Il progetto “Proverbi danteschi: ieri e oggi” si concluderà mercoledì 25 maggio nel Salone de’ Dugento, alla presenza del presidente del Consiglio Comunale Luca Milani, con la premiazione degli studenti delle scuole superiori di II grado, che hanno partecipato all'iniziativa.
In occasione del VII Centenario della morte di Dante e con il patrocinio del Comitato nazionale per le Celebrazioni, il Comitato Fiorentino della Società Dante Alighieri in collaborazione con l’Accademia della Crusca e l'Ufficio Scolastico Regionale ha elaborato un progetto per consentire ai ragazzi di approfondire la conoscenza della lingua italiana e di coglierne la derivazione dal Sommo Poeta, verificandone l'uso che attraverso i secoli arriva ad oggi.
“La finalità di tale progetto è stato veramente interessante – spiega il Presidente del Consiglio comunale Luca Milani – in quanto ha permesso di approfondire l’opera di Dante attualizzandola e dimostrandone la continuità nei modi di dire più diffusi. Mi complimento con l’Accademia della Crusca, che da anni studia i proverbi nella loro complessità, permettendo in questo caso l’individuazione dei modi di dire nell’opera di Dante ereditati dalla nostra epoca; profondo riconoscimento va anche all’attività svolta dalla Società Dante Alighieri, Comitato di Firenze, nella persona della sua Presidente Antonia Ida Fontana, nella difesa e conoscenza della lingua italiana, che ha voluto evidenziare quanto l’uso dell’italiano contemporaneo presenti modi di dire creati direttamente dal genio di Dante”.
Il progetto ha coinvolto numerose classi delle scuole secondarie di secondo grado in Toscana. L’Ufficio Scolastico Regionale, che ha promosso anche il Protocollo d'intesa fra i tre enti, ha collaborato alla miglior realizzazione delle lezioni degli esperti con le circa 30 classi di Istituti tecnici e di Licei, di varie località delle Toscana, da Pisa a Firenze da Portoferraio ad Agliana, Prato, Figline, San Giovanni Valdarno ecc. Gli incontri si sono svolti parte in presenza e parte in video per motivi organizzativi e sanitari ed hanno fornito agli allievi non solo la conoscenza di strumenti di lavoro non usuali, quali le banche dati della Crusca e i dizionari specialistici, ma soprattutto un metodo di ricerca.
Gli studenti hanno presentato elaborati di vario genere (video, power point, piccoli saggi) illustrando espressioni e proverbi danteschi ancora vivi nell'uso quotidiano (Bel Paese, Cosa fatta capo ha, Bolgia, I segni dell'antica fiamma, Ahi serva Italia, Galeotto...).La Commissione ha ritenuto i lavori molto soddisfacenti, perché mostrano non solo interesse e impegno sulle tematiche proposte ma anche una creatività capace di applicare lo studio linguistico alla contemporaneità.
“Spero il concorso si ripeta nel tempo, mantenendo come punto di partenza – ha detto la professoressa Maria Grazia Massari, dell’Istituto Santoni di Pisa, indirizzo Biotecnologie – lo studio della Divina Commedia e proponendo magari spunti di riflessione differenti. E' stata un'esperienza altamente formativa e originale per gli studenti, che hanno lavorato al poema attraverso un compito di realtà e agendo in prima persona”.