Quartieri di Firenze: necessari ed autonomi oppure inutili?

L'Amministrazione propone un sondaggio tra i cittadini. Secondo i cittadini i Quartieri sono utili oppure no?

Antonio
Antonio Lenoci
22 dicembre 2016 18:30
Quartieri di Firenze: necessari ed autonomi oppure inutili?

Come avevamo previsto dopo le dure accuse da parte dell'opposizione, non si è fatta attendere la replica dell'Amministrazione fiorentina che si è stretta attorno ai presidenti dei Quartieri. Previsto da Nove da Firenze anche l'epilogo di un sondaggio che abbiamo lanciato sul nostro profilo Social e che oggi viene raccolto e rilanciato anche dall'Amministrazione comunale "Invitiamo i “polemizzatori” di Forza Italia a fare un sondaggio tra i cittadini, che forse frequentano troppo poco, e a darci una mano, saranno sicuramente più utili ai loro elettori".Il Partito Democratico di Firenze "stigmatizza fortemente il contenuto del comunicato diffuso ieri sera da Forza Italia. È agevole replicare che i consiglieri di Forza Italia sono più bravi a parlare che a prendere i voti e che in democrazia si governa coi voti e non a chiacchiere. I Presidenti dei cinque Quartieri sono rappresentanti delle istituzioni scelti dai cittadini attraverso migliaia di preferenze alle ultime elezioni amministrative alle quali il PD ha ottenuto nel quasi il 60% dei voti dei fiorentini. Il Partito Democratico sostiene con vigore la politica che i Presidenti stanno portando avanti in questo mandato.

Essi "vivono" per il Quartiere che rappresentano, e proprio nell'interesse del Quartiere si muovono con le loro autonome decisioni. Definirli "parcheggiati" o dipingerli come attaccati al proprio tornaconto "personale", o peggio, far credere ai cittadini che il PD piazza nei quartieri politici a piacimento, è indice, prima che di scarso rispetto istituzionale, di poca conoscenza dei banali meccanismi di democraziaIl Partito Democratico di Firenze si riserva di agire in tutte le sedi competenti a tutela della propria immagine".

I presidi amministrativi di zona sarebbero indispensabili, contrariamente a quanto evidenziato da alcuni consiglieri comunali di opposizione, soprattutto i presidenti godrebbero di piena autonomia decisionale e nel futuro potrebbe aumentare questo potere oltre al rapporto con i cittadini di zona."Sono scelti dal Palazzo e non dai cittadini" avevano tuonato i consiglieri di Forza Italia, la risposta è in quel 60% di consensi ottenuti alle elezioni amministrative da parte del Partito Democratico. Il dibattito sembra contare molto sul numero dei voti ottenuti. "Più voti e meno chiacchiere" tuonano oggi i presidenti.

A difesa del ruolo dei Quartieri scende in campo l'assessore Federico Gianassi: “I presidenti dei Quartieri sono sì consiglieri ma sono stati eletti dai cittadini con numeri di preferenze che nel 2014 hanno battuto ogni record ed ogni aspettativa, all’interno di una lista, quella del Partito Democratico, che ha raccolto percentuali di votanti superiori al 50%".Federico Gianassi assieme ai Presidenti Maurizio Sguanci, Michele Pierguidi, Alfredo Esposito, Mirko Dormentoni e Cristiano Balli aggiunge: "Comprendiamo che per Forza Italia sia un meccanismo oscuro ma per ribaltarlo basta prendere i voti.

Più voti e meno chiacchiere. I nuovi Criteri Direttivi aumentano ruolo e dignità a Presidenti e Quartieri, compresi i Consigli di Quartiere cui viene attribuito un fondamentale ruolo di indirizzo su servizi ed investimenti in ogni settore d’intervento dell’amministrazione comunale, al contrario di quanto avveniva precedentemente (Quartieri confinati solo dentro alcune “deleghe”). I Quartieri sono considerati da questa amministrazione estremamente importanti per realizzare buone politiche nell’interesse dei cittadini".

Il nuovo testo presentato dalla Giunta Comunale "Riconsidera in maniera precisa il ruolo dei Consigli di Quartiere, del Collegio di Presidenza e dei Presidenti come cerniera fondamentale tra i cittadini e l’amministrazione della Città di Firenze. In questa fase la maggior parte dei consiglieri di quartiere stanno apprezzando molto positivamente la proposta. Le inutili polemiche sollevate servono solo ad alimentare una altrettanto inutile polemica a carattere strumentale e di natura politico-partitica che niente hanno a che fare con i lavori intensi dei Consigli di Quartiere, dei Collegi di Presidenza e dei Presidenti.

