Pressione fiscale, Tni Italia chiede un alleggerimento

Sagliocco: “Rincari dell'energia? Per un ristorante rappresentano circa il 10% dei costi totali"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 settembre 2021 10:18
Pressione fiscale, Tni Italia chiede un alleggerimento

Firenze, 20 settembre 2021 - Volano i prezzi di elettricità e gas, in Usa come in Europa sono ai massimi. Intanto il Governo studia come mitigare l'aumento autunnale delle bollette e cerca di mettere insieme le risorse. Ma in attesa di un eventuale decreto, che potrebbe tagliare via metà dell'aumento, è certo che il rincaro dell'energia non sarà inferiore al 20% e che potrebbe arrivare, come inizialmente annunciato, fino al 40%.

“E' una nuova tegola che si abbatte sulle imprese della ristorazione, che nel corso del 2020 hanno perso in Toscana mediamente il 65% di fatturato, al quale è seguito un -50% nel primo semestre del 2021”, afferma Franco Sagliocco, segretario regionale di Tni Italia intervenendo al Tni Day in corso di svolgimento alla tenuta Ruffino di Poggio Casciano (Bagno a Ripoli). “Durante la pandemia abbiamo subito restrizioni per oltre un anno. Tanti, troppi imprenditori del mondo Horeca – prosegue il segretario toscano – non ce l'hanno fatta, hanno chiuso l'attività per sempre.

Altri si sono reinventati. Ma con questa nuova stangata in arrivo, centinaia di aziende rischiano di non arrivare alla fine dell'anno”. “I costi dell'energia, infatti – sottolinea – rappresentano circa il 10% dei costi totali annui. Per un ristorante che fattura 500mila euro l'anno, la spesa annua è attualmente di circa 15mila euro l'anno e quindi, con il rincaro del 40%, salirebbe in un anno a 21mila euro. Un costo insostenibile visto che ancora i turisti extraeuropei non sono tornati e i ristoranti lavorano al 30% in meno dei coperti a causa del distanziamento imposto dai protocolli di sicurezza.

E se le aziende chiudono o non lavorano, si perdono posti di lavoro”.La crisi del settore ristorazione è evidente anche considerando infatti gli avviamenti al lavoro in Toscana. Secondo i dati diffusi da Irpet, relativi al primo trimestre 2021, sono proprio alberghi e ristoranti ad assumere meno rispetto allo stesso periodo 2020: -61,4%, con 14mila contatti in meno. Nel primo trimestre 2019 gli avviamenti al lavoro nel settore alberghiero e della ristorazione erano stati, a livello regionale, 36.409.

Nell'anno successivo, tra gennaio e marzo, quando gli effetti della pandemia si erano fatti sentire, si è scesi a 23.549. Nel primo trimestre 2021 il crollo a 9.107 contratti. Così, alla flessione di oltre il 35% degli avviamenti al lavoro del 2020 sul 2019, si è aggiunto il crollo del 61,4% del 2021 sul 2020. Alla Regione Toscana e al governo chiediamo che per il 2022 venga rimodulata la pressione fiscale con un intervento a 360 gradi superando più possibile gli attuali troppi vincoli burocratici; l'abbassamento di aliquote Iva e accise, l'eliminazione degli oneri di riscossione e more e il superamento dell'IRAP, con la possibilità di destinarla come contributo in bolletta per le imprese.

Il Tni Day prosegue con altri due appuntamenti: lunedì 27 settembre, con la prima convention nazionale, e lunedì 4 ottobre, per la convention provinciale, sempre alla tenuta Ruffino di Poggio Casciano a Bagno a Ripoli.

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