Pratolino: la riapertura del Parco di Villa Demidoff a fine maggio

Letizia Perini (Metrocittà): "Stiamo preparando una serie di eventi tra cultura e spettacolo". Più spazio visitabile

Antonio
Antonio Patruno
07 maggio 2021 17:37
Pratolino: la riapertura del Parco di Villa Demidoff a fine maggio

Grandi preparativi in corso al Parco di Villa Demidoff di Pratolino, dove tra poche settimane il pubblico potrà tornare ad ammirare il Gigante o Colosso dell'Appennino del Giambologna e le altre meraviglie di un luogo fatato. "Stiamo lavorando per riaprirlo a fine maggio - anticipa Letizia Perini, Consigliera della Città metropolitana di Firenze con delega alla Cultura e all'Ambiente - con un ricco cartellone tra cultura e spettacolo, dalla presentazione di libri ai concerti, soprattutto di musica classica".

Il Gigante dall'inizio dell'estate sarà accompagnato nella vasca sottostante da meravigliosi e profumatissimi fiori di loto, che per chi ama il fascino dell'esotico costituiscono un'attrattiva irresistibile. Adesso la vasca è spoglia, l'inizio della germogliazione dei fiori di loto dovrebbe avvenire a fine primavera.

"Tutto il Parco - spiega ancora Letizia Perini - è costituito da circa 160 ettari di cui attualmente solo un paio sono visitabili. Abbiamo messo in bilancio finanziamenti per estendere notevolmente la parte visitabile, è un obiettivo al quale teniamo molto". Anche perché il Parco di Villa Demidoff è da qualche anno un Laboratorio di Didattica ambientale e quindi è frequentato dalle scuole di tutta la Provincia di Firenze, e anche oltre.

Fissi al Parco lavorano il responsabile della struttura e cinque operai, che si prendono giornalmente cura del verde e della manutenzione generale. E c'è molto da fare: il Parco infatti oltre a custodire il Gigante del Giambologna e varie opere del Buontalenti, di chiara impronta medicea (basti pensare alle Scuderie, alla Villa Paggeria o alle Gamberaie), ospita due grandi giardini all’italiana più un altro giardino di stile romantico. Nell'Ottocento la proprietà passò prima ai Lorena, poi alla famiglia russa dei Demidoff che fecero vari interventi secondo il loro gusto.

Il parco insomma - che è anche meta degli appassionati di trekking e flora e fauna - è un vero e proprio gioiello toscano. Il Gigante (scolpito nel 1580 circa, metà statua di stile manierista, metà spicchio di montagna) è oltre che simbolo, anche fiore all'occhiello. Un'opera meravigliosa che forse non è conosciuta come meriterebbe, e l'autore lo capì già all'epoca della realizzazione. I fiorentini del tempo  naturalmente - non mancarono di dirlo in rima:

«Giambologna fece l'Appennino / ma si pentì d'averlo fatto a Pratolino».

Ma con i mezzi per spostarsi di cui disponiamo oggi, arrivare a Pratolino non è più una mezza impresa e forse Giambologna non sarebbe più pentito...

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