai cittadini”. “Il Gonfalone d’Argento, evento che chiude le manifestazioni con cui è stato celebrato il 160° anniversario di costituzione della Legione Carabinieri a Firenze, è un riconoscimento che ci sprona a fare sempre di più e sempre meglio”, ha concluso.

Presenti in sala Gonfalone, tra le tante autorità, i consiglieri regionali Massimo Baldi, Nicola Ciolini, Maurizio Marchetti, Marco Niccolai, Andrea Pieroni e Simone Tartaro

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