FIRENZE- "Smentisco nel modo più assoluto di aver voluto prendere le distanze dall'assessore Marson". Così il presidente Enrico Rossi interviene a seguito di alcuni articoli dedicati oggi dalla stampa alle sue dichiarazioni nel corso della visita all'azienda vitivinicola Frescobaldi. "Anzi, voglio nuovamente ringraziarla per aver elaborato e proposto il Piano paesaggistico che è stato approvato da tutta la giunta. Rivendico con orgoglio – prosegue il presidente Rossi – il fatto che grazie al nostro Piano si sia aperta nella politica e nella società una discussione seria su come conciliare a livelli qualitativamente sempre più alti il rapporto tra economia, ambiente e paesaggio". "E' normale che nel momento in cui si cerca di mettere delle regole ci siano reazioni e critiche.
Ma è proprio questa la ragione per cui il piano viene offerto alle osservazioni dei cittadini e di tutti gli interessati, perché noi possiamo raccogliere i suggerimenti e le richieste di modifica. Del resto aprirsi al dialogo e dichiararsi disponibili a prendere in seria considerazione tutte le osservazioni non significa altro che fare il nostro lavoro di governo. Tutto questo - conclude Rossi - sarà ora discusso nelle sedi istituzionali. Sono certo che riusciremo a trovare quell'equilibrio più avanzato di cui la Toscana, produttiva e bella ancora, ha bisogno".
«L’infelice mix tra dirigismo e decrescita felice, che ha bloccato la Toscana nello scorso decennio, sta per produrre nuove, negative ed ancor più gravi conseguenze. Se il Piano paesaggistico dovesse essere approvato la Toscana sarebbe a rischio imbalsamazione, con conseguenze nefaste sul già provato tessuto socio economico regionale. E non ci riferiamo al solo settore vitivinicolo, certamente tra i più colpiti dalle prescrizioni contenute nelle singole schede di ambito insieme al settore estrattivo ed edilizio, ma anche di altri come il vivaismo, l’itticoltura, la cerealicoltura, la coltivazione del tabacco: settori che danno lavoro a migliaia di persone e contribuiscono allo sviluppo della nostra regione». Così il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Giovanni Santini, e i consiglieri Nicola Nascosti e Stefania Fuscagni, rispettivamente vicepresidente della commissione Attività produttive e componente della commissione Territorio e ambiente – intervengono sulle polemiche sorte a seguito dell’adozione del Piano paesaggistico. «Le preoccupazioni degli imprenditori – che vedono minacciate la loro attività – e dei sindaci – che vedono limitata la loro prerogativa nella pianificazione del territorio - sono reali e giustificate: checché ne dica la Giunta, gli indirizzi per le politiche contenuti nelle 20 schede d’ambito sono nei fatti vincoli e prescrizioni molto stringenti ed impegnative oltre che puntuali.
Se malauguratamente dovessero entrare in vigore – incalzano gli esponenti di Forza Italia - ciò significherebbe infliggere un duro colpo alla nostra Regione. Conciliare la tutela del territorio con lo sviluppo economico non è utopia, ma evidentemente chi governa la Toscana non la pensa così, e alla modernità preferisce un’invadente pianificazione finalizzata al ripristino degli ecosistemi tradizionali, precedenti la rivoluzione industriale! Il prossimo passo sarà un piano quinquennale?», concludono Santini, Nascosti e Fuscagni.