Premio al cittadino europeo

Un premio per l’impegno nel promuovere una migliore comprensione reciproca e una maggiore integrazione tra le popolazioni degli Stati membri

Europe
Europe Direct Firenze
16 settembre 2016 00:49
Premio al cittadino europeo

Ogni anno, a partire dal 2008, il Parlamento europeo assegna il “Premio del cittadino europeo“, un riconoscimento che intende premiare le attività o azioni intraprese da cittadini, gruppi, associazioni o organizzazioni che si sono distinti per l’impegno nel promuovere una migliore comprensione reciproca e una maggiore integrazione tra le popolazioni degli Stati membri, o nell’agevolare la cooperazione transfrontaliera o transnazionale nell’Unione europea. Ogni candidato deve essere proposto e presentato da almeno un eurodeputato.

La cerimonia di premiazione prevede due fasi distinte: un riconoscimento celebrato a livello nazionale nel Paese di origine del vincitore e successivamente una cerimonia di premiazione a Bruxelles, con tutti i vincitori nazionali dei Paesi membri dell’Unione europea.

La vicepresidente del PE Sylvie Guillaume (S&D, FR), nonché presidente della giuria di premiazione, ha sottolineato che quest’anno il “Premio del cittadino europeo 2016 intende riconoscere gli sforzi dei cittadini per la coesione sociale dei nostri paesi”.

La cerimonia di premiazione dei 4 vincitori italiani si terrà il 23 settembre 2016 (ore 10 – 13.30) a Firenze, presso gli Archivi Storici dell’Unione europea a Villa Salviati, mentre la cerimonia centrale, che premierà i 50 vincitori, si terrà nei giorni 12 e 13 ottobre 2016 al Parlamento a Bruxelles. Alla premiazione italiana saremo presenti anche noi del centro Europe Direct Firenze.

Ecco i vincitori italiani:

L’Associazione di volontariato Pegaso, nata nel 1998 dalla volontà di un gruppo di familiari di persone con disabilità, ha come obiettivo la creazione di un futuro per i propri figli e per coloro che hanno perso i genitori e si propone di condividere e mettere a confronto esperienze di famiglie con persone disabili per costruire insieme un futuro adatto ai loro cari.

La Fondazione Arché, nata 25 anni fa su iniziativa di padre Giuseppe Bettoni, risponde a situazioni di sofferenza del minore causate da un disagio sociale grave o di malattia. Attraverso l’impegno di 172 volontari e 38 operatori è presente a Milano, Roma, S. Benedetto del Tronto, Kisii (Kenya) e Chikuni (Zambia). La fondazione si occupa di: accoglienza, sostegno alla famiglia, prevenzione e animazione sociale.

Nawal Soufi è una giovane donna italiana di 26 anni di origini marocchine. Da sempre impegnata nelle attività rivolte al sociale, oggi è diventata un punto di riferimento per migliaia di migranti, in particolare siriani, che la chiamano al telefono cellulare dai barconi in difficoltà lanciandole il proprio SOS per sopravvivere al viaggio della speranza nel Mediterraneo: lei raccoglie le loro coordinate e le comunica alla Guardia Costiera, che si attiva per salvarli.

L’Opera per la Gioventù “Giorgio La Pira è un’associazione nata a Firenze nel 1954. E’ impegnata nella formazione umana e cristiana dei giovani, finalizzata a un responsabile inserimento nelle comunità e alla costruzione di una casa comune europea. Fondatore è Pino Arpioni, la cui vocazione di dedicarsi alla formazione dei giovani maturò durante gli anni passati nei campi di prigionia tedeschi durante la guerra.

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