Politiche 2018: Forza Italia in parlamento con 10 toscani

Il commento dei partiti ai risultati elettorali. Gorlandi (Forza Italia): "Dopo aver asfaltato il Pd alle politiche ora l'obiettivo è governare la Toscana". Mazzantini PD: “Risultati da sconfitta. Pronti al referendum anti inciucio”

Redazione Nove da Firenze
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07 marzo 2018 22:34
Politiche 2018: Forza Italia in parlamento con 10 toscani

Firenze, 7 marzo- Stefano Mugnai e poi Roberto Berardi, Deborah Bergamini, Maurizio Carrara, Felice Maurizio D’Ettore, Massimo Mallegni, Barbara Masini, Erica Mazzetti, Elisabetta Ripani e Giorgio Silli: sono loro i dieci parlamentari toscani che Forza Italia porta a Roma.

«Un risultato importante – esordisce il coordinatore regionale Mugnai – se si pensa che dei 56 parlamentari che dalla Toscana arriveranno nella capitale ben 23 sono di centrodestra, a fronte degli 8 eletti nel 2013 tra i 7 appena dell’allora Popolo della Libertà e 1 di FdI. Soddisfazione, poi, per i numeri di coalizione che assegnano a Forza Italia una pattuglia di 10 eletti, a cui si aggiungono i 9 della Lega e i 4 di Fratelli d’Italia». Sarà dunque azzurra, sottolinea Mugnai, la più folta rappresentanza di centrodestra che partirà dalla Toscana: «Questo grande risultato – afferma – è un successo collettivo per il quale ringrazio tutti i candidati, in particolare coloro che non ce l’hanno fatta, insieme a tutti i dirigenti del partito, i militanti, gli elettori.

Grazie a tutti per questo risultato che ci dà onore ma anche e soprattutto responsabilità». «A tutti, me compreso, auguro buon lavoro nell’auspicio che potremo rappresentare il territorio come parlamentari di maggioranza. Dovremo avere attenzione e tensione, all’interno del parlamento, nel dimostrare ai cittadini la capacità di essere all’altezza del privilegio che ci hanno conferito di poter rappresentare le nostre comunità, il nostro territorio, il nostro movimento politico».

"L'elezione di 23 parlamentari toscani di centrodestra è un risultato straordinario, che premia il lavoro della coalizione. Dopo aver asfaltato il Pd, ridotto ormai ad un cumulo di macerie, ora l'obiettivo è governare la Toscana". Così il coordinatore regionale di Forza Italia Giovani Toscana, Juri Gorlandi, commenta il risultato delle elezioni politiche. Gorlandi plaude all'elezione di Deborah Bergamini e Massimo Mallegni: "L'elezione, nel nostro collegio, di un deputato e un senatore di questo valore dimostra la bontà dell'impegno di tutto il Coordinamento Provinciale di Massa Carrara.

Dobbiamo essere grati ai coordinatori, ai consiglieri e ai sindaci, ma soprattutto a Deborah e Massimo che hanno raggiunto un risultato straordinario staccando i candidati Pd, giunti solo terzi". Il programma di Juri Gorlandi prevede di visitare tutti i Comuni della Toscana con il vicepresidente del Consiglio Regionale, Marco Stella: "E' la massima carica istituzionale di centrodestra in tutta la Regione. E' la dimostrazione di come sia possibile il cambiamento e sono certo che tutti insieme guideremo il centrodestra alla vittoria alle prossime elezioni regionali".

"E' chiaro che siamo molto delusi per l'esito complessivo di queste elezioni e che, pur consapevoli delle difficoltà del momento, ci saremmo aspettati molto di più -commenta Massimiliano Piccioli, segretario PD a Firenze- Il sentimento di amarezza e smarrimento accomuna i tanti militanti che abbiamo sentito in queste ore. Ma la politica nei tempi moderni è anche questo: e noi, con un percorso inverso rispetto a quello di Lega e Cinquestelle, siamo passati in pochi anni dalla gioia dei risultati del 2014 alla mestizia di quelli del referendum e di domenica.Dopo questa sconfitta credo che sia necessario a tutti i livelli un momento di riflessione ed analisi. Ma In un quadro nazionale fortemente negativo Firenze si conferma una delle roccaforti del Partito Democratico. Sia in città che in Provincia il PD è largamente il primo partito e la prima coalizione ed elegge i suoi rappresentanti in tutti e sei i collegi uninominali di Camera e Senato oltre che, con un numero superiore a quello delle altre grandi città nei collegi plurinominali. Perché? ...Siamo soliti ribadire che la nostra forza è la comunità del PD.

