Prato: alla fine la sindaca Bugetti si è dimessa

PD: “Grande responsabilità istituzionale”. FDI: "Serve un'indagine interna"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 Giugno 2025 22:18
Prato: alla fine la sindaca Bugetti si è dimessa

Le dimissioni tardive della sindaca di Prato Ilaria Bugetti arrivano dopo una settimana esatta dall’aver ricevuto un avviso di garanzia per il reato di corruzione e dalla contestuale ‘piena fiducia’ degli esponenti del PD, locali, regionali e nazionali.

“Non sono mancati certi proclami, dal segretario regionale Emiliano Fossi, passando per l’Onorevole Marco Furfaro e dall’europarlamentare Dario Nardella al segretario provinciale Marco Biagioni. Si è trattato, in realtà, di un silenzio assordante sulla vicenda e di un attendismo che ha rasentato l’ipocrisia, che ha sortito il solo effetto di costringere i pratesi ad un senso di smarrimento ed incertezza, con la triste pagina, scritta solo ieri, durante il Consiglio Comunale, in cui si è voluto parlare di tutto, meno che dare le risposte dovute ai cittadini.

Apprendiamo dalla stampa che anche il vice sindaco Simone Faggi avrebbe ricevuto oggi un avviso di garanzia per false attestazioni al pubblico ministero. Prato non merita questo caos preoccupante, dato ciò che sta emergendo in queste ore. La sola certezza è che ora sia necessaria, e rapidamente, stabilità” scrive, in una nota, il deputato pratese di Fratelli d’Italia Chiara La Porta.

“Il Partito Democratico di Prato esprime il massimo rispetto per la decisione assunta dalla sindaca Ilaria Bugetti di dimettersi dall’incarico. La scelta di tutelare il prestigio dell'istituzione comunale e di garantire la serenità necessaria per collaborare con l'autorità giudiziaria rappresenta un atto di grande responsabilità istituzionale. Conferma l'impegno e la dedizione che la sindaca ha sempre dimostrato nel servizio alla città. Si tratta di una decisione personale difficile e sofferta, ma che antepone l'interesse di Prato a ogni altra considerazione.

Esprimiamo fiducia nell'operato della magistratura e siamo certi che Ilaria potrà chiarire la sua posizione. Respingiamo fermamente chi in queste ore alimenta un giustizialismo selettivo, nel tentativo di risolvere questa vicenda attraverso gogne mediatiche e processi in piazza. Si tratta di tentativi di strumentalizzazione a fini elettorali che sono riassumibili in una sola parola: sciacallaggio” dichiara Marco Biagioni, segretario PD Prato.

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“Alla luce delle dimissioni del sindaco di Prato Ilaria Bugetti, ex consigliere regionale del Pd ed ex presidente della Seconda Commissione consiliare, la necessità che il Consiglio regionale toscano affronti nei luoghi istituzionali la vicenda si fa ancora più insistente considerando che i reati contestatole sarebbero stati commessi quando ricopriva la carica di consigliere. Pertanto auspichiamo che il Consiglio regionale non si sottragga dalla dsicussione che faremo in Aula il prossimo mercoledì a partire dalla mozione che abbiamo presentato" dice il consigliere e vicecoordinatore regionale FdI Diego Petrucci a seguito degli ultimi sviluppi del caso Bugetti.

“I reati per i quali Bugetti risulta indagata sarebbero stati commessi durante il suo ultimo mandato di consigliere regionale, quando era Presidente della Seconda Commissione consiliare, per questo riteniamo opportuno che il Consiglio regionale affronti la questione. La vicenda fa venire a galla una gestione alquanto opaca dei rapporti di potere del Pd toscano, già emersi e sotto i riflettori della vicenda a Keu.

Anche in questo caso, non si può non porsi dei dubbi riguardo alla trasparenza e alla correttezza delle dinamiche della macchina regionale che sembrerebbe un ventre molle esposto a vicende torbide! È nostro compito tutelare questa Istituzione, comprendere laddove il sistema assuma contorni grigi ed intervenire.

Con questo non è nostra intenzione sostituirci all'operato della Magistratura e vogliamo che il Consiglio faccia una discussione nell'assoluto rispetto di quelle che sono le garanzie di presunzione di innocenza nei confronti di chiunque, a maggior ragione del sindaco Bugetti augurandoci che l'indagine sia il più breve possibile; ma non possiamo sottrarci dal discutere questi fatti, i toscani hanno bisogno di comprendere cosa sta succedendo nei Palazzi regionali.

