Firenze, 19 giugno 2025: “Nel prossimo Consiglio regionale toscano si discuterà una mozione di Fratelli d'Italia in merito al caso Ilaria Bugetti, il primo cittadino di Prato che risulta indagato per corruzione per l'attività svolta da consigliere regionale. E' quanto stabilito dalla Conferenza di Programmazione dei Lavori di Palazzo Pegaso, su richiesta del gruppo di FdI” lo annunciano il capogruppo FdI in Consiglio regionale Vittorio Fantozzi, il consigliere e vicecoordinatore regionale FdI Diego Petrucci e i componenti del gruppo di Fratelli d'Italia.
“I reati per i quali Bugetti risulta indagata sarebbero stati commessi durante il suo ultimo mandato di consigliere regionale, quando era Presidente della Seconda Commissione consiliare, per questo riteniamo opportuno che il Consiglio regionale affronti la questione. La vicenda fa venire a galla una gestione alquanto opaca dei rapporti di potere del Pd toscano, già emersi e sotto i riflettori della vicenda a Keu.
Anche in questo caso, non si può non porsi dei dubbi riguardo alla trasparenza e alla correttezza delle dinamiche della macchina regionale che sembrerebbe un ventre molle esposto a vicende torbide! È nostro compito tutelare questa Istituzione, comprendere laddove il sistema assuma contorni grigi ed intervenire.
Con questo non è nostra intenzione sostituirci all'operato della Magistratura e vogliamo che il Consiglio faccia una discussione nell'assoluto rispetto di quelle che sono le garanzie di presunzione di innocenza nei confronti di chiunque, a maggior ragione del sindaco Bugetti augurandoci che l'indagine sia il più breve possibile; ma non possiamo sottrarci dal discutere questi fatti, i toscani hanno bisogno di comprendere cosa sta succedendo nei Palazzi regionali.
Nello specifico chiediamo che la Giunta regionale attivi una indagine interna, valutando anche l'istituzione di una Commissione speciale d'Inchiesta, per comprendere il coinvolgimento delle strutture e procedure regionali sia nell'inchiesta KEU che per il caso Bugetti; chiediamo sempre alla Giunta di accertare che le condotte di Bugetti, quale presidente della Seconda Commissione Consiliare, non abbiano avuto ricadute sull'operato della stessa Commissione” concludono Fantozzi e Petrucci.
“Oggi abbiamo assistito al flop clamoroso della destra pratese. Dopo giorni di annunci e chiamate sui social per un ‘ingresso libero’ in Consiglio comunale, si sono presentati quattro gatti. Di fronte al fallimento dell'iniziativa, Fratelli d'Italia e alleati hanno preferito la fuga dall'aula con striscioni e schiamazzi. Un tentativo maldestro di mettere in scena una sorta di ‘tribunale speciale’ che si è risolto in un buco nell'acqua. Prato merita di meglio di questi teatrini. Chi si erge a difensore della legalità dovrebbe almeno rispettare le istituzioni e la separazione dei poteri, ma evidentemente per questa destra il dettato costituzionale rimane un concetto da assimilare.
Alle forze politiche che sostengono il governo Meloni, e che a Prato sono minoranza, dico una cosa semplice: lavorate per la città anziché mascherare con polemiche continue la mancanza di ristori, risorse per il distretto e fondi per far funzionare scuole e sanità” dichiara Marco Biagioni, segretario PD Prato.