Qualità dell'aria: ecco i nuovi indici di criticità e calcolo

Il Consiglio regionale approva a maggioranza la proposta per arrivare ad una più razionale valutazione degli indicatori di sforamento di PM10

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 aprile 2016 22:33
Qualità dell'aria: ecco i nuovi indici di criticità e calcolo

Firenze– Via libera a maggioranza alla legge che integra e modifica la norma regionale 9/2010 (Norme per la tutela della qualità dell’aria ambiente). Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (28 voti a favore, 4 astensioni dei consiglieri della Lega) la proposta per arrivare ad una più razionale valutazione degli indicatori di sforamento di PM10. Il testo, illustrato in Aula dal presidente della commissione Ambiente Stefano Baccelli (Pd), fornisce una prima risposta a quanto contenuto nel protocollo d’intesa siglato lo scorso 30 dicembre tra ministero dell’Ambiente ed Anci. Nello specifico, la norma integra l’articolo 13 della legge regionale 9/10 e introduce il comma 3-ter secondo cui la Regione determina specifici indici di criticità, e le relative modalità di calcolo, per individuare situazioni a rischio di superamento dei valori limite e delle soglie di allarme.

Viene inoltre riformulato il comma 1 dell’articolo 14 della legge 9/2010 prevedendo, in aggiunta al caso di mancata osservanza delle norme e del piano regionale per la qualità dell’aria già previsto, che la Regione eserciti i poteri sostitutivi nei confronti dei comuni che rimangano inerti o ritardino l’adozione dei Pac (Piani di azione comunale), o li adottino in difformità ai criteri e alle modalità stabiliti. In sede di dichiarazione di voto, il capogruppo del Movimento 5 stelle Giacomo Giannarelli ha sostenuto il provvedimento: “avanti così” ha rilevato.

Tommaso Fattori, capogruppo Sì Toscana a sinistra, ha espresso un voto favorevole, pur auspicando una “visione generale sul tema su cui dovremmo iniziare a lavorare”.

Il Presidente della Commissione Ambiente, Vivibilità urbana e Mobilità Fabrizio Ricci replica alle consigliere del Movimento 5 Stelle sull’installazione di centraline per il monitoraggio dell’aria. “La mozione presentata durante il Consiglio comunale dello scorso 7 marzo da parte del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle dove si chiedeva l’installazione di centraline nella zona di Peretola e nel quartiere di Brozzi è stata bocciata poiché tali decisioni non sono di competenza, come per altro più volte è stato fatto presente alle stesse consigliere, che spesso dimostrano di non conoscere le leggi ed i regolamenti, dell’amministrazione comunale di cui fanno parte.

Specifico, se ce ne fosse ancora bisogno, che il posizionamento delle centraline di rilevamento atmosferico spetta alla Regione Toscana sentito il parere dell’Arpat. Comunque – prosegue il Presidente della VI Commissione Fabrizio Ricci – a dimostrazione della sensibilità per la tematica dell’inquinamento atmosferico e per far capire come funzionano le procedure d’individuazione delle “zone omogenee” in cui la Regione posiziona le centraline è già prevista un’audizione con i dirigenti ed i tecnici dell’Arpat in un’apposita commissione che verrà convocata per il 14 aprile p.v.”.

In evidenza