Nello specifico chiediamo che la Giunta regionale attivi una indagine interna, valutando anche l'istituzione di una Commissione speciale d'Inchiesta, per comprendere il coinvolgimento delle strutture e procedure regionali sia nell'inchiesta KEU che per il caso Bugetti; chiediamo sempre alla Giunta di accertare che le condotte di Bugetti, quale presidente della Seconda Commissione Consiliare, non abbiano avuto ricadute sull'operato della stessa Commissione” conclude Petrucci.

“La decisione presa dalla sindaca rappresenta un grande atto di responsabilità e di rispetto verso le istituzioni e la magistratura. Una scelta difficilissima, sul piano umano e politico, che dimostra il suo senso dello Stato e l'amore per Prato. Abbiamo sempre detto - a differenza della destra che non molla una poltrona e attacca i magistrati - che ci si difende nei processi, non dai processi. La città non poteva essere oggetto di una continua speculazione della destra o avere ombre che ne minavano l'operato. Ci batteremo per Prato, per i pratesi che anche in questo frangente si sono mostrati preoccupati ma rispettosi" dichiara Marco Furfaro, deputato e membro della segreteria nazionale PD.

“A Parrini ricordo che nell’intervento alla Camera di 3 anni fa che tanto ancora dispiace alla sinistra, Donzelli stava difendendo il carcere duro contro i mafiosi e criticava proprio esponenti del Pd per essere andati a trovare in carcere terroristi e mafiosi, a Parrini ricordo anche che Delmastro è perennemente sotto scorta perché oggetto di minacce di morte della criminalità organizzata e se fosse così smemorato ricordo sempre a Parrini che invece lo scandalo Keu e i problemi che attanagliano Prato sono purtroppo frutto di poco rigore del Pd toscano contro la mafia italiana e cinese.

Quando poi vuole possiamo anche parlare dei numerosi casi di malaffare di esponenti del Pd che negli anni sono emersi grazie alle interrogazioni non solo di Donzelli ma di tutti gli esponenti toscani di Fratelli d’Italia. Dopo quanto sta emergendo il Pd farebbe meglio a togliersi la spocchia di superiorità morale e di maestrini della correttezza perché in Toscana hanno perso ogni credibilità” afferma in una nota il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale della Toscana, Vittorio Fantozzi.

“Le dimissioni della sindaca Bugetti aprono una fase nuova, che richiede responsabilità, trasparenza e pieno senso delle istituzioni. È un passaggio delicato che impone scelte coerenti con i principi della legalità e dell’interesse pubblico. Il Movimento 5 Stelle sarà a disposizione per garantire un passaggio di consegne ordinato e rispettoso della città” Così Irene Galletti, Coordinatrice regionale del Movimento 5 Stelle Toscana.

“Nonostante il coinvolgimento del suo vice, che ricopriva lo stesso incarico anche con Biffoni sindaco, non c'è solo un caso Bugetti. E neanche solo un 'caso Prato'. In Toscana un sistema di potere è arrivato al capolinea per troppa autoreferenzialità e poca trasparenza. Dalla gestione della sanità, agli scandali bancari del Monte dei Paschi e Banca Etruria, dal Forteto alla vicenda dell’inquinamento con il Keu, o la poca prevenzione e cura del territorio sfociata in danni alluvionali, ma anche le modalità che emergono sui finanziamenti elettorali a Firenze, in Toscana emergono tutti i lati oscuri del sistema di potere gestito dal Partito democratico.

Un sistema opaco, lontano dai cittadini e distratto dal bene comune per troppo tempo è sopravvissuto a liti interne e alla cura di soli interessi personali” afferma, in una nota, il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli.

“Le dimissioni di Ilaria Bugetti sono un atto importante che non ci lascia indifferenti, tutt'altro. Vogliamo ringraziarla per questo atto di responsabilità, dimostrarle vicinanza e affetto, sia a livello politico che personale. Le sue sono dimissioni che non hanno soltanto un valore rispetto all’iter giudiziario, verso il quale nutriamo profondo rispetto, lo stesso riservato all’operato della magistratura e ad Ilaria: sono un gesto di amore e di affetto verso Prato. Il Partito democratico è vicino alla città e alla comunità pratese: continueremo ad essere al fianco di questa realtà così importante per tutta la nostra regione” dichiara il segretario del Pd Toscana Emiliano Fossi.

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