Pop up lab sfida la crisi nel commercio e le saracinesche abbassate

Riapriamo la città, un progetto innovativo finanziato dall’Autorità per la Partecipazione della Regione Toscana per animare con attività culturali e commerciali i fondi privati dei centri storici di cinque comuni toscani: Campi Bisenzio, Empoli, Quarrata, Cascina e Monteverdi Marittimo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 ottobre 2014 13:52
Pop up lab sfida la crisi nel commercio e le saracinesche abbassate

FIRENZE- Prende il via con una chiamata per idee aperta a tutti, POP UP lab – Riapriamo la città - un progetto innovativo finanziato dall'Autorità per la partecipazione della Regione Toscana per animare con attività culturali e commerciali i fondi privati dei centri storici di cinque comuni toscani. Dopo il successo della prima edizione, che si è svolta a marzo nel Comune di Castelfranco di Sotto (Pi), ed ha visto la riapertura di 30 fondi con più di 50 progetti di attività commerciali, culturali e sociali, l'idea è cresciuta ed è divenuta un vero e proprio laboratorio di sperimentazione di pratiche per costruire nuovi modelli di condivisione degli spazi cittadini. Nei cinque Comuni coinvolti dal progetto, le amministrazioni locali individuano fondi sfitti e in accordo con i proprietari provvedono a metterli a disposizione dell'iniziativa.

Singoli e gruppi formali o informali propongono un'idea o un progetto per animare i locali nel corso di tre giorni. I vincitori del bando utilizzano gratuitamente i fondi a loro destinati per realizzare le idee presentate e organizzare attività sociali, culturali e commerciali di tipo amatoriale e/o imprenditoriale. I primi cinque Comuni che hanno creduto nell'iniziativa e vi hanno aderito sono quelli di Empoli (Fi), Campi Bisenzio (Fi), Cascina (Pi), Quarrata (Pt) e Monteverdi Marittimo (Pi).

Nei loro centri storici si svolgeranno le iniziative di questa edizione di POP_UP Lab tra Dicembre 2014 e Maggio 2015. Il calendario delle iniziative prevede: POP UP Empoli 5-6-7 Dicembre 2014, POP UP Campi Bisenzio (Fi) 12-13-14 Dicembre 2014, POP UP Quarrata (Pt) 20-21-22 Marzo 2015; POP UP Cascina (Pi) 10-11-12 Aprile 2015; POP UP Monteverdi Marittimo(Pi) 15-16-17 Maggio 2015.Come funziona POP UP lab? Nei cinque comuni coinvolti dal progetto POP UP lab, le Amministrazioni individuano fondi sfitti e in accordo con i proprietari provvedono a metterli a disposizione dell’iniziativa.

Viene lanciata una call for ideas aperta a singoli e gruppi formali o informali, che propongono una idea o un progetto per animare i fondi nel corso di tre giorni. I vincitori del bando utilizzano gratuitamente i fondi a loro destinati per realizzare le idee presentate e organizzare attività sociali, culturali e commerciali di tipo amatoriale e/o imprenditoriale. La cornice delle attività è una tre giorni di eventi e iniziative aperte a tutti e pensate per rianimare i centri storici e individuare linee guida partecipate per la loro rivitalizzazione.

Dove e quando? I cinque comuni che hanno creduto nell’iniziativa e vi hanno aderito sono i Comuni di Empoli (Fi), Campi Bisenzio (Fi), Cascina (Pi), Quarrata (Pt) e Monteverdi Marittimo (Pi). Nei loro centri storici si svolgeranno le iniziative di questa edizione di POP_UP Lab tra Dicembre 2014 e Maggio 2015. Il calendario delle iniziative prevede: POP UP Empoli 5-6-7 Dicembre 2014, POP UP Campi Bisenzio (Fi) 12-13-14 Dicembre 2014, POP UP Quarrata (Pt) 20-21-22 Marzo 2015; POP UP Cascina (Pi) 17/18/19 aprile 2015; POP UP Monteverdi Marittimo (Pi) 15-16-17 Maggio 2015.

Come partecipare? Per partecipare presentando la propria idea o attività da insediare nei fondi di uno dei cinque comuni, è sufficiente scaricare la call for ideas dal sito www.popuplab.it e compilare il form di iscrizione entro lunedì 3 Novembre 2014 alle ore 13.00. La call è aperta a tutti: associazioni, gruppi informali, imprese, artigiani, aspiranti imprenditori, artisti, singoli, sia italiani sia stranieri, che presentino un progetto per riempire gli spazi vuoti con inventiva e creatività. Possono partecipare con progetti di vendita temporanea anche coloro che non hanno attività commerciale o partita iva e sono incoraggiate le candidature di singoli e di gruppi indipendentemente dalla loro provenienza e residenza.

Approfondimenti

Chi promuove POP UP lab? POP UP lab è finanziato dall’Autorità regionale per la partecipazione ed ha il patrocinio dell’Assessorato Regionale alla Presidenza e alla Partecipazione e al Commercio e dell’Assessorato regionale alla Cultura ed al Commercio.

La Toscana è da più parti indicata come uno dei più significativi laboratori di innovazione istituzionale. Essere una frontiera avanzata della partecipazione significa però assumersi la responsabilità di spingersi in avanti. Un’idea di partecipazione nuova, efficace ed efficiente, che non si sostituisca alle decisioni che la politica è chiamata ad assumere, ma le renda più rapide e migliori. Pratiche innovative come questa sono parte integrante del nostro approccio alla partecipazione - sottolinea l'Assessore alla Presidenza della Toscana, Vittorio Bugli. “Una partecipazione non fondata sull’improvvisazione , ma sul dibattito pubblico, sull’attivazione di specifiche professionalità e su un utilizzo sistematico delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione.”

Rivitalizzare i centri delle nostre città è una priorità che non può essere affrontata senza la collaborazione di tutte le energie disponibili.” è il commento dell’Assessore alla cultura e al commercio, Sara Nocentini. “Sperimentare processi di rigenerazione delle città attraverso il coinvolgimento di cittadini associazioni e privati è un passo importante nella giusta direzione della riqualificazione economica e sociale.”

Perché POP UP lab? POP_UP Lab nasce dalla consapevolezza di un mutamento profondo nel profilo delle nostre città e dei nostri centri storici, e lancia una sfida alla immagine simbolo di questo processo: la saracinesca abbassata. I più recenti dati ISTAT relativi alle vendite al dettaglio nelle città italiane confermano quello che un osservatore sperimenta ogni giorno: tra luglio e agosto 2014, per ogni nuova impresa commerciale che è stata avviata, due hanno chiuso le proprie porte.

Per riempire i vuoti lasciati dalle attività commerciali, è necessario immaginare nuovi modelli di utilizzo degli spazi, che valorizzino la forza delle sinergie e mettano in rete la creatività dei singoli: gestione condivisa, temporary stores, coworking, spazi che non sono soltanto luoghi in cui si vendono merci e servizi, ma anche e soprattutto laboratori di creatività, produzione condivisa e cultura. Modelli che siano basati sul dialogo e la collaborazione attiva tra cittadini, privati e amministrazioni.

Che permettano di sperimentare approcci innovativi che abbiano il potenziale di divenire politiche pubbliche intelligenti.  

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