Qui sul territorio ascoltiamo ed incontriamo ogni giorno decine di cittadini ed associazioni, assumiamo decisioni per indicare priorità agli uffici, esprimiamo indirizzi, organizziamo momenti culturali e di comunità molto partecipati, lavorando con passione esclusivamente per il bene delle nostre comunità. Invitiamo i “polemizzatori” di Forza Italia a fare un sondaggio tra i cittadini, che forse frequentano troppo poco, e a darci una mano, saranno sicuramente più utili ai loro elettori” concludono Federico Gianassi, Maurizio Sguanci, Michele Pierguidi, Alfredo Esposito, Mirko Dormentoni e Cristiano Balli.

Il capogruppo PD Angelo Bassi ricorda le materie che competono al Quartiere "materie che rimangono molto vaste riguardando, com’è noto, la mobilità, il verde, la sicurezza urbana, lo sport, le opportunità formative in orario scolastico ed extrascolastico, le associazioni giovanili ed i centri estivi, il tempo libero, gli anziani" e difende la strategia di Palazzo Vecchio: “Veramente stupefacente la posizione espressa da Forza Italia sui Consigli di Quartiere dove si accusano i Presidenti di promuovere solo la loro immagine e si critica l’Amministrazione guidata dal Sindaco Nardella di voler far contare i quartieri sempre di meno.

A provocare la posizione di Forza Italia – spiega il capogruppo del Partito Democratico Angelo Bassi – è stata proprio una proposta di delibera, che sarà discussa e messa ai voti in Consiglio Comunale, dove si enucleano i nuovi criteri direttivi ed indirizzi programmatici ai Consigli di quartiere. I contenuti della delibera vanno proprio nella direzione opposta da quella lamentata da Forza Italia. Anche nel nuovo quadro normativo della Città Metropolitana i quartieri trovano un importante riconoscimento nello statuto del nuovo Ente come presidi territoriali che garantiscono ai cittadini un incisivo rapporto con l’Amministrazione per migliorare ed incrementare i servizi di prossimità sul territorio.

La delibera, che discuteremo ed approfondiremo con grande attenzione, si pone proprio l’obbiettivo di rafforzare il ruolo dei Quartieri in questa direzione anche valorizzandoli nel percorso di definizione e verifica degli indirizzi-politici amministrativi attraverso una puntuale individuazione degli strumenti, luoghi e momenti per concretizzare questa volontà. Sul piano operativo viene riconosciuta ai Quartieri la possibilità di un rapporto diretto con i responsabili delle direzioni e dei servizi comunali dando così maggiore efficacia e capacità di stimolo e controllo sulla programmazione e realizzazione dei progetti e degli interventi che riguardano i singoli Quartieri.

Su materie che rimangono molto vaste riguardando, com’è noto, la mobilità, il verde, la sicurezza urbana, lo sport, le opportunità formative in orario scolastico ed extrascolastico, le associazioni giovanili ed i centri estivi, il tempo libero, gli anziani. E’ su questi terreni che i Quartieri saranno chiamati a sviluppare la loro missione fondamentale che è all’origine della loro storia: fare sistema e creare comunità attraverso la partecipazione consapevole dei cittadini e far leva sul loro protagonismo.

Una missione – conclude il capogruppo PD Angelo Bassi – che non è stata dismessa e che rimane il fulcro della presenza dei Quartieri e dell’impegno dei loro Presidenti e dei Consigli”.La discussione a distanza si infiamma ed arriva anche la replica del Coordinamento di Forza Italia "Dopo aver letto il comunicato stampa del coordinamento cittadino del PD non siamo ancora riusciti a capire cosa pensino della proposta di Forza Italia di trasformare gli attuali quartieri in Municipalità dotate di autonomie funzionali e finanziarie con l'elezione diretta del Presidente del Quartiere alla stregua del Sindaco. Siamo rimasti stupiti della reazione del PD e ci chiediamo per cosa "si riservi di agire in tutte le sedi competenti a tutela della propria immagine".

Attendiamo serenamente una risposta e soprattutto aspettiamo di sapere se il PD voglia raccogliere o meno la sfida di dare un senso ai Quartieri che oggi come oggi non ne hanno più. A meno che buttarla su altre questioni non serva proprio ad evitare di rispondere sul merito delle nostre proposte".

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