Piombino e Lucchini, incontro a Firenze e richieste a Roma

L'obiettivo è quello di ripristinare l'area a caldo, un'attività che appartiene alla storia industriale di Piombino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 aprile 2014 14:08
Piombino e Lucchini, incontro a Firenze e richieste a Roma

 La Toscana non rinuncia alla siderurgia a Piombino. Regione e Governo mettono a disposizione di questo progetto risorse importanti per incentivare investimenti e nuove tecnologie in grado di dare un futuro al polo siderurgico, per produrre in maniera competitiva ed ecologica. Questo è dunque l'obiettivo, condiviso dalle organizzazioni sindacali, Comune, Provincia di Livorno e autorità portuale, che il presidente della Regione porterà oggi a Roma dove Governo, Regione ed Enti locali firmeranno l'accordo di programma. Piombino, le sue acciaierie, il suo porto sono state e dovranno essere eccellenze nazionali e internazionali.

La Regione ha messo molte risorse, come non aveva mai fatto prima, scommettendo sul rilancio di questa area, per ammodernare le linee produttive, bonificare le aree industriali e portuali, per realizzare la viabilità. Vuole andare avanti per riportare questo territorio alla centralità produttiva che merita. E questo, ha aggiunto il presidente, è sottolineato anche dallo straordinario atteggiamento dei lavoratori della Lucchini, che non chiedono assistenza né il ricorso alla cassa integrazione, ma vogliono continuare a lavorare con i contratti di solidarietà. Magari guadagnando qualcosa meno, ma rimanendo parte attiva del processo di rilancio, attraverso un impegno sulle bonifiche, sullo smantellamento e ammodernamento degli impianti fino ai lavori nel porto.

Il presidente ha aggiunto che la Regione, forte del consenso degli enti locali, dei sindacati e dei lavoratori (che oggi alle 14 si riuniscono in assemblea a Piombino), è determinata su questa strada, e firmerà l'accordo di programma grazie al mandato ricevuto da sindacati ed enti locali. Sottolineando il fatto che l'accordo di programma è un punto di partenza, il presidente ha poi rimarcato il ruolo positivo svolto dalla presidenza del consiglio. Adesso, ha aggiunto, dovremo mettere la massima attenzione ai prossimi tre mesi e seguire in maniera rigorosa l'attuazione degli impegni e delle varie tappe.

E' prevista una cabina di regia unica, che dovrà vigilare sull'attuazione del programma, a partire dai collegamenti viari da realizzare, che per la Regione restano un nodo ineludibile.“Un futuro per l’area a caldo e la dignità dei lavoratori, quelli diretti e quelli dell’indotto, che passi dal lavoro e non solo dall’assistenza. Sono questi gli obiettivi che occorre centrare con l’accordo di programma.”E’ il commento del segretario generale della Cisl toscana, Riccardo Cerza, al termine dell’incontro che si è svolto stamani in Regione sul polo siderurgico piombinese.“La grande novità di questo accordo di programma –ha detto Cerza- è che lavoratori e sindacati hanno chiesto con forza che, nella fase di transizione, per i lavoratori non ci sia solo assistenza, con gli ammortizzatori sociali tradizionali, ma lavoro, che si traduce nella disponibilità ad impiegarli in attività sussidiarie come le bonifiche, i lavori portuali e altri interventi conseguenti al progetto di riconversione.”“Il grande obiettivo che si pone l’accordo, che mi auguro venga firmato già stasera, è far rimanere la produzione di acciaio a Piombino, con un’area a caldo basata su tecnologie nuove, integrando un Corex con un forno elettrico.

Per trasformare il progetto in realtà occorre un investitore: gli interventi che dovrebbero essere contenuti nell’accordo e di cui abbiamo parlato stamani servono a creare le condizioni perché trovi vantaggioso fare quell’investimento.”“In questo percorso –ha concluso Cerza- è fondamentale il pieno coinvolgimento della Presidenza del consiglio, perché mantenere la produzione di acciaio a Piombino non è una questione solo toscana, ma nazionale.”

In evidenza