Lucchini: investimenti porto, riqualificazione e politiche lavoro

Piombino: intorno agli operai i sindacati e... i politici. Lavoratori Shelbox: "Vogliamo tornare a lavorare anche noi". Cup Metropolitano Fiorentino: lunedì 28 aprile sciopero e presidio di fronte all'Ospedale di Santa Maria Nuova

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 aprile 2014 22:46
Lucchini: investimenti porto, riqualificazione e politiche lavoro

Si chiama "Disciplina degli interventi per la riqualificazione e la riconversione del polo industriale di Piombino": è l'accordo di programma firmato ieri a Roma dal presidente della Regione Toscana con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dello sviluppo economico, il Ministero della Difesa, il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, il Ministero dell'Ambiente, il Ministero del lavoro e politiche sociali. Gli altri firmatari sono la provincia di Livorno, il Comune di Piombino, l'Autorità Portuale di Piombino, l'Agenzia del Demanio e l'Agenzia Nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa spa. Grazie a questo accordo a Piombino tra il polo siderurgico e il porto arrivano 252 milioni.

110 milioni dal Governo, 142 milioni dalla Regione:• Dal Governo: 50 mln per le bonifiche e 20 mln per incentivi agli investimenti.• Dalla Regione 62 mln per incentivi e 10 mln per bonifiche delle aree portuali• Dal Governo per l'ammodernamento del porto 40 milioni e dalla Regione per il porto 70 milioniMancano al momento le risorse per la viabilità di raccordo tra il porto e la superstrada, ma nell'accordo c'è nero su bianco l'impegno del governo a "ricercare le risorse per il completamento dell'autostrada tirrenica prevedendo anche un integrazione di risorse pubbliche". L'accodo sancisce l'impegno complessivo di tutti i soggetti a fare di Piombino un polo siderurgico fra i più competitivi ed ecologici d'Europa. L'accordo ribadisce che "é interesse dei soggetti sottoscrittori del presente accordo di programma, in un arco temporale definito e concordato, il recupero ambientale e la riqualificazione delle attività produttive, la reindustrializzazione e la salvaguardia dei livelli occupazionali, previo risanamento ambientale delle aree interessate." Viene definito "Obiettivo comune" il "sostegno a processi di trasformazione industriale del ciclo produttivo di metallo liquido dello stabilimento Lucchini spa di Piombino" grazie a tecnologie che presentino "un miglioramento delle prestazioni ambientali ed energetiche del processo a caldo" e che "consentano maggiore flessibilità produttiva, ivi compreso l'uso della fusione elettrica". L'accordo ribadisce che "una delle potenziali direttrici di reindustrializzazione dell'area è costituita dal potenziamento delle attività portuali" attraverso "attività di smantellamento delle navi di manutenzione e refitting navale" anche grazie ad "un adeguato bacino di galleggiamento e/o carenaggio" . Il Governo si impegna "a rendere disponibili navi da smantellare del Ministero della Difesa" e lo stesso Ministero entro tre mesi da oggi definirà un "cronoprogramma" di dismissione "anche in termini di numerosità e tonnellaggio".

Il ministro Pinotti ha confermato che sono già in lista di attesa per la rottamazione 38 navi. L'accordo definisce "una complessiva e unitaria manovra di intervento sull'area di crisi industriale complessa di Piombino" con un "progetto di messa in sicurezza, riconversione e riqualificazione dell'area industriale."

Tre gli assi di intervento dell'accordo• Il primo riguarda la riqualificazione ambientale e produttiva del sito produttivo con due azioni: a) la riconversione e l'efficientamento energetico e il miglioramento ambientale del ciclo dello stabilimento e b) il progetto integrato di messa in sicurezza e reindustrializzazione delle aree della Luccini (proprietà e concessione) nel comune di Piombino.• Il secondo riguarda la riconversione e riqualificazione produttiva dell'area di crisi industriale complessa di Piombino con 4 azioni: a) il potenziamento della viabilità dell'area portuale con il completamento della bretella con l'autostrada A12 – Lotto Gagno-Montegemoli b) il potenziamento delle attività portuali per smantellamento, manutenzioni e refitting navale c) il rafforzamento produttivo dell'area di crisi industriale di Piombino d) la razionalizzazione delle infrastrutture energetiche del polo industriale di Piombino• Il terzo riguarda le politiche attive del lavoro e le misure di reimpiego anche in progetti di riconversione.

Due le azioni: a) riqualificazione del personale b) misure per il reimpiego anche in progetti di riconversionePer quanto riguarda il progetto di riconversione dello stabilimento Lucchini (asse 1 azione 1) Ministero dell'economia e Regione valutano la possibilità di incentivare uno o più progetti rivolti a maggiore efficienza energetica e riduzione dell'impatto ambientale. Entro 6 mesi dall'acquisto del complesso industriale (tutto o in parte) l'acquirente deve chiedere le agevolazioni. Per quanto riguarda la bretella di collegamento all'Autostrada, il Governo si impegna a indire la conferenza dei servizi che approvi il progetto definitivo del tratto Geodetica – Gagno entro luglio 2014.

Per il tratto da Gagno a Poggio Batteria, dove esiste da parte di Sat la sola progettazione, il Governo si impegna a individuare risorse aggiuntive. Regione, Provincia, Comune di Piombino e Autorità portuale costituiscono una Cabina di Regia, aperta ai sindacati, per coordinare gli interventi e i rapporti con i Ministeri firmatari dell'accordo.

