Prorogato fino domani a Firenze codice giallo per la pioggia

Maltempo a Pistoia e Valdinievole: danni per ortaggi e florovivaismo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 dicembre 2022 14:27
Prorogato fino domani a Firenze codice giallo per la pioggia

Prorogato a Firenze il codice giallo per la pioggia e, di conseguenza, per il rischio idrogeologico/idraulico nel cosiddetto 'reticolo minore' (che comprende i corsi d'acqua secondari come Ema, Mugnone e Terzolle) e sul reticolo principale (che riguarda l'Arno e la Sieve).

Lo segnala il centro funzionale regionale nel nuovo bollettino di valutazione delle criticità per la zona che riguarda non solo il Comune di Firenze ma anche che i Comuni di Bagno a Ripoli, Fiesole, Greve in Chianti, Impruneta, Lastra a Signa, Pontassieve, San Casciano in Val di Pesa, Scandicci e Tavarnelle Val di Pesa.

Gli attuali livelli dell'Arno sono in graduale aumento a Firenze: alle 13.30 ha superato nuovamente il primo livello di guardia, che è a tre metri di altezza. Alla stazione idrometrica Uffizi 1 era a 3,35 metri; alla stazione Uffizi 2 a 3,31metri; alla stazione Uffizi 3 a 3,35 metri. Portata 1131,90 metri cubi al secondo. Al momento non si registrano problematiche.

Approfondimenti

L'allerta gialla per i temporali terminerà alle 15 di oggi, quella per rischio idrogeologico/idraulico nel 'reticolo minore' alle mezzanotte di sabato 17 dicembre e quella nel reticolo principale alle 12 di domani.

TOSCANA

Fiumi e corsi d’acqua in piena, molta pioggia con punte anche di oltre 100 mm in molte località, molti disagi alla viabilità e per la popolazione, campi allagati e strade poderali inaccessibili in Toscana per il maltempo in una regione dove nove residenti su dieci vivono in aree allagabili tra rischio alto, medio e basso. La nuova ondata di perturbazione che ha colpito in particolare la Toscana Nord ha fatto registrare precipitazioni record nelle ultime 24 ore in concomitanza con l’allerta meteo passata da gialla ad arancione: 146 mm a Cerreto Laghi in Lunigiana, 131 mm a Sambuca Pistoiese, 123 mm a Cantagallo nel pratese e 122 mm a Poppi nell’aretino.

A dirlo è Coldiretti sulla base dei dati Ispra ed in riferimento al pesante perturbazione che si è abbattuta sulla regione nelle ultime ore. La pioggia e soprattutto la neve sulle cime della regione allontanano lo stato di grave siccità della Toscana dove nell’ultimo anno è caduto il 30% in meno di acqua con l’estate che si è classificata la seconda più calda di sempre seconda solo a quella del 2003 con un aumento delle temperature di +2.3 °C rispetto al periodo 1991-2020.

Non solo dunque disagi e danni, l’arrivo della pioggia e della neve – continua Coldiretti Toscana – è dunque importante per dissetare i campi resi aridi dalla siccità e ripristinare le scorte idriche nei terreni, negli invasi, nei laghi, nei fiumi e nelle montagne dove i ghiacciai perdono di superficie e spessore. Le precipitazioni però – sottolinea Coldiretti Toscana – per poter essere assorbite dal terreno devono cadere in modo continuo e non violento, mentre gli acquazzoni aggravano i danni provocati dagli allagamenti con frane e smottamenti in una regione come la Toscana dove quasi nove comuni su dieci (86%) hanno parte del territorio a rischio idrogeologico.

 Interi campi di ortaggi allagati, piantine in vaso completamente sott’acqua e anche il fieno è zuppo e non più utilizzabile. Sta iniziando la conta dei danni nel pistoiese ed in Valdinievole dopo la pioggia che ha imperversato per oltre ventiquattro ore. Sperando sempre che non inizia di nuovo a piovere.

Lo sottolinea la Cia Toscana Centro, attiva fin dalle prime ore di questa mattina, con i propri tecnici, a monitorare la situazione nelle aziende agricole del territorio.

“Situazione molto difficile – conferma Sandro Orlandini, presidente di Cia Toscana Centro – per molte aziende della provincia pistoiese. In alcune zone ci sono forti criticità, siamo in contatto con i nostri associati e con i tecnici che stanno visionando le realtà più colpite. Un evento atmosferico che va ad aggravare una situazione difficile per la nostra agricoltura, già alle prese con costi di produzione alle stelle”.

Oltre 110 mm di acqua, accumulata dalle ore 14 di ieri alle 2 di stanotte, dati che non si registravano a Pistoia dal 2013.

“La situazione è critica – sottolinea Alessandro Fantozzi, agricoltore di Monsummano Terme – dobbiamo solo sperare che non continui a piovere. Gli ortaggi sono tutti da buttare, non si raccoglierà niente. Ed anche il fieno è allagato e completamente inutilizzabile. Si sono salvate le stalle (ovini, caprini e bovini) grazie a lavori che avevo fatto in estate per prevenire situazioni come queste”.

Sta monitorando la situazione dei vivai, Lisa Trinci, della Cia Toscana Centro e florovivaista: “I danni maggiori sono stati per le aziende che hanno piante in piccoli vasi, sono allagati e destinati a marcire. Ci sono intere coltivazioni sott’acqua in alcune zone del territorio, altre hanno subito danni minori”.

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