La nostra forza sono i tanti ragazzi e ragazze, donne e uomini, che giorno dopo giorno lavorano per il nostro partito, dalle feste de l'unità, ai banchetti, ai volantinaggi, al presidio dei seggi nel cuore di una fredda notte. La nostra forza sono i nostri eletti con a capo il nostro sindaco. Noi ripartiamo da questa enorme risorsa che vale più di mille parole e analisi. Siamo certi che tutti insieme potremo giocare da protagonisti tutte le prossime battaglie che abbiamo di fronte, a partire dalle amministrative del prossimo anno. Un ultima osservazione la vorrei fare per quanto riguarda lo scenario nazionale ....Noi siamo profondamente contrari ad inciuci e accordicchi con 5 stelle .

Se verrà fatto qualcosa del genere, non esiterò un minuto dopo a rassegnare le mie dimissioni".

"Mai come ora è venuto il momento di dare una svolta alla politica campigiana. Qui come in tutto il resto della Toscana i temi della sicurezza, del controllo dell'immigrazione sul territorio, di tasse più sostenibili, della tutela del commercio locale dell'assegnazione del Welfare e delle risorse prioritariamente agli italiani; sono diventati i temi che hanno portato moltissime, persone abbandonate dal buonismo della sinistra a trovare il loro approdo naturale nella Lega di Matteo Salvini".

Dichiarano congiuntamente il segretario provinciale e quello cittadino della Lega Alessandro Scipioni e Filippo La Grassa. " Da mesi abbiamo istituito uno sportello permanente dei cittadini ogni sabato presso il nostro gazebo, per ascoltare le esigenze delle persone e consentirgli di essere protagonisti del rinnovamento che avverrà a breve in occasione delle prossime elezioni amministrative. La lega e soprattutto un sindacato del territorio, un movimento di tutela del buon senso e del diritto di vivere in Italia da italiani ed a Campi Bisenzio da campigiani.

Mandare a casa questa giunta PD, è una condizione indispensabile per consentire l'instaurazione di un governo cittadino che abbia come scopo principale quello di reinserire un criterio di preferenza ai cittadini campigiani per tutto quello che riguarda l'azione amministrativa. Come siamo stati la forza trainante della vittoria del centro-destra a queste elezioni politiche, saremo l'Ariete con il quale verrà scardinato il sistema di potere del Partito Democratico in città".

"Le elezioni politiche si sono concluse con una pesante sconfitta del Partito Democratico su cui dovremo riflettere a fondo, e a tutti i livelli, per individuare le cause e soprattutto per trovare le soluzioni che ci consentiranno di tornare ad essere competitivi -commenta Stefano Gennai, Segretario PD a Sesto- Il Partito ha traghettato il Paese, nei cinque anni della passata legislatura, fuori dalla peggiore crisi economica degli ultimi decenni, realizzando anche riforme che erano state prima solo oggetto di convegni, ma tutto questo non è bastato.

La sconfitta è stata pesante e inaspettata, ma adesso dobbiamo ripartire, anche per dare risposta alla generosità dei nostri militanti ed alla fiducia che hanno riposto in noi gli oltre 6 milioni di elettori. A Sesto Fiorentino il PD ha ottenuto il 38,91% dei voti alla Camera, contribuendo a fare eleggere Roberto Giachetti, con il 43,35% nell'uninominale, ed altri tre candidati (Laura Cantini, David Ermini e Rosa Maria Di Giorgi) nel proporzionale. Al Senato invece il Partito ha ottenuto il 39,75% dei voti, contribuendo a fare eleggere Dario Parrini, con il 43,56% nell'uninominale, ed altri due candidati (Andrea Marcucci e Caterina Biti) nel proporzionale.

Il PD rimane quindi il primo partito con una media di oltre il 39% dei voti, tra Camera e Senato, che rappresenta uno dei migliori risultati sia in Toscana, che tra i Comuni della Piana e dell'intero collegio. Va inoltre sottolineato che il risultato del PD di Sesto è stato raggiunto pur essendo il Partito da quasi due anni all'opposizione in Consiglio Comunale. Va infine ricordato che dopo le dimissioni del segretario nazionale Matteo Renzi, si avvierà nelle prossime settimane un percorso congressuale che darà al Partito Democratico un nuovo gruppo dirigente, capace di ripartire con umiltà, dialogo e senso di responsabilità.