Domani, sabato 26 aprile alle 1030, Nicola Danti, candidato del Partito Democratico per le prossime elezioni europee, sarà a Piombino (Sezione Pd Berlinguer, Via XX Settembre 12) per incontrare i militanti Pd, gli operai della Lucchini e i sindacati. Sarà l’occasione per parlare anche dell’importante accordo firmato ieri dalla Regione Toscana con il Governo per la trasformazione di Piombino a polo nazionale e internazionale per la nuova siderurgia. "Dispiace molto vedere un comico che pensa di venire a Piombino, per sole mire elettorali, a fare battute al termine di un mese drammatico per 4000 famiglie di lavoratori.

Non è il nostro modo di fare politica, il Pd ci ha messo la faccia e grazie alla caparbietà del Presidente della Regione Enrico Rossi, del Sindaco di Piombino Gianni Anselmi e del Governo guidato da Matteo Renzi si è arrivati ieri alla firma di un accordo molto importante, concreto e che da nuova speranza ai lavoratori e all'intero polo industriale che si trasformerà in centro nazionale e internazionale per la nuova siderurgia e dismissione delle navi militari. La nostra e' politica di chi si mette in gioco tirando su le maniche, la vita da clown la lasciamo ad altri".

Così il portavoce del Pd regionale e candidato alle prossime elezioni europee Nicola Danti, che domani sarà a Piombino per incontrare i lavoratori della Lucchini, i sindacati e i militanti del Pd, commenta il fondamentale accordo siglato ieri dal Governo per Piombino."Il governo Renzi ha immediatamente preso a cuore la situazione di Piombino. L’accordo raggiunto al ministero dello Sviluppo Economico è un punto di partenza fondamentale. Il grande tema che coinvolge la responsabilità di tutte le istituzioni è quello della riconversione del siderurgico con una riqualificazione ambientale che deve coinvolgere i lavoratori della Lucchini”. Lo afferma la deputata Simona Bonafè (Pd), candidata capolista nella circoscrizione del Centro Italia alle prossime elezioni europee del 25 maggio, nel corso di una manifestazione elettorale in Toscana. “In questa nuova fase che si apre con l’accordo di programma – aggiunge la deputata democratica - gioca un ruolo rilevante l’Europa che dovrà assicurare una riconversione compatibile con l’ambiente ”."Siamo i lavoratori della Shelbox, siamo in presidio da oltre un anno presso lo stabilimento di quella che era, e che vorremmo tornasse ad essere, la nostra azienda -scrivono i Lavoratori Shelbox- Purtroppo non la crisi, ma scelte scellerate della dirigenza, hanno portato al fallimento della nostra attività, malgrado avessimo un trend in crescita rispetto alla stagione precedente e così da marzo 2013, con la chiusura dell'attività, siamo rimasti senza lavoro. Da subito ci siamo mobilitati organizzando iniziative sul territorio al fine di tenere viva l'attenzione verso la nostra vicenda, nella speranza di trovare investitori interessati. La comunità di Castelfiorentino ci ha aiutato tanto in questi mesi partecipando alla fiaccolata, assistendo al nostro spettacolo ed alle altre manifestazioni e noi vorremmo ricambiare l'affetto dimostratoci con il nostro lavoro, che nel territorio alimentava un importante indotto, circa 200 persone che ci rifornivano del materiale necessario a produrre le case mobili. In questi mesi non sono mancati periodi di grave difficoltà economica, l'ammortizzatore ci costringe a rimanere a casa e a soppesare ogni piccola spesa. Presidiare lo stabilimento per noi significa difendere il posto di lavoro, significa sentirci ancora colleghi ed operai metalmeccanici, essere pronti a rimetterci a al lavoro, perché il nostro mestiere è pilastro della nostra identità. Non vorremmo che qualcuno pensasse che siamo qui a girarci i pollici ed a non fare niente. Ci teniamo inoltre a sottolineare che non siamo qui a spese del Comune, della Provincia, né tantomeno della collettività, perché la cassa integrazione straordinaria, a cui avremmo diritto fino al 6 settembre prossimo, ce la siamo pagata durante gli anni di lavoro e con i contributi che abbiamo versato noi e la nostra azienda; soldi che ci spettano di diritto e che ci consentono di arrivare a fine mese, pur rimpiangendo il nostro salario da dipendenti Shelbox. Tra pochi giorni celebreremo il Primo Maggio, ricorrenza che celebra la conquista di un diritto ben preciso, l'orario di lavoro quotidiano fissato in otto ore: la festeggeremo con la speranza di tornare ad essere occupati il prossimo anno".

Approfondimenti

Gli 85 lavoratori del CUP metropolitano fiorentino scioperano lunedì 28 aprile contro la società Heureca che si rifiuta di stabilizzare 8 lavoratori che operano in questo servizio da più di tre anni. Forte la preoccupazione per il loro futuro a causa del bando per la nuova gara d'appalto che non contiene la clausola sociale. Lunedì i lavoratori saranno in presidio per un volantinaggio di sensibilizzazione verso gli utenti davanti all'ospedale di S Maria Nuova a Firenze  

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