Questa sera su Rai 3 il docufilm su Giovanni da Verrazzano

Nel docufilm una pagina di storia di Firenze. Scene ambientate anche presso l'Istituto Geografico Militare

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 maggio 2024 15:22
Questa sera su Rai 3 il docufilm su Giovanni da Verrazzano

In occasione del 500esimo anniversario dell’arrivo alla Baia di New York, il 17 aprile 1524 del navigatore fiorentino Giovanni da Verrazzano, questa sera, ore 23.00  su Rai Tre , andrà in onda “Giovanni Da Verrazzano: Dal Rinascimento a New York City”. Nel docufilm una pagina di storia di Firenze. Scene ambientate anche presso l'Istituto Geografico Militare ente dell' Esercito Italiano.

Il documentario, prodotto da Beaver Lake Pictures in collaborazione con Rai Documentari, ideato e scritto da Alan Friedman e Giuseppe Pedersoli – figlio dell’attore Bud Spencer – e diretto da quest’ultimo, racconta la vita dell'esploratore italiano che scoprì per primo la città di New York City.

La versione inglese del film, che è stato girato in due lingue, ha fatto il suo debutto il 17 aprile presso la Paley Media Center a New York, in collaborazione con la National Italian American Foundation (Niaf) mentre la versione italiana e' stata vista, per la prima volta, presso Palazzo Vecchio.

Il documentario è stato realizzato con il contributo della Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali della Presidenza del Consiglio, del Ministero della Cultura italiano, della Regione Toscana, della National Italian American Foundation, dell'Italian American Forum, di ACSI e di Stefano Ricci SpA.

Il docufilm ci dimostra l’importanza storica di Giovanni Da Verrazzano, che è stato il primo europeo ad esplorare la costa delle future colonie britanniche (nucleo degli odierni Stati Uniti), compresa la Baia di New York, in cui entrò il 17 aprile del 1524. Fu lui a mappare l'intera costa orientale del continente, dalla Carolina del Nord fino a Terranova.

Il documentario ci racconta degli incontri che l’esploratore ebbe con i popoli indigeni del Nord America lungo il suo cammino, facendoci scoprire che a differenza dei conquistadores spagnoli Da Verrazzano ebbe rapporti amichevoli con le tribù che incontrò lungo la costa orientale del Nord America. Ha trattato i popoli indigeni sempre con rispetto, persino ammirazione. Trascorse due settimane pacificamente scambiando merci, condividendo i pasti e imparando le usanze del popolo indigeno dei Narragansett, nell'attuale Rhode Island.

Grazie al lavoro dell'archivista fiorentino Marco Calafati, il docufilm rivela per la prima volta su pellicola i documenti originali riguardanti il prestito di marzo 1523 dalla Banca Gondi, rinvenuti negli archivi della famiglia. Queste pagine confermano l'investimento di 700 scudi nella spedizione di Da Verrazzano. Questo finanziamento iniziale, insieme alle personali intercessioni di Antonio Gondi, si rivelarono decisive nell'ottenere l'approvazione del viaggio da parte del Re di Francia Francesco I.

Con “Giovanni Da Verrazzano. Dal Rinascimento a New York City”, arricchito da materiali di repertorio inediti, dal contributo di storici e personaggi di spicco e da un narratore d’eccezione, Neri Marcorè, Rai Documentari rende omaggio ad un’importante figura italiana che per lungo tempo non ha ricevuto il riconoscimento meritato e dato ad altri esploratori. Infatti, solo negli anni Cinquanta e Sessanta Da Verrazzano venne riconosciuto come primo scopritore della zona, e gli fu dedicato il Verrazzano Narrows Bridge, un ponte sospeso di New York che collega Brooklyn e Staten Island. Oggi, per ricordarlo, ogni 17 aprile viene celebrato il “Verrazzano Day”, sia a New York che al castello di Verrazzano a Greve in Chianti (FI).

“Vorrei ringraziare tutte le istituzioni pubbliche, italiane e americane, che si sono unite per questo bellissimo progetto,” ha dichiarato Alan Friedman, co-autore e produttore esecutivo. “Ci siamo detti che volevamo festeggiare Giovanni Da Verrazzano come simbolo dei legami tra l’Italia e l’America attraverso un docufilm e ci siamo riusciti. L’idea è quella di divulgare la storia di questa grande figura della cultura e della storia italiana.”

(nella foto un momento della presentazione fiorentina)

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