In questo percorso il PD di Sesto sarà di nuovo protagonista per mettere in piena evidenza le istanze della città all'interno dell'area metropolitana".

Anche a Lastra a Signa i rappresentati della Lega di Matteo Salvini si ritengono più che soddisfatti, un risultato storico in una delle roccaforti del PD.Esprime la sua soddisfazione Carla Porrari, rappresentate leghista del territorio e Consigliere Provinciale: "Analizzando i dati ufficiali, è quantomeno doveroso ringraziare tutti i cittadini che si sono recati alle urne. La voglia di cambiamento è tanta e lo dimostrano i 1775 voti alla Camera (15,39%) e i 1634 al Senato (15,55%) dati alla Lega in un Comune prettamente di Sinistra". La fiducia dei nostri elettori ci rende carichi per nuove sfide e grazie a loro, noi siamo pronti per le prossime battaglie".

"Le urne parlano chiaro nell’Empolese Valdelsa il risultato del Partito democratico è ben al di sotto delle aspettative, perché nel nostro territorio non raggiungere il 40% vale come una sconfitta e non basta essersi assestati su uno dei risultati più alti del partito a livello nazionale per attutire il giudizio negativo sul responso delle urne” così il segretario del Pd Empolese Valdelsa Jacopo Mazzantini inizia la conferenza stampa per il commento ai risultati elettorali di domenica 4 marzo. “Ciò premesso, non si può sottacere la soddisfazione per l’elezione di tutti e tre i candidati parlamentari territoriali Dario Parrini al Senato e Luca Lotti Laura Cantini alla Camera, a cui vanno le mie congratulazioni, sicuro che sapranno nuovamente svolgere il proprio mandato rappresentando con forza le istanze dell’Empolese Valdelsa, come già avvenuto nella precedente legislatura”.

La responsabile organizzazione del partito Valentina Russoniello ringrazia tutti i segretari delle unioni comunali, segretari di circolo e i volontari che si sono impegnati: “E’ stata una campagna elettorale breve ma intensa: più di 100 iniziative politiche, oltre 500 persone che hanno messo a disposizione del partito il loro tempo libero e la loro passione politica per fare volantinaggi e cassettaggi e domenica ai seggi sono stati fino a tardi a seguire gli scrutini come rappresentanti di lista. A loro e a tutti i nostri elettori va il grazie più grande”.

“I risultati del territorio - riprende Mazzantini- richiedono uno studio ed un’analisi seria e collegiale, non possono essere liquidati con letture sbrigative o semplicistiche, mosse dall’istintivo desiderio di girare pagina rapidamente per rimettersi al lavoro in modo meccanico. Ad ora mi sento, però, di svolgere alcune osservazioni che emergono con evidenza da una prima analisi del voto: analogamente a come avvenuto su scala nazionale, alla riduzione di consenso verso il Pd non si associa una crescita degli altri partiti della sinistra, quanto piuttosto una crescita del Movimento 5 Stelle e delle destre. Il risultato territoriale si inserisce nel quadro nazionale di una sconfitta netta e profonda senza se e senza ma per il Pd. Per questo credo che il nostro segretario Matteo Renzi abbia preso l’unica decisione possibile, rassegnando le proprie dimissioni. Ritengo, inoltre, che di fronte ad un risultato che ci vede minoranza nel Paese, il nostro partito abbia il compito di svolgere un ruolo di opposizione. Agli altri spetta il compito di trovare la maggioranza in Parlamento e governare il Paese se ne saranno capaci. Nessun inciucio sarebbe compreso dai nostri elettori dopo una campagna elettorale in cui abbiamo ribadito quotidianamente che non avremo fatto accordicchi. E voglio essere chiaro fino in fondo-chiude il segretario- su questo punto la federazione del Pd dell’Empolese Valdelsa non avallerà in alcun modo eventuali ripensamenti del partito nazionale e, se necessario, è pronta a indire un referendum tra i propri iscritti, per dare maggiore forza a questa posizione territoriale con il loro voto".

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